Tv. Buono a sapersi

Giugno 2010.

Come funziona uno schermo LCD?
Il fluido di cristalli liquidi (LCD – Liquid Crystal Display) racchiuso fra due lamine di vetro è un mezzo attivo utilizzato per produrre l’immagine sullo schermo. Applicando una carica elettrica, i cristalli liquidi all’interno del fluido assumono orientamenti variabili che lasciano passare o bloccano la luce della retroilluminazione.

Cosa significa il termine TFT?
TFT è l’acronimo di Thin Film Transistor (transistor a pellicola sottile). Ciascun sottopixel dello schermo viene acceso e spento da uno di questi piccoli transistor, comandato da un circuito elettronico complesso, solitamente definito di pilotaggio. Tutti i moderni schermi LCD sono di tipo TFT.

Cos’è la retroilluminazione di un pannello LCD
Affinché uno schermo appaia “bianco”, è necessaria una sorgente luminosa posta dietro lo strato di cristalli liquidi. Per la retroilluminazione sono solitamente utilizzate lampade a fluorescenza (CCFL – Cold Cathode Fluorescent Lamp o HCFL – Hot Cathode Fluorescent Lamp) ma sono sempre più numerosi i sistemi a Led che, grazie al basso consumo, allo spettro colore più ampio e alla flessibilità d’installazione garantiscono immagini più naturali e brillanti, un minore ingombro e assorbimento energetico. Purtroppo evidenziano un costo di produzione maggiore che fatalmente si riflette sul prezzo di listino.

I sistemi di retroilluminazione a Led sono tutti uguali?
No. Esistono i sistemi di tipo Edge Led (illuminazione laterale con i Led disposti lungo il profilo del pannello LCD e con controllo generale o locale), Full Led (illuminazione posteriore con i Led disposti a tappeto dietro all’LCD) e Local Dimming (uguale al Full Led ma con controllo indipendente delle diverse aree di illuminazione per incrementare ulteriormente il contrasto). Ogni sistema comporta vantaggi e svantaggi.

Alcuni Tv offrono lampade di retroilluminazione ad ampio spettro oppure sono compatibili con i nuovi standard che incrementano i colori visualizzabili. Di che cosa si tratta?
Alcuni produttori adottano per i propri display LCD di fascia alta speciali sistemi di retroilluminazione (es. WCG-CCFL per Sony, RGB Plus Multi Wavelenght Backlight per Sharp, ecc.) che, pur essendo sempre di tipo fluorescente, permettono di migliorare la naturalezza delle immagini estendendo il “gamut”, ossia la gamma di colori riprodotta dallo schermo. Lo standard internazionale xvYCC (eXtended Video YCC) permette, invece, di raddoppiare la gamma di colori fedelmente riproducibili dagli apparecchi video. I Tv compatibili con questo standard o con le sue derivazione (es. x.v.Colour di Sony) riescono quindi a riprodurre in modo più autentico i colori fondamentali R (rosso), G (verde) e B (blu) e le loro sfumature.

Come funziona uno schermo al Plasma?
Il pannello al Plasma (in gergo PDP – Plasma Display Panel) basa il suo funzionamento sulla fluorescenza, ovvero l’emissione di luce di parte di fosfori, così come accede nel vecchio tubo catodico.
Strutturalmente, un PDP è costituito da una matrice di celle comprese fra due lastre di vetro. Ogni cella è costituita da tre sottocelle separate mediante costole perpendicolari allo schermo. Alle sottocelle corrispondono i fosfori rosso, verde e blu. Un campo elettrico viene applicato ad un gas a bassa pressione contenuto nella sottocella: in presenza di una tensione elevata si ha passaggio di corrente e il gas cambia stato, si ionizza e diventa Plasma. Alcuni atomi, eccitati, emettono raggi ultravioletti, colpiscono gli atomi di fosforo che a loro volta emettono energia sotto forma di luce visibile (rossa, verde e blu).

Cos’è un pixel?
Il pixel è l’elemento di base dell’immagine, vale a dire l’elemento più piccolo disegnabile sullo schermo. Ciascun pixel è costituito da tre sub-pixel, uno rosso, uno verde e uno blu. Combinando questi tre diversi sub-pixel è possibile ottenere tutte le diverse combinazioni cromatiche dello spettro.

Cosa indica la risoluzione di un pannello LCD o al Plasma?
Indica il numero dei pixel, ossia i punti che compongono l’immagine, presenti in orizzontale (righe – es. 1920) e in verticale (colonne – es. 1080).

Cosa significano le lettere “i” e “p” abbinate al numero di linee Tv (es. 1080i, 1080p)?
La “i” sta per segnale “interlacciato”, composto cioè da linee pari e dispari, visualizzate alternativamente sullo schermo. In realtà, la risoluzione reale di un segnale “interlacciato” è la metà di quanto indicato (540 linee effettive per un 1080i). La “p”, invece, sta per segnale “progressivo”, ossia riprodotto sullo schermo in una sola passata.

Un segnale progressivo è migliore rispetto ad uno interlacciato?
Non sempre. Se le informazioni contenute nel segnale “progressivo” sono fornite dalla sorgente senza alcuna manipolazione, la qualità è sicuramente migliore. Se, invece, il segnale “progressivo” è il risultato di una conversione e di una successiva elaborazione di un segnale originariamente “interlacciato”, il miglioramento è relativo e dipende molto dalla qualità del de-interlacciatore. In ogni caso, un segnale “interlacciato” viene sempre convertito in progressivo da un display LCD o Plasma (vedi risposta dedicata).

Maggiore è la risoluzione del pannello e migliore è il dettaglio e la qualità delle immagini?
Non sempre, poiché bisogna tenere presente un elemento fondamentale: la risoluzione del segnale video in ingresso. I migliori risultati si ottengono quando la risoluzione del segnale video e quella del pannello combaciano o risultano simili. Ciò significa che, per un segnale PAL tradizionale (quello delle trasmissioni televisive terrestri o del DVD), può bastare un pannello da 852×480 oppure 1024×768 punti, mentre per un segnale HD da 720 linee “progressive” (1280×720 punti) o 1080 “interlacciate” (1920x1080i) l’ideale è una risoluzione di 1024×768 o 1366×768. Un pannello Full HD da 1920×1080 punti (progressivi) si trova, invece, perfettamente a suo agio con segnali da 1080p (come quelli del Blu-ray), mentre risulta sovradimensionato con le trasmissioni PAL. Molto però dipende anche dal circuito di “scaling” integrato nel Tv che si occupa di adattare la risoluzione del segnale in ingresso a quello del pannello.

Perché si parla a volte di risoluzione in termini di numero di pixel e a volte in termini di linee orizzontali?
Un’immagine digitale può essere scomposta in singoli punti (orizzontali e verticali), quindi la sua risoluzione si misura in pixel. In un segnale video, invece, ciascuna riga è continua e non suddivisibile in pixel: pertanto la risoluzione viene indicata in linee orizzontali (linee Tv).

È tutto pronto per la Tv 3D?
Da poche settimane sono disponibili sul mercato i primi modelli 3D Ready con schermo LCD e Plasma con cui assistere alla riproduzione stereoscopica delle immagini fornite da un lettore Blu-ray 3D, da un decoder satellitare oppure dal sintonizzatore digitale integrato. I contenuti Blu-ray saranno disponibili entro breve, per quelli satellitari (es. SKY) bisognerà attendere la fine dell’anno mentre per quelli terrestri tutto è rimandato al momento dello switch-off nazionale (dal 2012 in poi).  Affinché gli occhi dell’osservatore possano interpretare correttamente le immagini stereoscopiche bisogna indossare gli speciali occhiali forniti di serie oppure acquistabili separatamente di tipo attivo (con lenti polarizzate tramite pannelli LCD – Shutter Glasses) o passivo (con lenti a polarizzazione circolare). Tutti i modelli 3D Ready oggi in commercio adottano il sistema attivo.

I Tv 3D sono compatibili con i tradizionali contenuti 2D?
Sì. In più, diversi modelli 3D integrano uno speciale convertitore che trasforma le immagini 2D in 3D pur con un effetto tridimensionale meno preciso e naturale.

È vero che gli occhialini 3D possono fare male alla salute?
Recenti studi hanno dimostrato che gli occhialini 3D non danneggiano la salute. Soggetti con problemi di vista e i bambini con età inferiore ai 6 anni possono riscontrare alcuni fastidi di lieve entità e temporanei, oppure non sono in grado di “decodificare” correttamente le immagini stereoscopiche.

Qual è la distanza di visione ottimale di un Tv?
La distanza di visione ottimale varia a seconda delle dimensioni dello schermo e della risoluzione delle immagini visualizzate ma non della risoluzione del pannello. Per i programmi Tv tradizionali e i DVD (risoluzione orizzontale 576i), la distanza di visione ottimale è pari a 3,5 volte la diagonale del pannello (es. 42 pollici = 107 cm x 3,5 = 3,7 metri), per i contenuti HD Ready (720p) è due volte la diagonale (42” = 2 metri) mentre per i Full HD (1080p) il fattore di moltiplicazione è pari a 1 (42” = 1 metro). Distanze superiori rispetto a quelle indicate comportano l’annullamento dei vantaggi offerti dai formati HD Ready e Full HD rispetto al tradizionale PAL.

Ho bisogno di uno schermo LCD o Plasma molto grande. Qual è la massima dimensione oggi disponibile?
I principali produttori hanno realizzato prototipi da oltre 100 pollici, sia LCD sia al Plasma, però non ancora commercializzati (eccetto il 103” Plasma di Panasonic e il 108” LCD di Sharp). Esistono anche schermi di dimensioni e prezzi più contenuti (85”, 70”, 65”) acquistabili su ordinazione.

LCD e Plasma hanno gli stessi consumi energetici?
No. Un Tv Plasma, secondo i dati tecnici forniti dai costruttori, consuma mediamente il 20-40% in più rispetto a un LCD di eguali dimensioni. Il divario si riduce man mano che lo schermo aumenta di dimensioni ed è del 30-40% per il formato 37” e del 15-20% per il 42”.  Tuttavia, bisogna considerare che, mentre nel pannello LCD l’assorbimento di corrente è abbastanza costante, perché determinato in grandissima parte dall’accensione della lampada di retroilluminazione, nel Plasma varia notevolmente a seconda della luminosità delle immagini visualizzate. Una schermata nera richiederà pochissima corrente, mentre una totalmente bianca farà impennare il consumo (oltre che ridurre la vita utile del pannello). I sistemi di retroilluminazione a Led consentono, inoltre, di ridurre il consumo energetico rispetto alle lampade CCFL di circa il 30-40%.

Si dice che il Plasma può rovinarsi se riproduce per molto tempo un’immagine fissa. È vero?
Una forte e prolungata emissione di luce da parte di alcuni fosfori (quelli che compongono le parti luminose di un immagine “fissa”) può causare il fenomeno della “bruciatura” (burn in) che si manifesta con immagini “fantasma” visibili anche a Tv spento e rappresenta il risultato di un precoce invecchiamento dei fosfori. Tuttavia, tutti i modelli di recente produzione dispongono di particolari funzioni e tecnologie che prevengono o eliminano questo problema (screen-saver, sistemi di spostamento automatico delle immagini in senso verticale e orizzontale, visualizzazione di una schermata in negativo per invecchiare i pixel meno stressati e far riposare quelli “bruciati”,  totalmente bianca per un lungo periodo per uniformare l’invecchiamento oppure di sequenze di segnale ripetute – rolling screen, ecc.). Anche i lettori Blu-ray e DVD possiedono meccanismi di protezione (screen-saver) che interrompono la visualizzazione del menu principale dopo alcuni minuti.

I pannelli LCD e Plasma sono delicati?
Nel caso di un LCD, lo strato di vetro esterno che contiene i cristalli liquidi è piuttosto flessibile e resistente ma un’azione meccanica violenta (la punta di una penna o un cacciavite, ad esempio) può danneggiarlo irrimediabilmente. In alcuni apparecchi televisivi viene installato un ulteriore pannello di vetro esterno a protezione dell’LCD. Il Plasma, invece, è molto robusto sia per la sua caratteristica intrinseca sia perché è protetto da una lastra di vetro aggiuntiva con funzioni di filtro cromatico (per migliorare la riproduzione dei colori e il contrasto) e di schermatura elettromagnetica.

Gli schermi LCD e Plasma emettono radiazioni?
No. Il pannello LCD e quello di un Tv a retroproiezione non emettono alcuna radiazione elettromagnetica al contrario del Plasma. Tuttavia, il pannello di vetro aggiuntivo presente nei Plasma è dotato di una trama metallica invisibile che impedisce il passaggio delle radiazioni elettromagnetiche all’esterno del Tv.

Cos’è il “tempo di risposta” di un LCD?
È  la velocità con la quale il singolo pixel del pannello LCD “reagisce” ad una richiesta di cambiamento di stato. Solitamente è la somma del “tempo in salita” (intervallo necessario per passare dal nero al bianco) e del “tempo in discesa” (intervallo necessario per passare dal bianco al nero). Minore è questo valore, più dinamica sarà l’immagine televisiva e inferiore l’effetto “scia” tipico della tecnologia LCD.

Quale significato esprimono i valori 100 Hz, 200 Hz, ecc.?
Quasi tutti i modelli di fascia medio-alta, sia LCD sia Plasma, adottano tecnologie di moltiplicazione dei frame (normalmente 50 in un secondo) che permettono di rendere più fluide le scene in rapido movimento (es. un’automobile che sfreccia su un circuito, un giocatore che corre sul campo, ecc.). Per ogni frame (fotogramma) originale ne viene generato uno aggiuntivo per interpolazione (in base alle informazioni dei frame precedente e successivo) o semplice copia (50×2 = 100 Hz) oppure 4 (50×4 = 200 Hz).

Qual è la vita media di un Tv LCD?
La vita media di un display LCD è di circa 50-60 mila ore ma può arrivare anche a 100 mila negli esemplari di ultima generazione. Questo dato, tuttavia, è calcolato sottoponendo il pannello ad un ciclo di funzionamento ininterrotto e in condizioni particolarmente gravose inusuali durante il normale uso domestico. Ciò significa che la vita media può addirittura raddoppiare e superare tranquillamente i 10-15 anni. A quel punto, il televisore sarà tecnologicamente obsoleto tanto da rendere necessaria la sua sostituzione.

E quella di un Plasma?
La vita media di un PDP, definita come il periodo in cui la luminanza decresce al 50% del valore iniziale, è superiore alle 60 mila ore. Perciò, tenendo acceso il televisore per 5 ore al giorno, il pannello si “esaurirà” dopo 33 anni.

Per vedere bene le immagini bisogna stare perfettamente di fronte allo schermo?
No. I moderni pannelli LCD e Plasma offrono un angolo di visione particolarmente ampio (fino a 178° sia in verticale sia in orizzontale) che permette di ottenere immagini abbastanza luminose e contrastate pur con un sensibile peggioramento della risposta cromatica man mano che ci si sposta agli estremi del campo di visione. Per ottenere il massimo beneficio con le proiezioni 3D è, invece, consigliabile posizionarsi di fronte allo schermo.

Come vanno interpretati i valori di luminosità e contrasto indicati nelle schede tecniche?
La luminosità e il contrasto sono due parametri collegati tra loro che influiscono sulla brillantezza delle immagini e sul modo in cui sono percepite dall’occhio umano. La luminosità si misura in “candele per metro quadrato” (cd/m2) e quantifica il livello luminoso raggiungibile dal pannello, mentre il contrasto è la differenza tra la parte più luminosa e quella più scura dell’immagine (per questo motivo non è un valore assoluto ma relativo – rapporto 1:x). Più è ampia la gamma di contrasto tra nero e bianco, più è facile vedere i livelli intermedi (scala dei grigi) e migliore è la qualità dello schermo.
Per questo motivo il valore della luminosità non è un parametro molto indicativo della qualità di un Tv, al contrario del rapporto di contrasto. Il rapporto di contrasto è spesso riportato nelle caratteristiche tecniche dei prodotti come valore “statico” e/o “dinamico”. Il valore dinamico, misurato con diversi livelli di retroilluminazione (lampada/Led accesi o spenti), supera di parecchie volte quello tipico e non deve quindi trarre in inganno durante la comparazione tra prodotti che utilizzano scale di misura differenti.

Quali sono i vantaggi dell’ingresso HDMI?
L’ingresso HDMI, così come quello DVI-D, supporta il segnale video digitale e non richiede quindi alcun processo di conversione digitale-analogico e analogico-digitale da parte dell’apparecchio “sorgente” (es. decoder satellitare HD, DVD, Blu-ray, HD-DVD, console) e del Tv. Inoltre l’HDMI, a differenza della DVI, può trasportare anche il segnale audio digitale senza dover ricorrere a collegamenti supplementari (coassiali o ottici).

Che differenza c’è tra le versioni HDMI 1.1, 1.3 e 1.4?
La HDMI 1.3 comporta diversi miglioramenti rispetto alla 1.1 che assicurano immagini più reali, un numero più elevato di colori e la possibilità di trasportare anche i segnali audio multicanale ad altissima risoluzione. Tecnicamente, la HDMI 1.3 offre una larghezza di banda per il trasporto dei dati di 340 MHz (10 gigabit/secondo) contro i 165 MHz (4,95 Gb/s) della 1.1, una profondità colore di 30, 36 o 48 bit (deep-color – miliardi di colori visualizzabili contemporaneamente sullo schermo) contro i 24 bit della 1.1 ed il supporto ai nuovi formati multicanale Dolby TrueHD e DTS-HD Master Audio, di tipo “lossless” (cioè senza compressione dei dati) che operano a 18 Megabit al secondo per restituire un segnale audio identico al master di registrazione originale a 8.1 canali. La versione 1.4 aggiunge anche il supporto ai contenuti 3D HD presenti su dischi Blu-ray o trasmessi via etere/satellite.

Cosa significano le varie sigle AnyNet+, SimpLink, Bravia Sync, Viera Link, Regza Link, spesso associate alla HDMI?
Lo standard HDMI non prevede unicamente il trasporto di segnali audio e video ma anche quelli di controllo (CEC – Consumer Electronics Control) per consentire ai vari componenti di un impianto audio/video (Tv, player DVD/Blu-ray/HD-DVD, camcorder, console, sintoamplificatore Home Theater) di interfacciarsi in modo più semplice ed efficace, consentendo l’attivazione delle funzioni (es. Play, Stop, Rec, Cambio Canale/Traccia disco, ecc.) attraverso un solo telecomando. Spesso, però, i vari apparecchi dialogano tra loro solo se appartengono allo stesso marchio.

Qual funzione svolge l’HDCP?
È uno standard di protezione dei dati digitali (paragonabile al Macrovision dell’analogico) che impedisce la copia o la semplice riproduzione di programmi protetti attraverso gli ingressi DVI e HDMI.

Quale funzione svolge la porta USB presente su alcuni Tv?
La sua funzione è di riprodurre file multimediali (audio Mp3/WMA, foto Jpeg/BMP e, a volte, anche video Mpeg, DivX, DivX HD, MKV, AVCHD) direttamente sul Tv. Alcuni modelli di ultima generazione utilizzano la porta USB per videoregistrare i programmi televisivi su Pen Drive e hard-disk esterni oppure per mettere in pausa un programma e riprendere la visione più tardi in differita. In questo caso si parla di funzione PVR Ready.

Le funzionalità PVR dei Tv sono identiche a quelle dei decoder?
Non sempre. La maggior parte dei decoder registra i programmi in un formato facilmente “esportabile” su altri apparecchi (PC, smartphone, mediaplayer, ecc.) mentre i Tv adottano spesso protezioni particolari che consentono di rivedere un programma registrato solo sullo stesso apparecchio.

Quale funzione svolge lo slot memory card?
A riprodurre i file multimediali come nella USB.

Quale funzione svolge la porta Ethernet?
A seconda dei modelli, permette di collegare il Tv alla rete LAN per la riproduzione dei file multimediali condivisi in rete (es. DivX, Jpeg, Mp3 archiviati su un PC o su un HDD di rete – standard DLNA), accedere ai contenuti presenti su alcuni portali web (YouTube, Facebook, eBay, ecc.) effettuare chiamate e videochiamate VoiP (Skype). Nei modelli più evoluti, il collegamento LAN può essere effettuato anche senza fili (Wi-Fi) tramite interfacce interne o speciali adattatori esterni USB.

Si può collegare un computer ad un Tv LCD/Plasma?
Tutti i televisori dotati di un ingresso VGA (presa D-Sub 15) o HDMI possono essere collegati ad un PC oppure ad un Home Theater PC ed essere utilizzati come monitor. La risoluzione massima utilizzabile dipende dal pannello e dal circuito di scaling interno (adatta la risoluzione del segnali in ingresso a quella del pannello).

Cosa significa 24p?
I contenuti cinematografici presenti nei dischi Blu-ray o HD-DVD sono registrati a 24 fotogrammi al secondo (24p), proprio come nella pellicola originale. Per visualizzare correttamente i filmati senza scatti è indispensabile che sia il lettore BD/HD-DVD sia il Tv supportino questo formato e non effettuino, invece, un adattamento di frame rate che comporta una “scattosità” più o meno evidente soprattutto durante il panning orizzontale (spostamento della scena da destra o sinistra e viceversa).

Cosa sono i bollini DGTVi?
DGTVi, associazione italiana per lo sviluppo e la promozione del Digitale terrestre, ha ideato una serie di “bollini” per certificare la compatibilità di ogni singolo modello con la ricezione dei canali in chiaro e criptati, sia a definizione standard che HD, e dei servizi interattivi. Il bollino Gold indica un Tv (ma anche un decoder) con sintonizzatore digitale in Alta Definizione per la visione dei programmi in chiaro, di quelli a pagamento tramite CAM opzionale e l’accesso ai servizi interattivi. Il bollino Silver indica sempre un Tv con sintonizzatore HD per i canali gratuiti e le pay-tv ma sprovvisto del supporto interattivo. Il bollino Blu certifica quei decoder o Tv compatibili con i canali pay-tv (solo a definizione standard) e con i servizi interattivi. Il bollino Bianco indica la possibilità di ricevere le pay-tv a definizione standard ma non i servizi interattivi.

Come si chiama e dove si acquista la CAM per vedere i canali a pagamento?
La CAM viene chiamata in modo differente dai produttori (SmarCAM, Sony CAM, Samsung CAM, LG CAM, Philips CAM, Fast CAM, ecc.) ma si basa sullo stesso identico hardware e software. Tutte le CAM di questo tipo, quindi, sono equivalenti e si possono acquistare nei negozi di elettronica e nei centri commerciali. La CAM presenta un doppio vano per accogliere fino a 2 smart card fornite dall’operatore televisivo (formato ISO e SIM), va inserita nello slot CI presente in tutti i Tv digitali e comprende al suo interno i sistemi di accesso condizionato Irdeto e Nagravision adottati da Dahlia TV, Mediaset Premium e altri operatori (es. Pangea).

Questa CAM va bene anche per le pay-tv in Alta Definizione?
No. I broadcaster che trasmetteranno contenuti a pagamento in Alta Definizione sul Digitale terrestre (Mediaset Premium ha già iniziato dallo scorso anno con il canale Premium Calcio HD) hanno deciso di utilizzare CAM di nuova generazione ad alta sicurezza come la SmarCAM 3 CI+ (Cam Plus) disponibile a breve nei negozi. Questa CAM non potrà essere utilizzata su tutti i TV con slot C.I. ma solo con quelli compatibili con lo standard C.I.+ (Common Interface Plus). La SmarCAM 3 CI+ può anche sostituire l’attuale SmarCAM, cioè decodificare i programmi pay a definizione standard.

La nuova Cam Plus CI+ funziona con le attuali smart card?
Teoricamente sì. Tuttavia, per la certezza assoluta è meglio contattare il proprio provider.

Esistono già Tv con slot CI+?
Sì, la maggior parte dei modelli lanciati quest’anno sono compatibili CI+. Alcuni di questi sono già stati certificati da DGTVi e identificati con il bollino Gold o Silver.

Le Tv con slot CI+ possono utilizzare anche le normali CAM CI?
Sì, ma solo per la decodifica delle pay-tv che trasmettono a definizione standard.

Il sintonizzatore digitale integrato nei Tv presenta le stesse funzioni di un decoder indipendente ed esterno?
Dipende dai modelli. Quelli senza certificazione DGTVi, né slot Common Interface offrono le stesse funzioni dei decoder zapper, quelli con il bollino Bianco DGTVi offrono in più il supporto alle pay-tv (tramite CAM opzionale), i Tv con bollino Blu oppure Gold si comportano esattamente come un box interattivo stand-alone a definizione standard oppure HD, mentre il bollino Silver offre le stesse funzioni dei modelli Gold ad eccezione dell’interattività.

Il sintonizzatore digitale integrato nei Tv è compatibile con l’Alta Definizione?
Quasi tutti i modelli di nuova generazione e di fascia medio-alta adottano tuner HD. Per avere la conferma basta verificare nelle specifiche tecniche la compatibilità con lo standard Mpeg-4 AVC (H.264). Un sintonizzatore HD è sempre compatibile anche con le trasmissioni a definizione standard (PAL). 

Esistono Tv con sintonizzatore satellitare integrato?
Sì. Alcuni modelli di Tv integrano un tuner multisistema capace di ricevere i programmi digitali trasmessi anche via cavo e/o satellite, anche in Alta Definizione Mpeg-2/Mpeg-4 H.264. Tramite la CAM CI/CI+ del Digitale terrestre e la futura TivùSat CAM possono ricevere anche i programmi della piattaforma TivùSat.

Come va impostato il formato dello schermo quando l’immagine televisiva è 4:3?
I Tv LCD e al Plasma presentano schermi in formato 16:9 per adattarsi perfettamente alle immagini cinematografiche e a quelle in Alta Definizione.  I segnali televisivi tradizionali in formato 4:3 non permettono, quindi, di sfruttare al meglio il panello perché lasciano inutilizzate due strisce verticali ai lati dell’immagine (nel caso del Plasma queste strisce possono essere di colore grigio invece che nero per evitare il fenomeno della bruciatura dei fosfori – vedi domanda dedicata). Per ovviare a questo disturbo si possono scegliere altri formati come il 16:9 (che riempie lo schermo ma introduce una distorsione nella geometria delle immagini), il 14:9 (leggero zoom che riduce le strisce ma fa perdere alcune parti superiori e inferiori dell’immagine), Zoom (ingrandimento ancora più accentuato del 14:9 utile solo nel caso in cui il canale televisivo trasmetta un film con le barre nere orizzontali).  Numerosi modelli dispongono di un ulteriore formato, chiamato Panorama, che effettua una stiratura orizzontale progressiva solo delle parti laterali dell’immagine: in questo modo l’immagine 4:3 può riempire totalmente lo schermo limitando nel contempo la distorsione della geometria. Il formato televisivo 16:9 viene sempre più adottato dai canali televisivi nazionali che operano sul Digitale terrestre e, di conseguenza, il problema di adattamento del formato sarà progressivamente eliminato.

Quali funzioni svolgono i circuiti di elaborazione video proprietari presenti in molti Tv LCD e Plasma?
La loro funzione è di ottimizzare il percorso del segnale dall’ingresso alla matrice, riducendo il rumore e mantenendo tutte le informazioni necessarie per ricostruire un’immagine di alta qualità. Questi sistemi operano sulle componenti di luminosità, contrasto e colore, sul movimento e la risoluzione delle immagini, grazie a circuiti molto sofisticati dotati di una elevata potenza di calcolo. In molti casi possono apportare miglioramenti di rilievo, ma il rischio di rendere innaturali le immagini è sempre in agguato.

… E i sensori di illuminazione “intelligente”?
Questi sensori rilevano la quantità di luce nell’ambiente (a volte anche i colori) e regolano automaticamente i livelli di contrasto, luminosità e retroilluminazione per ridurre l’affaticamento visivo e il consumo energetico. I modelli più evoluti sono addirittura in grado di spegnere automaticamente il Tv quando non rilevano più la presenza di persone nella stanza grazie ad un sensore a raggi infrarossi.

Cos’è uno scaler/deinterlacer e quale funzione svolge?
Si tratta di un circuito di elaborazione video dotato di una doppia funzione: adattare la risoluzione del segnale video in ingresso a quella del pannello (Scaler) e trasformarlo da “interlacciato” a “progressivo” (Deinterlacer). Grazie a questo circuito un segnale DVD o uno televisivo, entrambi di tipo interlacciato e con risoluzione di 720×576 punti, può essere correttamente visualizzato da uno schermo LCD o Plasma da 1366×768, cioè con diversa risoluzione. La conversione Interlacciato/Progressivo è indispensabile per gli schermi LCD e Plasma in grado di elaborare solo segnali in formato progressivo.

Esiste nei Tv la possibilità di organizzare le memorie canali con un PC come avviene con i decoder digitali?
No. Tutte le operazioni di gestione delle liste canali (spostamento, cambio nome, cancellazione, creazione elenchi preferiti, ecc.) vanno effettuate con il telecomando. In alcuni rari casi, è possibile scaricare da Internet una lista canali personalizzata e copiarla sul Tv tramite USB oppure trasferirla da un apparecchio ad un altro evitando così l’ordinamento manuale. Questa funzione, presente anche in alcuni decoder digitali, facilita e velocizza la programmazione in presenza di molti apparecchi (es. hotel, comunità, ecc.).

Cosa sono la EPG e il banner canale?
La EPG (Electronic Program Guide) è una funzione disponibile nelle trasmissioni televisive digitali che permette, attraverso il telecomando del Tv con sintonizzatore digitale, di conoscere gli eventi in programmazione di uno o più canali radiotelevisivi (titolo, trama, attori, argomenti trattati, ecc.). Il banner canale è, invece, la finestra che appare sullo schermo (sempre nei Tv con tuner digitale durante la visione dei programmi digitali) contenente alcune informazioni sul canale e il programma in onda/successivo come il suo titolo, l’orario di inizio/fine, la lingua audio disponibile, la presenza di teletext/sottotitoli, ecc.

Cosa significano i termini PiP, PoP, PaP, Dual-Screen?
PiP, PoP e PaP sono gli acronimi di Picture in Picture, Picture out Picture e Picture and Picture e si riferiscono a quelle funzioni presenti in molti Tv per visualizzare due immagini contemporaneamente sullo schermo provenienti dallo stesso sintonizzatore analogico e/o digitale oppure da altri ingressi video (Scart, Component, HDMI, VGA, ecc.). Nel caso del PiP e del PoP, le due finestre sono di dimensioni diverse (una a tutto schermo e un’altra in formato ridotto) mentre nel PaP e nel Dual-Screen (chiamato anche Split Screen) le due finestre hanno dimensioni uguali e sono affiancate. È possibile anche visualizzare, sempre affiancate, le immagini Tv e quelle del Teletext, oppure scegliere l’audio associato alle singole immagini (principale o secondario).

Perché molti Flat Tv hanno un audio scadente?
La maggior parte dei televisori LCD e Plasma riproducono una qualità audio mediocre a causa delle ridotte dimensioni degli altoparlanti e della loro collocazione. La risposta sonora è adeguata per i dialoghi e per le normali trasmissioni televisive ma, spesso, inaccettabile nella riproduzione delle colonne sonore multicanale per le quali è consigliabile ricorrere ad un impianto audio surround esterno, complemento ideale di un sistema audio/video di qualità.

Quali funzioni svolgono il Virtual Dolby Surround e gli altri sistemi audio surround virtuali?
Incrementano la spazialità del suono, elaborando il segnale originario per simulare un effetto “surround” con due soli canali (destro e sinistro). La resa non è paragonabile a quella di un impianto a 5.1 canali separati, ma permette comunque di migliorare la riproduzione delle colonne sonore rispetto al normale audio stereofonico.

Possiamo collegare il Tv ad un impianto Hi-Fi o Home Theater?
Sì, tramite collegamento analogico (uscite Cinch RCA audio destro/sinistro o Scart Tv) oppure digitale (coassiale o ottico). I modelli più recenti permettono anche di disabilitare l’audio interno.

Perché alcuni Tv non hanno il tasto di spegnimento “generale” ma solo quello di stand-by?
Per garantire il funzionamento di alcune caratteristiche, come ad esempio l’aggiornamento del firmware e la ricerca automatica dei canali anche durante la modalità di attesa (stand-by), alcuni costruttori consigliano di evitare di spegnere completamente il televisore ed i loro Tv non dispongono di un interruttore On/Off. Il basso consumo in stand-by (spesso inferiore a 1 watt nelle modalità Eco con aggiornamento firmware/canali disattivato) non incide sulla bolletta elettrica. Tuttavia, in caso di prolungato inutilizzo oppure durante i temporali, possiamo scollegare direttamente la spina dalla linea elettrica, utilizzare una ciabatta con interruttore oppure installare gli appositi apparecchi per lo spegnimento automatizzato centralizzato.

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