Manca l’elettricità? Allora fai così

Giugno 2009. Gli impianti  centralizzati per la Tv satellite che vanno per la maggiore sono quelli che usano i multiswitch in due tipiche configurazioni: radiale e in cascata.

La prima usa un multiswitch unico per servire, con una rete a stella, tutte le prese Sat di un edificio.
La seconda sposta la “stella” ai piani, installando ad ogni piano dell’edificio un multiswitch derivatore.

In altre parole entrambe le soluzioni vedono connessioni di utente radiali (con cavi indipendenti per ogni presa che partono da un solo punto) con un solo multiswitch, nel primo caso, o con più multiswitch interconnessi tra loro da una linea di discesa (colonna) multicavo formata da 4, 8, 16 cavi coassiali in funzione del numero di satelliti da distribuire che possono essere rispettivamente 1, 2 o 4.

Entrambi questi impianti richiedono l’impiego di energia elettrica per alimentare sia gli stessi multiswitch sia l’LNB. A questi tipi di impianti si possono miscelare anche i segnali Tv terrestri aggiungendo, solo nel secondo caso, un cavo in più nella linea di discesa.

Anche la parte Tv terrestre richiede alimentazione elettrica per gli amplificatori di antenna o i centralini di amplificazione e trattamento dei segnali. Quando, però, l’energia elettrica non è disponibile come si può fare? Ecco alcuni consigli da seguire per realizzare impianti centralizzati Tv che non “consumano”.

Negli edifici senza impianti comuni
Normalmente, le configurazioni possibili per realizzare gli impianti Tv e sat prevedono l’uso di multiswitch concepiti per essere utilizzati in edifici dotati di un impianto elettrico indipendente per le parti comuni (scale, esterni, garage, impianti centralizzati di riscaldamento ecc…) ma si tratta di una sola categoria di edifici costruiti con spazi, accessi e luoghi condivisi da tutti gli abitanti del condominio.

Vi sono, invece, altri edifici, costruiti con criteri diversi dove mancano parti comuni che richiedono l’allestimento di un impianto elettrico a parte.
È il caso di edifici multifamiliari con gli ingressi delle singole unità abitative disposte in modo tale da non richiedere la condivisione di spazi da illuminare elettricamente, dotate di impianti di riscaldamento autonomi (elettrici, metano o gas), di autorimesse e cantine che non richiedono illuminazione dei transiti e che vengono alimentate dai rispettivi contatori elettrici delle singole unità abitative ecc…

Si tratta quindi di edifici privi di una presa elettrica condominiale a cui collegare un centralino Tv: aspetto del quale si deve tenere conto in fase di progettazione e allestimento dell’impianto collettivo per la televisione via satellite.

Energia elettrica condivisa
Là dove non è presente la presa elettrica condominiale sono sostanzialmente due i problemi da risolvere: il primo consiste nel trovare una fonte di energia elettrica per alimentare le apparecchiature dell’impianto Tv, il secondo è come suddividere il consumo tra i condomini.

Fortunatamente troviamo in commercio apparecchiature adatte alla necessità e utilizzabili anche per distribuire i segnali Tv e Sat sfruttando l’energia elettrica fornita dagli impianti elettrici dei singoli utenti: ad esempio, attraverso il decoder Sat che normalmente fornisce tensione elettrica per alimentare l’LNB negli impianti individuali.

Quali materiali?
La progettazione di un impianto senza alimentatore di rete richiede un approccio diverso, dove ciò che conta è scegliere i componenti giusti per raggiungere lo scopo.

Nel nostro caso il mercato offre fortunatamente tutto l’indispensabile per ripartire i consumi sia dell’impianto Sat sia di quello Tv terrestre.

Nel primo caso si usano multiswitch  alimentati direttamente dai decoder collegati, nel secondo caso si ricorre a partitori che permettono il passaggio di corrente continua. Ma vediamo nei dettagli come fare.

Le soluzioni praticabili
Sono disponibili in commercio multiswitch compatti, normalmente concepiti per la realizzazione di impianti in cascata e utilizzabili convenientemente nel nostro caso.
Si tratta di multiswitch derivatori di tipo attivo, ossia dotati di circuiti interni di amplificazione che recuperano le perdite di ripartizione dei segnali.

Questi stessi multiswitch sfruttano uno dei cavi di linea per la telealimentazione dell’LNB, prelevando energia da tutte le uscite collegate ai decoder degli utenti. I multiswitch possono essere collegati in cascata oppure in configurazione “radiale”, a seconda delle necessità.

Per alimentare il centralino Tv dobbiamo invece ricorrere ad uno splitter dotato di diodi di passaggio per la corrente continua.
I diodi permettono alla corrente elettrica di passare solo dalle uscite verso l’ingresso, mentre bloccano il passaggio inverso.

Con questi splitter si possono alimentare amplificatori Tv da palo o mini-centralini che accettano la telealimentazione, ossia compatibili con una tensione di alimentazione di 12 volt fornita attraverso il cavo di discesa.

Figura 1. Nei normali edifici condominiali dove sono presenti parti comuni alimentate da energia elettrica possiamo allestire un semplice impianto Tv con un multiswitch e un centralino Tv alimentati autonomamente. Le richieste di energia elettrica vengono ripartite tra gli utenti attraverso la suddivisione condominale dei consumi.

Figura 2. Negli edifici privi degli impianti elettrici indipendenti per le parti comuni, l’impianto Tv non può beneficiare di una presa elettrica di alimentazione.
In questi casi si deve ricorrere a multiswitch alimentati tramite la tensione fornita dagli stessi decoder Sat per alimentare la parte satellite mentre si ricorre a splitter con diodi di separazione e alimentatori di rete individuali per la parte Tv terrestre.

Figura 3. Lo stesso sistema della figura 2 è utilizzabile per edifici condominiali più grandi, disponendo i multiswitch in cascata (ma anche in modo radiale se necessario) e sfruttando la tensione LNB per alimentare anche il centralino Tv.

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