Reportage da MWC Barcellona

Aprile 2011. L’aria di novità e di sano ottimismo che si è respirata a Barcellona in occasione dell’edizione 2011 del Mobile World Congress (14-17 febbraio) a sentire la crisi finalmente alle spalle, costruttori e operatori scelgono questo evento per presentare i loro prodotti, non solo per l’Europa, premiati altresì da una nutrita partecipazione, che quest’anno ha registrato più di 60 mila visitatori. Come ogni anno si sono viste importanti novità e scommesse per il futuro che contribuiscono ad implementare un mercato che nel 2010 ha visto raddoppiare la vendita di smartphone rispetto all’anno precedente, insieme a una crescita esponenziale del traffico dati in rete mobile a cui gli operatori debbono far fronte con nuove infrastrutture.
Ecco una sintesi dei principali messaggi colti nei più blasonati stand dell’importante kermesse spagnola.
Smartphone: gli smartphone multimediali continuano a decretare il successo della manifestazione anche grazie a una serie di nuovi sistemi operativi che mandano in soffitta i tradizionali OS proprietari per lasciare spazio a OS aperti basati su Linux fra i quali eccelle Android.
Tablet: è il nuovo segmento aperto da Apple con l’iPad, ha già visto ben 85 modelli presentati al CES e da quest’anno sono presenti ancora più numerosi a Barcellona con  sistemi operativi mirati per funzionalità enterprise e consumer.
4G: mentre l’anno scorso LTE e WiMax erano viste come due tecnologie possibili per raggiungere velocità di 100 Mbs prevista per il 4G, quest’anno il comitato GSMA ha riconosciuto che solo LTE ha le caratteristiche adeguate per raggiungere efficacemente il target, quindi WiMax non viene più considerato. Ci sono già 18 reti commerciali LTE nel mondo che arriveranno a 55 entro la fine dell’anno (ma ancora non in Italia), mentre per i terminali LTE in quantità accettabile occorrerà aspettare l’inizio 2012.
Ecosistemi mobili: dispositivi che dialogano l’uno con l’altro all’interno della stessa piattaforma. Steve Ballmer, presentando le novità di Windows Phone 7,  afferma che la battaglia per il Mobile consiste soprattutto nel disporre dell’ecosistema più ricco. A quattro mesi dal lancio Microsoft conta già su 8 mila apps nel Marketplace e 30 mila sviluppatori. D’ora in poi Microsoft potrà contare sulla partnership con Nokia per arricchire il Windows marketplace.
Processori dual/quad-core: sono utilizzati nei dispositivi mobili per potenziare le capacità di elaborazione sia per contenuti multimediali (es. 3D) che per pacchetti di elaborazione business. Oltre alle tavolette dual-core, Nvidia presenta già il quad-core per tablet da agosto.
Full-HD e 3D: sugli smartphone e sui tablet spuntano uscite HDMI per vedere i film in FullHD sul televisore. Arriva anche il 3D come LG Optimus 3D che permette non solo di vedere contenuti 3D, ma anche di fare riprese 3D grazie alla doppia foto/videocamera.

Apple la grande assente orienta il mercato mobile
Pur tradizionalmente assente dalla manifestazione di Barcellona, Apple continua a influenzare e orientare il mercato della telefonia mobile con tutta una serie di nuovi sviluppi. Basti ricordare l’impatto sul mercato di iPhone e degli Application Store nel 2009 e l’introduzione dell’iPad nel 2010, tutti sviluppi che hanno trovato grande successo e che la concorrenza sta cercando di inseguire.
Oggi Apple è al lavoro su un iPhone nano (figura sotto) low-cost, che, venduto a circa 200 dollari e senza obbligo di sottoscrivere un abbonamento vincolante con un operatore, dovrebbe servire a rallentare l’avanzata degli smartphone Android, che coprono tutte le fasce di prezzo, non solo quella più alta, a cui appartiene il dispositivo Apple. Per gli analisti, una simile ipotesi permetterebbe ad Apple di puntare al 25% del mercato smartphone, rispetto all’attuale 16%, mentre Google controlla il 32%.
Apple, inoltre, potrebbe presto lanciare sia una versione dual-mode dell’iPhone, in grado di gestire sia le connessioni GSM e Umts (utilizzate in Europa) sia quelle CDMA, (utilizzata negli Usa da Verizon), con la temutissima “Soft Sim”, una tecnologia che consentirebbe agli utenti di scegliere l’operatore direttamente all’acquisto o in una fase successiva attraverso un’applicazione scaricabile dall’App Store di Apple, senza doversi recare presso il punto vendita per l’attivazione. Sarebbe uno scacco definitivo per le Telco.
Sul fronte tablet Apple ha lanciato ai primi di marzo una nuova versione iPad2 più sottile, più leggera, con maggiore memoria e con processore più potente. L’apparecchio è dotato anche di fotocamera digitale anteriore per effettuare videochiamate. Non è presente il display Retina, la risoluzione del display sarà analoga ai modelli precedenti, ma con ulteriori modifiche per intensificare la luminosità. L’attuale iPad domina il nascente mercato dei tablet dove sta incontrando la crescente concorrenza soprattutto di Samsung, HTC, HP e Acer.

I TLC europei chiedono collaborazione a Apple e Google
L’impatto negativo sul business degli operatori TLC prodotto dallo straordinario successo degli smartphone di Apple e di quelli che usano il sistema operativo Android di Google, è stato uno dei temi che hanno più animato il dibattito del Mobile World Congress di Barcellona. Infatti l’iPhone e i dispositivi intelligenti basati su Google Android, diverse decine di modelli di smartphone e tablet prodotti da diversi vendor, hanno contribuito a ridurre gli operatori telefonici allo status di semplici “tubi” per trasportare i bit da e verso gli Application Store, con in più la necessità di investire pesantemente nell’aggiornamento delle reti, per non farle crollare sotto il crescente peso del traffico dati. Basti pensare che le vendite di Apple, nel primo semestre, sono cresciute del 39% e quelle di Google del 23%, mentre i profitti organici di Vodafone sono saliti dell’1,8% e quelli di France Telecom scesi invece dell’1,2%. Nonostante i cinque maggiori operatori TLC europei diano lavoro a un milione di persone, con 1,2 miliardi di clienti, fatturato annuo di 300 miliardi di euro e investimenti di 50, la capitalizzazione di mercato combinata dei 5 operatori attualmente è inferiore a quella di Apple.
Nel 2010 il valore dei titoli del gruppo di Cupertino è cresciuto dell’84%, mentre quello di France Telecom è sceso dell’1,6% e quelli di Deutsche Telekom e Telefonica sono aumentati rispettivamente del 5,3% e dell’8,3%. Secondo i dati di IDC (International Data Corporation), le connessioni dati mobili cresceranno in media del 15% all’anno, per giungere a quota 270 milioni nel 2014, con tutta una serie di nuovi servizi e applicazioni, dai giochi all’intrattenimento fino agli strumenti per il business e la produttività, che genereranno un fatturato di 40 miliardi di dollari nel 2014.
Di fronte a un tale boom, si presentano importanti problematiche come il bisogno di importanti investimenti nelle reti e la necessità di gestione del traffico. Recuperare terreno sta diventando una delle preoccupazioni maggiori delle società di telecomunicazione, che stanno cercando in tutti i modi di convincere Apple e Google della necessità di collaborare economicamente all’aggiornamento delle reti, attraverso la cessione di una parte dei profitti in cambio di una corsia preferenziale per i loro contenuti estremamente voraci di banda.

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