Motorizzare la parabola: meglio il rotore o l’attuatore?

Motorizzare la parabola RotoreDa sempre sono un appassionato di ricezione satellitare ma, per tanti motivi, non ho mai potuto motorizzare la parabola. Ora sto prendendo in considerazione un impianto motorizzato e avrei scelto la soluzione: parabola Laminas in fibra di vetro da 120 cm con motore Clarke Tech 390 e ricevitore Octagon SF 4000. Il problema è che la mia zona è molto ventosa con raffiche che possono superare gli 80 km/h. Nonostante la relativa leggerezza di questo disco (7 kg), alcuni esperti consigliano di lasciar perdere i rotori affidandosi all’attuatore. Mi potete dare un vostro parere?

Walter

Quando si tratta di motorizzare una parabola di medie dimensioni come la 120 cm, non bisogna tenere conto solo del suo peso ma anche della forza esercitata dal vento. Questo significa progettare adeguatamente il sistema di sostegno (palo, zanche, ecc.) e scegliere il sistema di rotazione più adatto in base alle condizioni ambientali.

Molto indicativamente, una parabola da 120 cm sottoposta a un vento di 80 km/h produce una spinta sul suo sostegno di circa 30-40 kg (condizioni peggiori). Se il vento supera i 120 km/h, la spinta può arrivare anche a 100-120 kg, mettendo facilmente fuori uso qualsiasi rotore monocavo, anche quello più robusto e affidabile.

Se la sua zona è molto ventosa, deve quindi valutare seriamente l’installazione di un motore a pistone da 18” non prima, però, di aver acquistato il supporto polarmount dedicato alla sua parabola, indispensabile per farle “seguire” correttamente la fascia di Clarke durante il movimento.

Se le raffiche non sono troppo forti né frequenti, può invece optare per un rotore monocavo, meglio se di una marca conosciuta e affidabile come, per esempio, lo Stab HH120, chiedendo ulteriori informazioni ai tecnici italiani che lo hanno progettato e costruito.

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