Decoder Linux Vu+ Ultimo

In sintesi
Vu+Ultimo è un ricevitore spettacolare, segno evidente di una continua evoluzione del produttore coreano che partita con il modello Vu+Duo, è migliorata con la versione Vu+Uno e letteralmente trova il suo apice, per ora, in questo decoder. Ottima dotazione, telecomando “double-faced” per i patiti della navigazione su Internet e su YouTube, display da 256×64 pixel e una sensazione di robustezza e stabilità ragguardevoli, grazie a un’estetica essenziale ma di grande impatto. Il frontale, quasi interamente occupato dal display, presenta dei tasti a sfioramento e, sull’altro lato, uno sportellino a proteggere gli alloggiamenti delle card e degli slot per le CAM. Il tutto con un’accurata ricerca della perfezione, a partire dalle procedure di aggiornamento del firmware riassunte, con godimento dei più esperti, sul capiente display frontale. Per il firmware, abbiamo optato naturalmente per una versione Black-Hole tra le tante disponibili. Questo programma, gestisce in modo veloce e stabile il potente hardware a disposizione: mai un tentennamento o una schermata di errore o una imperfezione, tanto da far pensare a un prodotto uscito da anni e non da pochi giorni. Come ciliegina sulla torta, probabilmente una manovra politico-commerciale, la Vu+ ha annunciato di voler continuare a supportare l’open-source, intensificando il supporto ai Gruppi di sviluppo esterni proprio ora che la Dream ha chiuso i file sorgenti, guadagnandosi l’approvazione della comunità Internet. Che stia nascendo un nuovo mito?

Agosto 2012
Forte dell’esperienza e dei successi riscontrati con i prodotti già commercializzati da tempo, Vu+Uno e Vu+Duo per citarne un paio,  il produttore coreano Vu+ ha fatto il grande passo per entrare permanentemente nel novero dei grandi produttori con la messa in commercio del Vu+Ultimo, ricevitore da inserire decisamente nella categoria dei top-receiver, segmento principe specialmente se parliamo di ricevitori Linux-based. Abbiamo una gran quantità di esempi di costruttori che, pur con un buon background commerciale e tecnico, si sono scontrati con le difficoltà della commercializzazione di un apparecchio di fascia superiore, a volte con esiti disastrosi. Non sembra essere il caso di Vu+ che, grazie all’ottima qualità progettuale e produttiva e a soluzioni tecnologiche innovative, senza essere rivoluzionarie, ha realizzato il ricevitore Vu+Ultimo, veloce, stabile ed estremamente divertente da usare anche grazie al supporto del gruppo di sviluppo BlackHole.

Robusta confezione
Per forza imponente la confezione del ricevitore Vu+Ultimo, considerate le dimensioni non proprio lillipuziane dell’apparecchio: il cartone per l’imballo è piuttosto spartano, con pochi fronzoli e nessun colore ma robusto da non temere alcun tipo di trasporto. All’interno, comodamente alloggiato in supporti plastici, il ricevitore con la manualistica e un secondo cartone contenente gli accessori, in numero davvero rilevante: cavo di rete, cavo HDMI, cavo passate d’antenna terrestre, cavi e viti per il montaggio di un HD interno SATA, manuale cartaceo, telecomando multimediale di cui parliamo nell’apposito riquadro e penna USB per garantire la connessione WiFi. Veramente un’ottima dotazione, valorizzata dal fatto che ogni particolare è imballato in sacchetti in plastica, ma ciò che più ci ha sorpresi è il numero di protezioni in plastica presenti sul ricevitore: indice di un’attenzione estrema sia alla qualità del prodotto sia alla soddisfazione del cliente. Ogni parte del ricevitore è, infatti, protetta da una o più pellicole adesive tanto che il solo lavoro di ripulitura ha richiesto qualche minuto, ma il risultato finale non può che essere perfetto, senza antiestetiche righe o graffi. Una scelta che vorremmo condivisa da tutti i produttori di decoder, perché pochissimo influente sul costo finale del prodotto.

Firmware, aggiorniamo l’immagine
Come al solito, per prima cosa abbiamo installato un’immagine non ufficiale per sfruttare al meglio il ricevitore sotto esame: singolare l’evoluzione dei gruppi di sviluppo esterni al produttore visti sino a pochi anni fa come una banda di pirati concentrati soltanto sugli aspetti illegali, ora invece considerati il vero cuore pulsante dell’universo Linux. In passato, infatti, i ricevitori Linux-based venivano commercializzati con una versione “limitata” di Enigma, poco performante ed esteticamente inappropriata: una situazione destinata a durare anche mesi, il tempo necessario ai gruppi di sviluppo per rilasciare versioni più evolute ma, talvolta farcite di contenuti illegali. Oggi la situazione è radicalmente cambiata in quanto la parte illegale delle immagini, emulatori per primi, non vengono pre-installati ma è l’utente chiamato a compiere un’operazione potenzialmente punibile dalla legge se vuole installare sul proprio ricevitore qualche plug-in di tipo “border-line”.

Questo cambio d’orientamento ha probabilmente rassicurato i produttori, con il risultato che ad oggi quando un  nuovo ricevitore viene messo sul mercato quasi sempre è già disponibile un’immagine non ufficiale a corredo, segno di una mai dichiarata collaborazione.
Il gruppo di spicco associato ai prodotti Vu+ è BlackHole, le cui immagini sono davvero spettacolari sia dal punto di vista estetico sia da quello più squisitamente tecnico, grazie alla stabilità e all’innovazione dei contenuti. L’installazione dell’immagine Black Hole, approfondita nel box Come aggiornare il firmware, è la prima operazione consigliata sul ricevitore Vu+Ultimo, per poi procedere alle fasi successive di personalizzazione dell’immagine.

PER INFORMAZIONI
SatMedia
http://www.satmedia.info/

Vuoi scaricare gratuitamente il test in formato pdf:
http://www.01net.it/01NET/Photo_Library/982/eur235_vuUltimo_pdf.pdf

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome