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Cavi coassiali e connettori F per SAT e DTT: come realizzarli, ripararli e intestarli

Dieci domande su cavi coassiali e connettori F: come ripararli, prepararli e intestarli per il collegamento di antenne DTT, centralini, switch e LNB a Tv e decoder, spendendo pochi euro e senza dover chiamare l’antennista. Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.

Quando muovo lo spinotto Sat sul decoder o la presa a muro le immagini squadrettano o spariscono del tutto. Come posso risolvere?

Cavi coassialiQuando si verificano problemi di visione sui canali satellitari causati dal movimento dei cavi coassiali o dello spinotto SAT (connettore F), è probabile che il cavo che entra nel connettore si stia sfilando o rompendo.

Di solito ciò accade quando il cavo viene tirato con forza, piegato eccessivamente o mal intestato nel connettore F. In questi casi l’anima interna che trasporta il segnale (polo caldo) oppure la calza o foglio di alluminio (massa) non fanno più contatto all’interno del connettore F.

Si può scegliere di sostituire il cavo con uno già pronto disponibile nei negozi di antennistica, audio/video o fai-da-te, oppure auto-costruirlo come spiegato sotto utilizzando un cavo coassiale “mini” (4-5 mm di spessore esterno) o “normale” (6-8 mm). Per brevi tratte interne (max 1-2 metri) consigliamo sempre un cavo coassiale “mini” perché più leggero e flessibile.

Il cavo coassiale che esce dall’LNB e corre sotto la parabola ha la guaina tagliata in più punti e si vede la calza. Come faccio a sostituirlo?

Se la guaina è gravemente danneggiata e la calza sottostante è già ossidata (non più lucida), una semplice riparazione con nastro isolante o agglomerante non è sufficiente a garantire le prestazioni elettriche originarie del cavo.

Consigliamo quindi di tagliare la parte danneggiata e sostituirla con una giunta costruita su misura e intestata con connettori F come spiegato sotto. Per un lavoro a regola d’arte, suggeriamo di utilizzare un cavo coassiale con lo stesso diametro esterno di quello originale (mini da 4-5 mm o normale da 6-8 mm).

È meglio un cavo coassiale SAT già “pronto” oppure quello “auto-costruito”?

Cavo sat pre-intestato (pronto all’uso) deleyCON

Impossibile stabilire a priori quale delle due soluzioni sia la migliore perché tutto dipende dalla qualità dei materiali (cavo e connettori), dei collegamenti e dell’intestazione.

Un cavo coassiale auto-costruito a regola d’arte con materiali di ottima qualità prodotti da aziende leader del mercato è sicuramente migliore di un cavo già pronto da pochi euro acquistato nel negozietto cinese sotto casa. Di contro, un cavo già pronto di un marchio affidabile (es.: Hama, Metronic, ecc.) garantirà prestazioni superiori rispetto ad uno auto-costruito senza le dovute accortezze utilizzando cavi e connettori di scarsa qualità.

Se le lunghezze dei cavi coassiali Sat già pronti (1, 1,5, 2, 2,5 metri), cioè già intestati con i connettori F, sono compatibili con le vostre esigenze, ad esempio per collegare la presa a muro al decoder, si tratta di una soluzione semplice e rapida per sostituire un vecchio cavo Sat, ovviamente a patto di scegliere prodotti di qualità.

Se la misura, invece, è fuori standard (es.: 5 metri) oppure si deve collegare l’LNB della parabola sul balcone o sul tetto al decoder nel salotto, è necessario acquistare una matassa di cavo coassiale di buona qualità, tagliarne una parte della lunghezza desiderata e intestarla con i connettori F come spiegato sotto.

Saper intestare i cavi coassiali F è di fondamentale importanza anche nella manutenzione dell’antenna parabolica, quando ci si accorge che il cavo è piegato o strappato dal connettore F dell’LNB o dello switch DiSEqC, e non si vuole chiamare l’antennista per un lavoretto così semplice e veloce.

È difficile intestare i cavi coassiali SAT?

Assolutamente no. Con un po’ di manualità e pazienza, le nostre istruzioni passo-passo (vedi sotto) e qualche attrezzo d’uso comune (pinza, forbice, ecc.), è possibile intestare il cavo coassiale con il connettore F in meno di un minuto.

Esiste un solo tipo di connettore F?

Cavi coassiali e connettori F

No. Esistono vari tipi di connettori F, ciascuno con i propri pregi e difetti.

Il connettore F più diffuso è quello “a vite”, dove i cavi coassiali, una volta spelati, vanno avvitati nella cavità interna del connettore. Poi ci sono i connettori F “a crimpare” e “a compressione”, ideali per i collegamenti in esterno grazie alla loro totale impermeabilità a polvere e umidità, alla perfetta conducibilità elettrica e all’elevata resistenza a strappi e vibrazioni.

Il connettore F “a vite” non richiede attrezzi specifici (basta la forbice da elettricista) mentre quelli “a crimpare” e “a compressione” si possono intestare solo con le apposite pinze e solo dopo aver preparato il cavo con uno spelacavo coassiale (vedi sotto le istruzioni passo-passo).

Il connettore F è adatto sia per i cavi coassiali “mini” che per quelli “normali”?

Si. Tuttavia, in base al diametro esterno del cavo coassiale utilizzato (es.: mini da 5 mm, normale da 6,6 mm, ecc.), bisogna scegliere il connettore F con la cavità interna più adatta allo spessore del cavo.

Posso usare i connettori F anche per collegare le antenne DTT oppure il Tv o il decoder terrestre alla presa a muro (tipo IEC)?

Sì. Tutte le antenne DTT di nuova generazione, moltissimi centralini Tv, partitori e divisori sono ormai dotati di connessioni F. Per quanto riguarda Tv, decoder e prese a muro, esistono in commercio vari adattatori che trasformano una spina-presa F in una spina-presa IEC (anche mista F-IEC se necessario). Rappresentano una valida alternativa (spesso migliore da molti punti di vista) all’auto-costruzione di un cavo IEC come spiegato qui.

Questi adattatori sono disponibili anche “a pipa” (con angolo presa-spina o spina-presa di 90°) per ridurre l’ingombro dietro ai mobili ed evitare strappi accidentali nelle zone di passaggio.

È meglio cambiare lo spinotto F dell’LNB quando è sporco e ossidato?

No. L’ossidazione esterna è un fenomeno comune e spesso inevitabile per gran parte dei materiali ferrosi che sono spesso a contatto con pioggia e umidità, proprio come gli elementi di un’antenna terrestre o il meccanismo di sostegno della parabola.

Se il connettore F è stato correttamente intestato (crimpato o compresso) e protetto dalle intemperie, meglio se con l’apposito o-ring in silicone, al suo interno non sono presenti tracce di ossidazione e la conducibilità elettrica si manterrà ottimale anche a distanza di molti anni.

Come si intestano i cavi coassiali al connettore F “a vite”?

Per collegare un cavo coassiale a un connettore F “a vite” bisogna innanzitutto procurarsi un paio di connettori F compatibili con il diametro dei cavi coassiali utilizzati (5 mm, 6,6 mm, ecc.), una forbice da elettricista e seguire questi semplici passi:

  1. Spelare il cavo separando la calza ed il foglio di alluminio di schermatura dal dielettrico (cilindro di spugna bianca);
  2. Rimuovere circa 5 mm del dielettrico dal filo di rame del polo centrale;
  3. Avvolgere la calza ed il foglio di alluminio sulla guaina del cavo coassiale;

  1. Avvitare il connettore F sul cavo fino a nascondere, parzialmente o totalmente, la calza al suo interno (lato zigrinato) e fino a quando il dielettrico non compare all’interno della ghiera filettata;

  1. Tagliare il cavo di rame che fuoriesce dal punto più esterno della ghiera filettata. Il cavo è pronto.

Come ulteriore protezione anti-umidità e anti-strappo, consigliamo di avvolgere 3-4 mm del cavo coassiale e 3-4 mm del connettore F con nastro isolante in PVC. In alternativa al nastro isolante, prima della preparazione e dell’intestazione del cavo suggeriamo di inserire l’apposito guidacavo oppure un tubetto di guaina termorestringente (15-20 mm), farlo scorrere fino a sovrapporlo alla parte zigrinata del connettore F e poi scaldarlo per farlo aderire sia al cavo che al connettore.

Come si intesta il cavo coassiale al connettore F “a crimpare”?

Cavi coassiali e connettori F

L’intestazione del cavo coassiale al connettore F “a crimpare” è semplice e veloce al pari di quella del connettore F “a vite”. Tuttavia richiede un po’ più di pratica e, soprattutto, due utensili speciali.

Oltre alla solita forbice da elettricista ed ai connettori F a crimpare, da scegliere sempre in base allo spessore (diametro esterno) del cavo coassiale, bisogna procurarsi uno spelacavo coassiale compatibile con la sezione del cavo da preparare (es.: Cavel CS00, Emme Esse 80420 oppure deleyCON ‎MK2054), una pinza crimpatrice per connettori F (es.: Cavel CRT03BL, Emme Esse 80425 o Transmedia SW2L) e seguire queste semplici istruzioni:

Pinza crimpatrice Emme Esse

  1. Tagliare di netto il cavo coassiale con la forbice;
  2. Posizionare lo spelacavo sul cavo fino a farlo combaciare con il punto di taglio;

Cavi coassiali e connettori F

  1. Ruotare lo spelacavo di alcuni giri in senso orario e antiorario;
  2. Far scorrere lo spelacavo verso l’esterno per rimuovere la guaina ed il dielettrico;

Cavi coassiali e connettori F

  1. Inserire il cavo nel connettore F spingendolo (e non ruotandolo) fino a far apparire il dielettrico all’interno del connettore (lato con ghiera filettata);

Cavi coassiali e connettori F

  1. Inserire il connettore F nella pinza crimpatrice e stringere a fondo i manici. Le ganasce della pinza deformano in modo controllato il connettore bloccando al suo interno la guaina e la calza del cavo coassiale;

Cavi coassiali e connettori F

  1. Verificare la tenuta meccanica tirando con una mano il cavo coassiale mentre l’altra tiene fermo il connettore F;
  2. Tagliare l’anima di rame che fuoriesce dalla ghiera filettata. Il cavo è pronto.

Nelle installazioni da esterno (LNB, antenna terrestre, centralino Tv da palo, motore monocavo, switch DiSEqC, ecc.) consigliamo di inserire nella ghiera filettata l’apposito anello o-ring in silicone come ulteriore protezione da sporco, umidità e pioggia.

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