Si rafforza in Italia l’offerta italiana in HD

Grazie anche alla collaborazione con l’operatore globale Eutelsat, che ha inaugurato nel 2014 il primo canale europeo HEVC 50 fps 10-bit, lo scorso anno anche il nostro Paese ha realizzato una notevole sperimentazione in UHD/4K. Sperimentazione effettuata innanzitutto per Sky Italia (talvolta in partnership con il Centro Televisivo Vaticano, come nel caso della Canonizzazione dei due Papi) ma anche per la Rai. Senza dimenticare l’impegno di Sony, un marchio tecnologicamente in prima linea a 360° (in particolare con la camera è F-55, venduta anche a molti player italiani) per lo sviluppo internazionale delle immagini a 2160 pixel verticali.
Quello di Eutelsat è un canale dimostrativo fruibile da chiunque punti l’antenna parabolica su Hot Bird 13° Est, che finora ha supportato la veicolazione europea di svariati programmi in UHD. Tra cui, le finali del torneo di Tennis 2014 in diretta (per conto dell’emittente SuperTennis) e il docu-film Napoli, Roma, Venezia in 4K… in un crescendo rossiniano, realizzato da RAI in collaborazione con la stessa Eutelsat, avendo in prima linea le bellezze artistiche delle tre città italiane, Elio del gruppo Le Storie Tese, Giuliana De Sio, più la prestigiosa regia di Lina Wertmüller.
«Eutelsat – ha dichiarato Renato Farina, AD di Eutelsat Italia, durante la presentazione RAI del film documentario – continuerà a mettere in campo esperienza in innovazione e risorse per favorire l’evoluzione dell’Ultra HD a ogni livello della catena di produzione e trasmissione. Dopo aver lanciato a gennaio 2013 il primo canale europeo in Ultra HD via satellite, abbiamo collaborato con i principali player del settore per supportare il 4K».
«In prospettiva – è stato il pensiero di Markus Fritz, Direttore Sviluppo Commerciale e Marketing di Eutelsat – tutti i nostri satelliti che oggi trasportano canali TV avranno la possibilità di operare anche in UHD/4K, formato destinato a diventare la tecnologia del futuro a livello mondiale».
A parere di Luigi Rocchi, Direttore di Strategie Tecnologiche RAI, l’iniziativa di Napoli, Roma, Venezia… va a inquadrarsi invece sia nel percorso di innovazione tecnologica che i vertici Rai hanno posto tra gli obiettivi prioritari dell’azienda sia nell’attività di sperimentazione da parte dell’Ente pubblico di nuovi sistemi di ripresa con contenuti d’autore.

Anche sul DTT
A medio termine, la diffusione delle immagini Ultra HD oltre che al satellite e al cavo, sarà affidata anche al Digitale terrestre, servito dal DVB-T2 e dal formato HEVC. Ad esempio, il CRIT (Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica) RAI di Torino, va sperimentando l’Ultra High Definition appunto in DVB-T2 HEVC in Valle d’Aosta nel suo laboratorio del Piemonte. È chiaro però che per superare lo “scoglio” DTT ci sarà da aspettare l’unione home in tandem appunto di DVB-T2 e HEVC, cosa oggi alquanto facilitata dal fatto che proprio alla vigilia di Natale scorso è stata approvata la norma di Legge che proroga al 1° gennaio 2017 l’obbligo di vendere televisori dotati di decoder di seconda generazione. Con questo slittamento – determinato dalle forti pressioni esercitate dagli operatori del settore e dalle associazioni consumatori e – si riuscirà sicuramente ad inserire il formato HEVC nei decoder DVB-T2. Che, lo ricordiamo, sono destinati a sostituire i preesistenti decodificatori DVB-T.

Satellite in pole position
Con ogni probabilità sarà Sky Italia il broadcaster nazionale più accreditato a lanciare per primo un canale in UHD/4K. Nell’attesa, Massimo Bertolotti, Head of Innovation and Engineering di Sky Italia, ha dichiarato che il 4K, pur essendo una realtà conclamata, non può ancora contare su una consistente schiera di telespettatori provvisti degli indispensabili decoder e TV UHD domestici.
«Per cui – ha proseguito Bertolotti – nell’attesa e per venire incontro agli utenti più impazienti, Sky Italia ha deciso di sviluppare il Super HD. Non si tratta di un nuovo formato, né di uno standard vero e proprio, bensì di un modo per rendere ancora più attraente l’HD tradizionale. I parametri chiave restano gli stessi di un canale in Alta Definizione (1080i, 50fps), ma la trasformazione avviene sul lato software (non hardware), acquisendo alla fonte il file con qualità più alta e lavorandolo con maggiore attenzione. Dall’encoder viene così “trattato” un contenuto con bit rate incrementato (il 40% in più rispetto alla norma), con l’applicazione di meccanismi di pre-correzione, filtraggio e ottimizzazione, abilitati a correggere in anticipo i difetti che potrebbero presentarsi nella successiva fase di compressione. Il risultato finale consiste in neri, colori e dettagli che fanno semplicemente sfigurare il classico HD».
I primi due film in Super HD – trasmessi gratuitamente, nella sezione Scelti per Te, con tecnica Push VOD a chi sia un abbonato Sky Italia da più di 10 anni – sono stati The Amazing Spider-Man 2, offerto da Capodanno, e Rio 2, reso disponibile dal 6 gennaio 2015. Altri titoli saranno prossimamente aggiunti al catalogo Super HD, mentre per il canale UHD/4K occorrerà pazientare un po’!

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