Comincia una nuova fase

Luglio 2009. L’impiego dei satelliti geostazionari nelle telecomunicazioni sta vivendo una nuova fase con il lancio di transponder che consentiranno agli utenti servizi in mobilità per dati e Tv, nonché servizi di connessione bidirezionale a banda larga.

I nuovi transponder per servizi mobili dati e Tv, che saranno gestiti dal consorzio Solaris Mobile fra Astra e Eutelsat, sono collocati a bordo del satellite W2A lanciato il 4 aprile scorso sulla posizione orbitale di 10° Est.
Attesa ancora maggiore è per l’innovativo satellite Ka-SAT, destinato a portare collegamenti bidirezionali Internet ovunque in Europa e il cui lancio è previsto nel terzo trimestre 2010.

Per spiegare questa nuova fase dei servizi di telecomunicazione da satellite abbiamo intervistato l’ing. Arduino Patacchini, che dall’aprile 2000 è direttore del Dipartimento Multimedia di Eutelsat, dove dirige un team di 40 specialisti per elaborare nuove applicazioni e tecnologie su base satellitare per i mercati professionali e per il grande pubblico.
L’Ing. Patacchini è anche presidente di Skylogic Italia, consociata di Eutelsat  specializzata nei servizi a banda larga via satellite con sede a Torino.

Già operativo il satellite W2A
Il 21 maggio Eutelsat Communications ha annunciato che i transponder sul satellite W2A sono già operativi.
«Per il servizio di Tv mobile in Europa il W2A ha a bordo 2 transponder in banda S che utilizzano una antenna di grande diametro (12 metri) tenuta chiusa durante il lancio e la cui apertura è stata azionata, una volta raggiunta la posizione, facendo esplodere un bullone che ne teneva chiusa la struttura – ha spiegato l’ing. Patacchini – Inoltre il W2A ha a bordo trasponder in banda Ku e in banda C per servire, oltre all’Europa, anche nuove zone geografiche con alto potenziale di crescita per il futuro, come Medio Oriente, Africa, Asia e America Latina.
Lo spostamento dei servizi attivi dal satellite W1, collocato nella stessa posizione 10° Est, al nuovo Eutelsat W2A è stato effettuato con successo nella notte tra il 18 e il 19 maggio. Le operazioni sono state coordinate dal centro di controllo satellitare di Eutelsat a Rambouillet, lavorando in stretto contatto con i clienti per assicurare il minore impatto possibile sulle trasmissioni. Eutelsat W1 a giugno è stato spostato nella posizione di 4° Est, dove continua ad operare sotto il nome di Eurobird 4A.
Con i transponder in banda S è ora in corso la verifica sperimentale dello standard DVB-SH con la diffusione del segnale Tv dal satellite direttamente ai terminali portatili e attraverso ripetitori terrestri in Europa. Il sistema di diffusione della Tv mobile da satellite con lo standard DVB-SH giunge così alla fase finale della sperimentazione dopo avere superato con successo la prima fase in cui sono state verificate le caratteristiche dello standard DVB-SH utilizzando ripetitori terrestri per la copertura fino all’interno degli edifici. Questa prima  sperimentazione si è svolta nel primo trimestre 2009 a Barcellona da Abertis e a Torino da RAI, 3 Italia, Alcatel-Lucent ed Eutelsat»
.

«I transponder in banda S del W2A – continua Patacchini – hanno un footprint centrato sull’Europa e operano su due slot di 15 MHz per servizi sia di Tv mobile che di infomobilità in genere. Il segnale diffuso verso l’utente può essere del tipo multicarrier OFDM o del tipo tradizionale TDM. La modalità OFDM, prevista dallo standard DVB-SH, permette di utilizzare i transponder terrestri nella modalità SFN, Single Frequency Network, cioè con il riutilizzo nella rete terrestre della stessa frequenza trasmessa dal satellite, ma richiede una discreta linearità dell’amplificatore finale del transponder, per ottenere la quale occorre diminuire la potenza emessa dallo stesso. Le sperimentazioni in corso con i transponder per segnali DVB-SH consentiranno di verificare l’utilizzazione pratica dell’OFDM. In caso contrario si dovrebbe ripiegare sulla modalità TDM che consente all’amplificatore finale di operare quasi in saturazione».

Con il satellite una completa copertura per la banda larga
«Il satellite – continua l’ing. Patacchini – ha oggi la possibilità di assicurare il servizio di accesso bidirezionale a banda larga alla rete Internet con una copertura del 100%, raggiungendo così anche quelle famiglie (in Europa oggi sono almeno il 10%) che finora sono state escluse dal servizio per la mancanza delle necessarie infrastrutture. Se poi si considera che la nuova tecnologia da satellite consente di offrire il servizio di banda larga per il mercato consumer a prezzi paragonabili a quelli delle reti terrestri, il potenziale parco di utenti si allarga a circa il 40% dei 500 milioni di famiglie europee».

Eutelsat è presente in questo mercato con una completa rete di teleporti, come Skypark, e di satelliti, come Hot Bird 6, e si appresta a potenziare il servizio con il lancio del nuovo satellite Ka-SAT, mettendo a disposizione degli utenti terminali Tooway la doppia banda Ku e Ka.

Skypark a Torino è uno dei più grandi teleporti europei per le trasmissioni bidirezionali in banda larga, in protocollo IP via satellite. Esteso su un’area di 10.000 mq., il complesso è dotato di 15 grandi antenne paraboliche capaci di operare su tutta la flotta Eutelsat, ma è anche interconnesso con la fibra ottica dei maggiori operatori del settore, presentandosi così al centro di una rete mondiale, che garantisce collegamenti in Europa, bacino del Mediterraneo, Medio Oriente, Nord Africa e Americhe. Recentemente al Teleporto di Torino Eutelsat ha aggiunto il nuovo teleporto, situato a Macchiareddu in provincia di Cagliari, destinato a diventare polo dei servizi video a valore aggiunto di Eutelsat, nonché un’infrastruttura di reti per la trasmissione di dati e IP.

– Il lancio di Ka-SAT, previsto nel terzo quarto 2010, consentirà di rafforzare la disponibilità di transponder in banda Ka per servizi Internet via satellite. Il satellite verrà posizionato a 13° Est  insieme ai tre HotBird già operativi in banda Ku per i servizi Tv.

– La collocazione del nuovo transponder per banda larga Ka-SAT nella stessa posizione orbitale degli HotBird13° Est in banda Ku consentirà all’utenza consumer di usufruire sia dei servizi Tv che dei servizi a banda larga Tooway con una sola parabola a doppia banda Ku/Ka bidirezionale puntata a 13° Est e collegata attraverso la stessa discesa al decoder Tv e al decoder dati del PC.

Il satellite Ka-SAT
«Il rivoluzionario satellite Ka-SAT – spiega Patacchini – consentirà una svolta epocale nella fornitura di servizi di accesso IP poiché estenderà le risorse e l’apertura dei servizi di accesso a banda larga all’Europa e all’intero bacino Mediterraneo, con una capacità totale superiore a 70 GBs grazie alla sua struttura multi spot in banda Ka e al network terrestre. Ciascuno degli 82 spot beam del satellite copre a terra un’area di 250 km di diametro e consente il riuso della stessa frequenza su diversi spot-beam. Con il nuovo satellite Ka-SAT, che fornisce da solo la capacità di quaranta satelliti classici, Eutelsat  nel 2010 estenderà la velocità in downlink fino a 10 Mbps e potrà servire fino a due milioni di case europee, con una velocità, una qualità ed un prezzo equivalenti ai servizi terrestri dell’ADSL2».   

Il ruolo della rete terrestre
«Nelle nuove reti satellitari bidirezionali per telecomunicazioni – continua Patacchini –  alla rete terrestre è affidata l’intelligenza per la protezione del collegamento e la gestione della sua qualità. Si cerca di limitare l’impiego di intelligenza a bordo che appesantisce il transponder riducendone l’affidabilità. Ad es. la rete terrestre del Ka-SAT sarà costituita da 10 gateway (di cui 8 attivi e 2 di backup) connessi alla dorsale Internet. L’investimento iniziale sarà per questi due anni di test di oltre 350 milioni di euro, di cui almeno 50 per la rete a terra, ma è un programma nel quale l’Italia svolge un ruolo importante in quanto sarà gestito completamente da SkyLogic a Torino, mentre Cagliari sarà il teleporto, ossia il punto dal quale saranno distribuiti i nuovi servizi verso l’area africana e del Golfo Persico. Per quanto riguarda l’accesso dei Service Provider al satellite, si riduce la necessità di impiegare il sistema Skyplex (vedi HotBird 6), che consente sì di avere numerosi uplink distribuiti presso i singoli utenti, ma che richiede una consistente elettronica di bordo. Oggi invece con la maggiore disponibilità di reti terrestri in fibra ottica bastano solo 2-3 teleporti in tutta Europa a cui far convergere i vari feederlink, riducendo l’On Board Processing che può influire sull’affidabilità del transponder».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome