Dai più sprint al tuo decoder!

Ottobre 2008. Grazie all’avvento di nuove tecnologie siamo passati dalla televisione bianco e nero a quella a colori, dal tubo catodico ai moderni plasma e LCD, dalla trasmissione analogica a quella digitale senza dimenticare il passo storico della trasmissione via satellite.

Eppure in mezzo a tante innovazioni una cosa è rimasta invariata: i canali.
Sembrerebbe un’affermazione scontata ma dai primordi della trasmissione televisiva, quando esisteva una sola rete, sino ai giorni nostri dove abbiamo la possibilità di scegliere tra migliaia di essi, l’homo televisivus ha sempre avuto a che fare con l’elenco delle emittenti Tv.

Ora è il ricevitore, non più il televisore, a gestire le funzioni legate alle stazioni, dalla ricerca alla memorizzazione sino alle più evolute funzioni di ordinamento: un bel passo avanti, ma il problema è che sistemare a mano migliaia di programmi in un ordine soddisfacente è in ogni caso una prova molto impegnativa.

Il più delle volte ci si ritiene soddisfatti dopo avere sistemato al massimo 50 canali, quelli più seguiti, e si rinuncia a dare un ordinamento agli altri, perdendosi la visione di altri magari sconosciuti ma dai contenuti interessanti.

Per fortuna già i primi esemplari di ricevitori disponevano di una connessione verso i computer, solitamente tramite una presa seriale RS232, e questo ha dato il via ad un processo in corso tuttora di sviluppo di applicazioni tale da permettere un’agile gestione dei setting al computer e l’invio di essi al ricevitore.

Comunità di appassionati
Possiamo mettere un punto fermo nella storia dei setting ed è l’uscita del ricevitore Nokia 9500: su questo ricevitore venne sviluppato, da un certo Dr. Overflow, un firmware (il programma che gestisce tutte le funzioni del ricevitore) alternativo che negli anni divenne molto più “performante” di quello originale: DVB2000.

Questo progresso aprì nuovi mondi alla comunità di appassionati di Internet in quanto lo sviluppatore mise a disposizione di tutti le informazioni necessarie per gestire i setting e il loro invio tramite la porta seriale: un’orda di appassionati si buttò a capofitto in questo nuovo hobby di preparazione dei setting e in poco tempo si assistette all’uscita di programmi per la loro gestione (setting editor) e di setting personalizzati per i maggiori ricevitori.

Da allora è passato molto tempo e altri ricevitori hanno dato un contributo allo sviluppo di questo movimento: fra di essi ricordiamo lo Humax 5400 perchè questa volta fu la stessa casa produttrice a fornire le informazioni tecniche necessarie alla gestione dei setting.
Questa iniziativa, ora sempre più comune, diede i suoi frutti se pensiamo che ancora oggi i setting per il decoder 5400 sono tra i più scaricati dalla Rete, nonostante il ricevitore sia vecchio di anni.

Con il passare degli anni i ricevitori digitali si sono avvicinati molto, come dotazione hardware, ai computer e il passo decisivo verso questa convergenza è stata l’uscita di ricevitori con un sistema operativo Linux e una grande dotazione di memoria.
Questo ultimo passo ha dato un ulteriore sviluppo alla preparazione di settings sempre più vicino alle esigenze del nostro homo televisivus.

Servono davvero?
La domanda che potrebbe sorgere fra i lettori a questo punto è “Ma in fin dei conti a cosa mi servono?”.
Effettivamente chi non li ha mai utilizzati pensa di poterne tranquillamente fare a meno, ma basta utilizzare una sola volta un ricevitore con settings ben fatti a bordo per diventarne immediatamente dipendente.

Prendiamo in analisi un impianto satellitare medio composto da una parabola sui 13 Est di Hot Bird e da un ricevitore satellitare: la prima cosa da fare, dopo avere effettuato i collegamenti necessari, sarà proprio lanciare una ricerca canali sul ricevitore che, dopo qualche minuto, ne avrà trovati e memorizzati circa 2000.

Purtroppo i parametri di ricerca di un ricevitore sono tipicamente ristretti e la nostra lista avrà un ordinamento che non ha nulla di familiare: non ci aiutano neppure le funzioni di ordinamento del ricevitore che, di solito, sono limitate all’ordine alfabetico e di frequenza.

Se vogliamo passare le nostra serata a fare zapping ci aspetta un lavoro impegnativo per cancellare i canali criptati per i quali non disponiamo di abbonamento e ordinare gli altri secondo un nostro gusto, magari aiutandoci con le categorie “favoriti”: il brutto è che per inserire i nuovi canali che iniziano a trasmettere nel migliore dei casi sarà necessaria una nuova ricerca e ricominciare da capo!
L’alternativa sono i setting preconfezionati disponibili su Internet.

Pratica molto diffusa
Per dovere di cronaca va segnalato che non tutti i ricevitori permettono l’utilizzo di settings personalizzati e ne è un esempio lo SkyBox (vedi link L’eccezione sky): bisogna però anche segnalare che la stragrande maggioranza dei distributori supporta gli sviluppatori di settings editor o sviluppano al loro interno, per dare modo ai clienti di usufruire di questo strumento.

I ricevitori Linux-Based sono l’esempio più eclatante di questo trend: i setting che si trovano on line per questi ricevitori sono organizzati in liste per genere e all’interno i canali sono ancora divisi in altre tipologie così da consentire una veloce navigazione.

Ma anche al di fuori del mondo Linux, su ricevitori di più largo utilizzo, il fenomeno settings è importante anche se le liste sono più limitate a causa della diversa dotazione hardware.
I canali in questo caso sono organizzati in un’unica lista e si usufruisce delle liste dei favoriti, in genere limitate a 10 divise per genere (News, Cinema, ecc).

Flessibilità da premiare
La comodità di accedere in modo logico, personalizzato e immediato ai canali che desideriamo vedere dà la possibilità di passare il tempo davanti alla Tv guardando veramente i programmi e non litigando con il telecomando: considerato che questa comodità ha un costo aggiuntivo bassissimo rispetto agli investimenti da effettuare per un impianto satellitare, il nostro consiglio è di verificare che il prossimo ricevitore digitale o quello già acquistato sia aperto agli aggiornamenti dei setting.

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