Colori più ricchi? Primato raggiunto

Ottobre 2007. Il mondo del video è stato per più di mezzo secolo sostanzialmente immobile, vincolato dallo standard PAL e monopolizzato dalla tecnologia CRT.
La vera, significativa rivoluzione è stata l’avvento del digitale.
La tecnologia LCD, la tecnologia al plasma.
Tutto insieme, tutto in una volta.

La qualità delle immagini negli ultimi dieci anni ha visto e vissuto – ed ancora sta vivendo – una rivoluzione senza eguali. Molti di noi sono rimasti impreparati, spiazzati dalla rapidità del mutamento.

Il mondo LCD ha vissuto in poco meno di 10 anni molte più innovazioni di quanto abbia visto il caro vecchio Tv a tubo in più di mezzo secolo.

Tra i maggiori interpreti di questa rivoluzione una azienda di Seoul: Samsung. E proprio dal colosso asiatico arriva l’ultima importante innovazione nell’ambito della Tv a cristalli liquidi: la retroilluminazione a LED.

Annunciata giusto un anno fa in occasione dell’IFA di Berlino 2006, la retroilluminazione a LED ha trovato subito la sua migliore espressione nel modello Samsung LE40M91BX.
Profondità dei neri prossimi ai valori conosciuti e tipici dei display al Plasma, colori brillanti mai raggiunti prima da uno schermo LCD e angolo di visuale decisamente più ampio.

Qualche limite forse in termini di risoluzione, montando un pannello di soli 1366 x 768 pixel.

Oggi, a distanza di un anno, ritroviamo la tecnologia a LED sensibilmente rinnovata, migliorata e matura: pronta per una distribuzione commerciale, anche se d’elite.
Ma andiamo con ordine. La nuova tecnologia a retroilluminazione LED di Samsung è già disponibile in due versioni: un imponente 70 pollici e un più contenuto 52 pollici, entrambi della stessa serie F96. I modelli citati montano un pannello Full HD (1920×1080), triplo HDMI 1.3 e dichiarano un contrasto dinamico di addirittura 500.000:1, con vita del pannello di 100.000 ore.

Valori di rilievo, promesse allettanti. Viene da chiedersi come l’azienda coreana possa permettersi livelli di nero di tale portata.
Il segreto è nei tanti piccoli gruppi di diodi LED, portati al fondamentale compito di retroilluminare il pannello dei nuovi Tv LCD di Samsung.

LED, idea molto luminosa

Il termine LED deriva dall’inglese Light Emitting Diode (diodo ad emissione di luce) ed è un dispositivo semiconduttore che produce luce al passaggio della corrente elettrica attraverso una giunzione di silicio, opportunamente trattata.

Quando un LED viene alimentato, gli elettroni migrano attraverso il semiconduttore (nitruro di gallio GaN per la quasi totalità di LED presenti sul mercato) e alcuni di essi degradano ad uno stato energetico inferiore.
L’energia avanzata da questo passaggio viene trasformata in luce.

I diodi LED sono di piccole dimensioni, ma hanno la possibilità di essere raggruppati in diverse unità, riuscendo così ad ottenere un’intensità luminosa senza eguali con consumi dal 15% al 20% inferiori rispetto alle comuni lampade a fluorescenza. I diodi LED, inoltre, forniscono un’illuminazione particolarmente direzionale il loro design infatti, li rende ideali per tutte quelle applicazioni dove è richiesto un maggiore controllo del raggio luminoso (guarda caso, viene da pensare, proprio quello che ci vuole per illuminare con maggior precisione i pixel di un pannello LCD…).
Ciò si traduce in una maggiore efficienza: grazie, infatti, ad un utilizzo più selettivo del raggio, si riesce a convogliare più luce proprio dove serve, evitando dispersioni.

I LED sono, inoltre, più robusti, resistenti e praticamente immortali (100.000 ore contro le 60.000 delle migliori lampade a fluorescenza). La loro luce è costante e uniforme, a differenza delle tradizionali lampade, non soffrono del fenomeno di flikering. Sono maggiormente resistenti a sbalzi di temperatura, non risentono di shock causati da eventuali vibrazioni e si comportano bene anche in continue situazioni di accensione e spegnimento (accensione istantanea garantita da -45 gradi a +185 gradi).

Un altro aspetto importante è la possibilità di farli lavorare in totale assenza di emissione di raggi infrarossi e ultravioletti; al loro interno non contengono mercurio, quindi sono anche amici dell’ambiente.
I diodi LED, inoltre, non scaldano, non risentono di interferenze causate da onde radio e segnali televisivi e sono in grado di riprodurre tutte le frequenze dello spettro-colore senza l’aggiunta di filtri, compresa la luce bianca.

I diodi LED sono però più costosi (i costi di realizzazione sono più elevati a causa di una produzione più limitata rispetto alle lampade a fluorescenza) e richiedono una circuitazione elettronica (il driver di funzionamento) molto più precisa per poter rendere al meglio.

Analizzate tutte le caratteristiche intrinseche del diodo LED, a questo punto, il passaggio e la comprensione di quanto pensato e realizzato da Samsung per retroilluminare la sua nuova famiglia top LCD sembra molto più semplice, anzi, una scelta quasi ovvia.
Quindi: non più lampade CCFL ad illuminare il pannello, ma gruppi di migliaia di LED, molto più direzionali.

LED Smartlighting,
l’illuminazione “intelligente”


Quando si accende un normale Tv LCD, la luminosità viene controllata da un numero ridotto di sorgenti luminose, le lampade CCFL, che illuminano tutto il pannello, abbassando di conseguenza i livelli di nero e le aree in penombra o fortemente contrastate.
Con l’esclusiva tecnologia LED Smartlighting la luminosità viene, invece, garantita da alcune migliaia di diodi LED che, in funzione dell’immagine visualizzata, sono in grado di massimizzare i livelli di contrasto oscurando le aree scure e accendendo quelle dove è richiesta l’illuminazione.
Il tutto fatto per ogni singolo fotogramma, sfruttando i vantaggi che i diodi LED promettono: direzionalità e pronta risposta al comando di accensione e spegnimento.

Entrambi i passaggi risultano impossibili utilizzando le normali lampade a fluorescenza, troppo poco direzionali nella creazione del fascio luminoso e troppo lente nel passaggio da acceso a spento. Ciò si traduce in un incremento del contrasto dinamico, soprattutto per quelle immagini particolarmente contrastate (immaginiamo la riproduzione, ad esempio, delle strisce bianche e nere del manto di una zebra.
Immaginiamo, soprattutto, quei particolari fotogrammi “limite” composti da strisce bianche e nere molto vicine tra loro).

LED Motion Plus

L’innovativa tecnologia LED Samsung non si ferma alla sola cura fotogramma per fotogramma di immagini statiche, ma i vantaggi apportati dall’utilizzo di diodi LED ha dato modo ai ricercatori coreani di riuscire a migliorare anche la fluidità delle immagini.
Grazie alla grande capacità dei diodi LED di lavorare alle altissime frequenze, l’accensione e lo spegnimento della sorgente luminosa avviene con maggiore precisione.
LED Motion Plus, inoltre, scansiona l’immagine progressivamente partendo dalla parte superiore del fotogramma.
Il risultato dichiarato è l’eliminazione dell’effetto di persistenza o latenza del pixel tipico delle tecnologie LCD tradizionali.

La gamma disponibile

Troveremo questa importante innovazione Samsung su due modelli in commercio a partire da questo mese per il “piccolo” LE52F96BD e probabilmente già dal mese di novembre per il più grande LE70F96BD.
Per i prezzi al pubblico si parla di 40.000 euro per i pochi che si potranno permettere l’esclusività di un 70 pollici; ancora da stabilire invece, ma sicuramente più “alla portata”, il prezzo del 52 pollici.

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