Antenna satellitare piatta Selfsat H10D

In sintesi
Se la “padella” sul balcone è off-limit e la parabola centralizzata è ancora un miraggio, la Selfsat è senza dubbio un’ottima soluzione alternativa. Offre le stesse prestazioni di un disco da 60 cm ma è profonda solamente 7,4 cm, si può installare ovunque in pochi minuti con le staffe in dotazione e anche personalizzare tramite adesivi o pitture ad acqua. E per chi non vuole annoiarsi c’è anche il motore progettato da Stab.
I test effettuati hanno dato esito positivo, decisamente superiori alle attese. Non solo si riescono a ricevere comodamente i satelliti più “gettonati” (Hot Bird, Astra, Eurobird, ecc.) ma anche quelli più ostici come gli Hispasat a 30° Ovest e l’Intelsat 3R a 43° Ovest per la loro posizione prossima all’orizzonte.

Luglio 2008. Fin dai suoi esordi, l’antenna satellitare piatta ha sempre suscitato molto interesse nei confronti degli utenti e dei tecnici che si occupano della progettazione dei dispositivi di ricezione.
I vantaggi di questa soluzione sono il profilo ultrasottile senza parti sporgenti e le dimensioni contenute che garantiscono la ricezione dei canali in tutti i casi in cui è impossibile installare un’antenna parabolica tradizionale mentre gli svantaggi sono lo scarso guadagno e l’incompatibilità con i sistemi dual-feed e gli impianti centralizzati di tipo multiswitch o multiutente.

Nei mesi scorsi, però, l’azienda coreana Selfsat ha iniziato ad occuparsi di un nuovo progetto con l’obiettivo non solo di superare le limitazioni delle antenne piatte in termini di flessibilità ma soprattutto di renderle più performanti.
Il progetto è sfociato nella produzione di una ricca gamma di antenne siglate Selfsat che, da poche settimane, sono finalmente disponibili anche sul mercato italiano grazie al distributore ufficiale Primitech/Selfsat Italia.

Rispetto alle vecchie antenne “flat”, le Selfsat offrono diversi vantaggi interessanti come la compatibilità con gli impianti multiutente grazie alle uscite doppie e quadruple indipendenti (modelli H10D2, H21D/D2/D4), la predisposizione per l’utilizzo del motore HH90 espressamente progettato da Stab per questo tipo di antenne, la perfetta mimetizzazione con l’ambiente circostante reso possibile dalla superficie esterna decorabile con gli appositi decori adesivi “Chameleon” o con pitture ad acqua, le infinite possibilità di installazione (su parapetti, balconi, facciate, pali) attraverso una serie di staffe e accessori tutti forniti in dotazione.

Il guadagno è leggermente superiore rispetto ad altri modelli “flat” e paragonabile a quello offerto da un disco parabolico tradizionale da 60 cm, sufficiente per la ricezione di tutti i canali di Hot Bird 13° Est e di molti altri satelliti europei (in condizioni ottimali di impianto e meteorologiche), soprattutto nelle regioni del nord Italia.

Tecnologia Wave Guide Horn Array
La Selfsat adotta la tecnologia Wave Guide Horn Array che permette di catturare il segnale tramite una matrice di cellette (guide d’onda) e di veicolarlo al feed dell’LNB senza attenuazioni.
Successivamente il segnale viene discriminato in polarità e banda (con i consueti comandi di tensione e frequenza inviati dal decoder) e convertito nella banda 950-2150 MHz. L’LNB integrato è di tipo universale con frequenze di oscillatore locale pari a 9,75 GHz per la banda bassa (10,7-11,7 GHz) e 10,6 GHz per quella alta (11,7-12,75 GHz).

La figura di rumore dichiarata è di 0,7 dB mentre il guadagno si assesta sui 33 dB. La versione della Selfsat da noi testata è la H10D con LNB a singola uscita ma sono disponibili altri tre modelli con uscita twin (doppia) e quad (quadrupla), ovviamente indipendenti tra loro per consentire di alimentare fino a quattro decoder satellitari con altrettante discese d’antenna.

In futuro è previsto, inoltre, il lancio della versione quatro con LNB multi uscita a piani di frequenza e banda separati (V low, V high, H low, H high) compatibili con gli impianti centralizzati multiswitch.

Installazione semplice e rapida
Le operazioni di montaggio e installazione sono elementari e alla portata di tutti. Nella confezione sono presenti le staffe idonee all’installazione su parapetti (superfici orizzontali), facciate (verticali) oppure a palo, complete di tutti gli accessori di montaggio come viti, rondelle, bulloni, una chiave esagonale e, addirittura, una bussola.
Per il montaggio sui parapetti delle finestre è inoltre prevista una speciale stampella che impedisce la flessione del braccio di sostegno e garantisce un’ottima stabilità anche nelle condizioni più critiche.

Gli snodi presenti sulla placca posteriore (per lo skew – pendenza), sulla staffa angolare (per l’elevazione) e sul braccio di sostegno/placca di fissaggio (per l’azimut) sono dotati di scala graduata per facilitare il puntamento dell’antenna.
Le staffe e i supporti sono realizzati in acciaio verniciato (spessore 3 mm) mentre la ferramenta è interamente in acciaio inox per resistere alle intemperie.
Considerato il peso ridotto dell’antenna e la forma a parallelepipedo che riduce notevolmente l’effetto “vela” rispetto allo schema parabolico tradizionale, i componenti meccanici sono addirittura sovradimensionati.

Il manuale d’uso in 5 lingue, italiano compreso, illustra molto chiaramente, anche con l’ausilio di schemi e foto, non solo l’assemblaggio dei vari componenti a seconda della modalità di installazione scelta ma anche il puntamento dell’antenna, la preparazione dei cablaggi, il significato delle regolazioni, ecc.

Terminato l’assemblaggio si deve procedere al puntamento del satellite con l’aiuto di un misuratore di campo o di un decoder dotato, nel menu OSD, delle barre di livello e qualità del segnale.
Questa operazione va fatta rimuovendo lo schermo di attenuazione (una striscia di materiale riflettente fissata sulla superficie anteriore dell’antenna con due pezzetti di scotch) ed agendo sulle regolazioni di skew, elevazione e azimuth.

A questo punto bisogna riposizionare lo schermo di attenuazione in modo da simulare condizioni atmosferiche perturbate che, come molti sanno, attenuano il segnale satellitare a causa dello spessore delle nubi, della presenza di gocce d’acqua in sospensione, ecc.
Un’altra causa di attenuazione del segnale è data dalla discesa d’antenna che non deve eccedere i 30-40 metri di lunghezza.

Il setup del decoder
Dal momento che la Selfsat integra un tradizionale LNB di tipo universale monofeed, la configurazione del decoder è semplice e veloce.
Basta selezionare il satellite sul quale è stata puntata l’antenna (es. Hot Bird 13° Est), il tipo di LNB (universale) oppure la frequenza O.L. (9,75/10,6 GHz) e disattivare qualsiasi switch DiSEqC presente nelle impostazioni.

La presenza delle barre di livello e qualità del segnale permette di verificare la correttezza delle impostazioni e di valutare, transponder per transponder, la resa dell’antenna.

Prestazioni eccellenti
Nonostante le dimensioni compatte, la H10D offre prestazioni paragonabili a quelle di un’antenna parabolica tradizionale da 60 cm confermando così i dati tecnici ufficiali che dichiarano un guadagno pari a 33 dB a 12,5 GHz.
Per ottenere i migliori risultati è però indispensabile curare minuziosamente l’installazione ottimizzando il puntamento e, soprattutto, ridurre il più possibile la lunghezza del cablaggio.
Dal momento che la Selfsat è stata progettata per l’installazione su balconi e parapetti, quest’ultimo vincolo non dovrebbe rappresentare un problema.

I test condotti in una località del nord Italia in provincia di Milano hanno dimostrato una buona stabilità in frequenza dell’LNB e la perfetta visione (a cielo sereno) di tutti i canali di Hot Bird a 13° Est, Eutelsat W2 a 16° Est, Eutelsat W3 a 7° Est, Eurobird a 9° e 28,5° Est e di gran parte di quelli che trasmettono dagli slot di Astra a 19,2°, 23,5° e 28,2° Est, Hispasat 30° Ovest, Panamsat 3R 43° Ovest e altri.
Nelle regioni del centro e sud Italia la situazione, in teoria, dovrebbe peggiorare perché spesso la potenza di irradiazione è più bassa e servono quindi antenne più grandi.
Molto dipende anche dalla sensibilità del tuner del decoder satellitare.

Per il test abbiamo utilizzato diversi strumenti ed apparecchi tra cui il Morgan’s X35, protagonista di una prova su strada pubblicata su questo stesso numero ed i risultati sono stati sorprendenti.
Non solo i segnali sono stati agganciati perfettamente e velocemente (anche gli SCPC), ma le barre di livello e qualità del segnale non hanno mostrato grandi differenze quando abbiamo scollegato la Selfsat e collegato al decoder una tradizionale parabola dual feed 19-13° Est da 80 cm.

Mimetizzata al meglio
La Selfsat non ha la pretesa di competere con i dischi parabolici di dimensioni superiori (che offrono eguali o migliori prestazioni a prezzi inferiori) ma rende possibile la ricezione dei canali satellitari in tutti i luoghi (centri storici, immobili di pregio) dove la parabola è vietata dai regolamenti comunali o condominiali per ragioni estetiche.

Lo spessore ridotto, la forma compatta, il design lineare e pulito ma soprattutto la possibilità di dipingere il guscio esterno con la stessa tinta della facciata del palazzo la rendono perfettamente mimetizzabile con buona pace dei vicini e dell’amministratore condominiale.
È altresì personalizzabile con gli appositi decori adesivi opzionali “Chameleon” in diverse fantasie e colori.

DATI TECNICI DICHIARATI
Sistema di ricezione: Wave Guide Horn Array
Frequenza di ingresso: 950÷2150 MHz
Guadagno: 33 dB a 12,7 GHz
G/T: 11,8 dB/K a 12,7 GHz
Uscita: Singola
Frequenza O.L.: 9,75/10,6 GHz (universale)
Figura di rumore: 0,7 dB
Ingresso VSWR: 2,5:1
Uscita VSWR: 2:1
Guadagno in conversione: 55 dB
Alimentazione: 12÷14 Vcc (V), 16÷19 Vcc (H)
Consumo: 150 mA max
Dimensioni (LxAxP): 475x259x74 mm
Peso: 4 kg (solo antenna)
Accessori opzionali: Motore Rotor HH90, Stand H10DP, Stickers
Prezzo: Euro 199,00

DA SEGNALARE
+ Sottile e compatta
+ Semplicità e flessibilità di installazione
+ Ottimo rendimento
+ LNB universale integrato (monofeed)
+ Staffe, supporti, ferramenta e altri accessori inclusi
+ Mimetizzazione perfetta su facciate di condomini e balconi
+ Superficie decorabile
+ Compatibile con motore Stab dedicato

PER INFORMAZIONI
Primitech
www.selfsatitalia.it
Tel. 02 45073492
Tel. 02 57605851

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