Nuove tecnologie – LTE e DAB+, la tecnologia avanza

Volevo segnalarvi che qui a Roma è già avvenuto lo spegnimento dei canali TV dal canale UHF 61 in poi. Quindi, a questo punto, si deduce che la banda larga LTE per Internet si farà. A proposito di nuove tecnologie, dato che si comincia a sentir parlare anche di radio digitale DAB+, volevo chiedervi se prossimamente si potrà dedicare anche un angolo della rivista a questa tecnologia, solo per darne una panoramica generale e per informare anche i non appassionati di radio. Sapete per caso quando è previsto lo spegnimento delle trasmissioni radio analogiche in FM? Inoltre, stavo pensando che, se anche la RAI spostasse il suo mux della banda VHF III sulla banda IV UHF, trasmettendo per esempio sul canale UHF 25, la banda VHF III potrebbe venire dedicata tutta esclusivamente alla radio digitale DAB+. Infine una domanda. Ho un impianto satellitare motorizzato con rotore Metronic 450907 e vorrei sapere se, per ricevere in futuro i canali in DVB-S2, basterà sostituire solo il decoder satellitare con un DVB-S2, oppure sarà necessario sostituire anche il rotore e il convertitore LNB della parabola.

Alessio P.

Il Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico ha confermato a inizio gennaio l’avvenuta liberazione delle frequenze a 800 MHz da parte delle TV locali in onda sui canali 61-69, in accordo a quanto stabilito nel bando di gara per l’asta delle frequenze LTE. Queste frequenze sono ora a disposizione degli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone e Wind, così come quelle a 2600 MHz, abbandonate dal Ministero della Difesa.
Il processo di liberazione delle frequenze a 800 MHz è partito lo scorso dicembre, con lo spegnimento su base volontaria dei primi canali avvenuto a inizio mese. Dal 13 dicembre, il Ministero ha provveduto ad assegnare frequenze alternative alle emittenti classificatesi nelle prime 18 posizioni nelle graduatorie, previste nell’ambito della procedura di revisione delle frequenze per la televisione Digitale terrestre. La transizione si è svolta senza particolari intoppi e sono stati effettuati pochi spegnimenti coatti: le emittenti escluse dalle graduatorie e quindi costrette alla chiusura, hanno ricevuto risarcimenti per un totale di 172 milioni di euro. Il DAB, così come il suo successore DAB+, è un sistema di radiodiffusione digitale per la trasmissione audio dei programmi radiofonici in formato digitale con una elevata qualità sonora, accompagnati anche da servizi multimediali (testi, immagini, avvisi sul traffico, ecc.). Utilizza le bande VHF III (174-240 MHz) e L (1452-1492 MHz) e, come per la TV digitale, permette di creare bouquet radiofonici grazie alla multiplazione del segnale.
Attualmente, in Italia sono attivi 3 bouquet di canali DAB: Club DAB Italia (Radio Deejay, Radio Capital, M2O, Radio Radicale, Radio 24, RDS, Radio Maria, R101), EuroDAB Italia (Radio Padania, Radio Italia, Radio Vaticana, RTL102.5, RTL Classic, RTL Groove, RTL 102.5 Cool, RTL 102.5 Rock, RTL Italian Style, RTL ViaRadio, RTL TV DMB) e Rai DAB (Radio 1-2-3, Isoradio, GR Parlamento, Filodiffusione 4-5, BIFS Televideo). A questi si aggiungono altri bouquet locali come quelli di Aeranti-Corallo attivi in alcune aree di Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
Dal momento che il DAB/DAB+ non utilizza le stesse frequenze dell’attuale radio analogica FM, non si può parlare di un vero e proprio switch-off  ma di un affiancamento che è già stato avviato da diversi anni e che, con tutta probabilità, durerà ancora per molto tempo. Questo significa che, a differenza del Regno Unito, della Germania e di altri Paesi europei che hanno già stabilito il progressivo spegnimento delle trasmissioni FM a partire dal 2015-2017, da noi la cara vecchia radio analogica avrà ancora vita lunga. Ciononostante, dedicheremo sicuramente al DAB/DAB+ ampio spazio sui futuri numeri di Eurosat, sia per esaminare l’offerta di contenuti e prodotti sia per approfondire gli aspetti tecnologici legati al processo di digitalizzazione.
Riguardo, invece, alla sua domanda sull’impianto satellitare, dal momento che i canali DVB-S2 utilizzano gli stessi satelliti e le stesse bande dei canali che operano in DVB-S, tutti i componenti dell’impianto ad eccezione del decoder sono perfettamente compatibili.

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