Tecniche autostereoscopiche

Febbraio 2009. Con le tecniche 3D senza occhiali o autostereoscopiche le immagini relative alle diverse angolazioni di ripresa vengono presentate su uno schermo speciale (auto-stereoscopic 3D Display) che ricrea l’effetto 3D senza bisogno che lo spettatore indossi gli occhiali.

Lo schermo speciale può essere di diverse tipologie, la maggior parte delle quali coperte da brevetto e da segreto industriale. Fra queste vi sono la tecnologia multilayer, a barriera di parallasse e a beamsplitter, di cui i maggiori costruttori, come Philips, Samsung e Sony, hanno già presentato le prime realizzazioni commerciali.

Altre tecniche autostereoscopiche molto “perforamanti” sono basate sulla olografia a laser, ma richederanno almeno una decina d’anni per un primo sviluppo industriale sia nel cinema sia nella Tv.

Il team di ricerca del consorzio europeo 3DTV ha già presentato alcuni prototipi di sistemi olografici di basso livello, mentre una versione finale di visualizzazione olografica di immagini tridimensionali in movimento, denominata 3D Volumetric, è prevista solo attorno al 2025.

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