Impianto Sat+Terrestre – Multiswitch per tre decoder

Ottobre 2011
Ho letto l’articolo Un solo cavo, infinite soluzioni e voglio farvi i complimenti per le spiegazioni molto chiare ed esaustive. Vorrei realizzare un impianto come nel vostro esempio di figura 2 ma con tre decoder collegati invece che 4. Il fatto che una uscita resti vuota crea problemi? Posso installare il multiswitch all’esterno visto che non posso portare tutti i cavi all’interno per problemi strutturali? Che marca/modello mi consigliate? Mi hanno detto che il multiswitch va alimentato, è vero? Nel ringraziarvi porgo i più cordiali saluti.
Francesco D.M.

Ringraziamo lei e tutti i lettori che hanno apprezzato l’articolo e ce lo hanno dimostrato con le loro lettere. Quando si utilizzano componenti come LNB multiuscita, multiswitch e partitori di segnale senza sfruttare tutte le uscite disponibili, si possono tranquillamente “chiudere” quelle inutilizzate con un semplice carico passivo da 75 ohm integrato in una spina F (tappo di chiusura F 75 ohm) del costo di pochi euro.
Il multiswitch contiene diversi circuiti elettronici che gestiscono, smistano e amplificano i segnali: per compiere queste operazioni deve essere alimentato attraverso un trasformatore integrato, esterno (tramite inseritore di tensione o sfruttando la quarta uscita libera) oppure da una centrale di testa. Per garantire un funzionamento stabile e duraturo, tutti questi componenti devono essere installati in una zona al riparo da temperature elevate, umidità e piogge. Se ciò non fosse possibile, si devono prevedere contenitori stagni (a volte forniti dagli stessi produttori di multiswitch) e cablaggi realizzati a norme di legge. Per la messa in opera, quindi, è fondamentale affidarsi a professionisti che le consiglieranno i componenti più idonei e le modalità di installazione più consone dopo il fondamentale e prezioso sopralluogo.

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