AEV Serie 65 Pro, digitale terrestre senza interferenze

digitale terrestre senza interferenzeL’amplificatore da palo e il centralino d’antenna svolgono un ruolo fondamentale in un impianto di ricezione terrestre, quello di gestire nel miglior modo possibile i segnali che vengono captati dalle antenne. Una scelta sbagliata può ripercuotersi sulla corretta distribuzione e ricezione dei canali radiotelevisivi digitali, in particolare nei formati più “delicati” come l’HD e l’Ultra HD. Nelle zone più critiche, come quelle soggette a forti disturbi e con segnali provenienti da direzioni multiple, la giusta accoppiata “amplificatore-antenne” è fondamentale per garantire la ricezione di tutti i mux senza interferenze né saturazioni.

Le operazioni di miscelazione e amplificazione hanno lo scopo finale di ottenere, su ciascuna presa utente, un segnale televisivo digitale di buona qualità e compreso nell’intervallo raccomandato dalle norme CEI, ovvero tra 38 e 74 dBµV per la banda III, 44-74 per la banda IV e 48-74 per la banda V.

L’amplificazione del segnale, se da una parte ne migliora l’intensità (livello o potenza), dall’altra ne riduce la qualità secondo un parametro chiamato rapporto segnale/rumore (C/N – Carrier to Noise). L’adozione di circuiti elettronici di alta qualità e, soprattutto, la loro corretta progettazione, mantiene il rumore sotto il livello di guardia. Se poi si utilizzano antenne ad alta efficienza, cioè a elevato guadagno perché capaci di catturare più “segnale utile” e meno rumore, il compito del centralino sarà più semplice e la ricezione più robusta anche nei casi più critici. Questo mese esaminiamo da vicino gli amplificatori da palo della Serie 65 PRO di AEV, azienda varesina che da oltre 40 anni è punto di riferimento nel mercato delle apparecchiature elettroniche per la ricezione dei segnali televisivi. Tutti i prodotti vengono progettati in Italia e assemblati in Cina rispettando i più rigorosi standard di qualità internazionali.

Quattro modelli per ogni soluzione

La Serie 65 PRO è disponibile in quattro versioni accomunate da alcune caratteristiche e differenziate da altre. Elementi comuni sono i quattro ingressi per altrettante antenne in banda VHF III, UHF IV, UHF V e UHF IV+V, il controllo del livello di amplificazione indipendente per ogni ingresso, la possibilità di abilitare la telealimentazione su uno o più ingressi, il filtro LTE integrato, i ridotti consumi energetici (160 mA), le dimensioni (134x100x42 mm) e il guscio in ABS con sportello a cerniera e guaina passacavi in schiuma che protegge gli amplificatori da polvere, sporcizia e acqua (certificazione IP65), garantendo una maggiore affidabilità e durata nel tempo anche nelle condizioni ambientali più gravose. Le differenze principali riguardano invece i tagli di banda IV/V (37-38 per le versioni “standard” e 35-36 per quelle speciali “M”) e alcuni parametri elettrici come il guadagno (25 dB per i modelli AV65010/AV65010M e 35 dB per gli AV65030/AV65030M), il livello di uscita (rispettivamente 114 e 117 dBµV) e la figura di rumore (< 4,5 e < 5 dB).

Il maggior guadagno offerto dai modelli AV65030 e AV65030M permette di innalzare il livello dei segnali più deboli trasmessi da ripetitori molto distanti. Il diverso taglio canale a cavallo tra le bande UHF IV e V (35-36 invece dello “standard” 37-38) garantisce, invece, la ricezione dei mux che trasmettono nell’intervallo 418-442 MHz e che provengono da posizioni diverse con forti scompensi nel livello. Un tipico esempio è rappresentato dalle antenne lombarde e piemontesi puntate sia verso Monte Penice (per la ricezione dei mux fino al canale 33) sia in direzione Valcava (dal 36 in poi). In questo caso, un taglio “standard” impedirebbe la corretta ricezione del mux Mediaset 2 che ospita i canali Boing, Cartoonito, Fine Living, Mediaset Extra, Mediaset Italia Due, QVC, Rete4 HD e TOPCrime.

Alimentazione via cavo coassiale e telealimentazione indipendente

Per ovvie ragioni di sicurezza, gli amplificatori da palo della Serie 65 PRO vengono alimentati attraverso lo stesso cavo coassiale che serve a distribuire i segnali VHF e UHF alle prese utente. La tensione a 12 Vcc necessaria al loro funzionamento deve essere quindi generata e iniettata sul cavo coassiale da un alimentatore, meglio se si tipo switching, dotato di doppio connettore F (Amplificatore e TV) come l’AV59201 di AEV. L’alimentatore deve essere posizionato a valle del centralino, in una zona protetta come il sottotetto, nelle scatole di derivazione delle scale oppure direttamente nell’appartamento a seconda del tipo di distribuzione adottata e della tipologia di immobile (villetta mono o plurifamiliare, piccolo condominio, ecc.).

La stessa tensione di 12 Vcc può essere utilizzata per alimentare preamplificatori di segnali esterni, come per esempio quelli integrati nelle antenne attive collegate all’amplificatore da palo. Questa funzione, chiamata “telealimentazione”, si può attivare separatamente sugli ingressi BIII, BIV, BV e UHF semplicemente cortocircuitando due pin con un cavallotto (jumper) come indicato nelle istruzioni e nell’etichetta frontale del centralino.

Controllo manuale del livello di amplificazione

Il guadagno di ogni singolo ingresso è regolabile attraverso trimmer multigiri per correggere gli inevitabili squilibri prodotti dalle antenne a seconda della posizione dei trasmettitori, della banda operativa, ecc. Eventuali ingressi non utilizzati, come per esempio quello della banda VHF III, devono essere “azzerati” ruotando il multigiri in senso antiorario fino al blocco.

Connessioni perfette e affidabili grazie alle prese F

Le prese F, ormai ampiamente utilizzate anche per la Tv terrestre dopo aver debuttato in quella satellitare, assicurano prestazioni superiori rispetto ai morsetti impiegati nei centralini di vecchia generazione. Al di la della sicurezza “meccanica”, che permette addirittura di collegare direttamente all’uscita partitori e divisori rinunciando a spezzoni di cavo coassiale, le prese F annullano completamente il rischio di ossidazione e di corto-circuiti, migliorando il livello ma soprattutto la qualità del segnale digitale.

Installazione fai-da-te solo in piena sicurezza

Le chiare serigrafie riportate sull’etichetta frontale e il meccanismo basculante rendono gli amplificatori della Serie 65 PRO facilmente installabili anche da parte degli appassionati di Tv digitale con un minimo di esperienza teorica e pratica. Questo, però, solo se il centralino/amplificatore da sostituire si trova in un luogo sicuro, come per esempio nella parte terminale del palo dell’antenna accessibile da solai e sottotetti. Se, invece, si tratta di realizzare un impianto ex-novo (che richiede quindi anche la posa del palo e delle antenne) o di sostituire un vecchio amplificatore da palo posizionato vicino alle antenne, ovvero in esterni, allora è obbligatorio affidare il lavoro a un tecnico specializzato in possesso di tutti i requisiti di sicurezza richiesti dalla legge.

 

Potete leggere la prova completa sul numero 286 di EuroSat di gennaio-febbraio 2017.

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