Decoder – Un po’ di chiarezza su DVB-T, T2, MPEG-4 e H.265

Negli ultimi tempi si fa un gran parlare di decoder e Tv DVB-T2 H.264 e H.265 HEVC. Da una parte cominciano a arrivare nuovi modelli DVB-T2 H.264 e dall’altra ho letto sul vostro sito che è stato deciso il rinvio dell’introduzione del DVB-T2 al 2017. Per quanto riguarda il DVB-T2 H.265 HEVC, mi sembra di capire che attualmente vi sia ben poco in commercio: solo qualche tv di alto livello o qualche decoder stick per PC. Inoltre, non ci sono trasmissioni regolari in T2 H.264 ma solo test. Quindi la confusione regna sovrana ma, domando a voi (poiché non ne sono sicuro) se i decoder T2 H.265 HEVC sono retro-compatibili oltre al DVB SD e HD anche e soprattutto con il T2 H.264. Secondo me, i produttori potrebbero da ora e fino a decisioni certe (2017) vendere TV e decoder T2 HEVC che, seppur più costosi, non diventerebbero presto obsoleti con i modelli T2 H.264. Cosa ne pensate?

Paolo P.

Il rinvio al 2017 dell’obbligo di introduzione del tuner DVB-T2 su decoder e TV, legandolo a quello del codec HEVC H.265, da una parte ha aumentato la confusione tra i consumatori ma dall’altra ha finalmente chiarito cosa dovrebbe succedere tra due anni (il condizionale in questi casi è sempre d’obbligo).
I decoder e i TV che sono e saranno dotati di tuner DVB-T2 e codec HEVC potranno senza problemi sintonizzare qualsiasi altro tipo di trasmissione che utilizza gli attuali standard, ovvero DVB-T, MPEG-2 e MPEG-4 H.264. In sostanza viene assicurata la retro-compatibilità con gli standard precedenti come già accaduto in passato per altre “evoluzioni tecnologiche” (es. decoder HD MPEG-4 compatibili con i segnali SD MPEG-2).
I decoder e i TV lanciati negli ultimi mesi utilizzano ancora il codec MPEG-4 per tre semplici motivi. Il primo è che sono stati progettati seguendo le direttive della legge n. 44 del 2013 che stabiliva l’utilizzo del codec H.264, perché concepita quando l’H.265 era ancora agli albori della sua evoluzione. Il secondo motivo deriva dal fatto che al momento (e scommettiamo ancora per parecchi mesi) non esistono trasmissioni DVB-T2 in HEVC ma solo in MPEG-4 (test RAI). Il terzo motivo è, probabilmente, quello più “convincente”: i chipset HEVC sono ancora in fase di sviluppo e saranno disponibili in grandi quantitativi solo nel corso dell’anno. I TV Ultra HD compatibili HEVC effettuano la decodifica dei segnali con una emulazione software resa possibile dalle elevate capacità di elaborazione delle CPU multi-core. Nei decoder da poche decine di euro questo non è ovviamente possibile e quindi l’unica soluzione, al momento, è dotarli di codec MPEG-4 H.264.
Come già spiegato in passato, il nostro consiglio è di non farsi “incantare” a tutti i costi dal DVB-T2, soprattutto se si possiede già un TV o un decoder con tuner HD e funzionalità avanzate (es. piattaforma interattiva “broadband” per i servizi VOD/OTTV).
La scelta di un nuovo prodotto DVB-T2 H.264 può, invece, essere presa in considerazione se si possiede un decoder o un TV di vecchia generazione o senza quelle funzionalità e dotazioni che si trovano solo sui nuovi modelli, come ad esempio il PVR, il Wi-Fi integrato, il supporto alle pay-tv nazionali, la CPU ad alte prestazioni, ecc. Tutti i nuovi TV Ultra HD sono già “HEVC Ready” (con emulazione come spiegato sopra) mentre quasi tutti i TV Full HD hanno un tuner DVB-T2 H.264. In caso di rottamazione, quindi, la scelta è quasi obbligata.

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