Tv Full HD. Buono a sapersi

Luglio 2009.
Come funziona uno schermo LCD?
Il fluido di cristalli liquidi (LCD – Liquid Crystal Display) racchiuso fra due lamine di vetro è un mezzo attivo che viene utilizzato per produrre l’immagine sullo schermo. Applicando una carica elettrica, i cristalli liquidi all’interno del fluido assumono orientamenti variabili che lasciano passare o bloccano la luce della retroilluminazione.

Cosa significa il termine TFT?
TFT è l’acronimo di Thin Film Transistor (transistor a pellicola sottile). Ciascun sottopixel dello schermo viene acceso e spento da uno di questi piccoli transistor, comandato da un circuito elettronico complesso, solitamente definito di pilotaggio. Tutti i moderni schermi LCD sono di tipo TFT.

Cos’è la retroilluminazione di un pannello LCD?
Affinché uno schermo appaia “bianco”, è necessaria una sorgente luminosa posta dietro lo strato di cristalli liquidi. Per la retroilluminazione vengono solitamente utilizzate lampade a fluorescenza ma si stanno affacciando i primi sistemi a Led che, grazie al basso consumo, allo spettro colore più ampio e alla possibilità di controllare la luminosità dei Led per “gruppi” (tecnologia Local Dimming), garantiscono immagini più naturali e brillanti, un minore ingombro e assorbimento energetico.

Alcuni Tv offrono lampade di retroilluminazione ad ampio spettro oppure sono compatibili con i nuovi standard che incrementano i colori visualizzabili. Di che cosa si tratta?
Alcuni produttori adottano per i propri display LCD di fascia alta speciali sistemi di retroilluminazione (es. WCG-CCFL per Sony, RGB Plus Multi Wave-lenght Backlight per Sharp, ecc.) che, pur essendo sempre di tipo fluorescente, permettono di migliorare la naturalezza delle immagini estendendo il “gamut”, ovvero la gamma di colori che lo schermo è in grado di riprodurre. Il nuovo standard internazionale xvYCC (eXtended Video YCC) permette invece di raddoppiare la gamma di colori fedelmente riproducibili dagli apparecchi video. I Tv compatibili con questo standard o con sue derivazioni (come ad esempio l’x.v.Colour di Sony) riescono quindi a riprodurre in modo più autentico i colori fondamentali R (rosso), G (verde) e B (blu) e le loro sfumature.

Come funziona uno schermo al Plasma?
Il pannello al Plasma (in gergo PDP – Plasma Display Panel) basa il suo funzionamento sulla fluorescenza, ovvero l’emissione di luce di parte di fosfori, così come accade nel vecchio tubo catodico.
Strutturalmente, un display al plasma è costituito da una matrice di celle comprese fra due lastre di vetro. Ogni cella è costituita da tre sottocelle separate mediante costole perpendicolari allo schermo. Alle sottocelle corrispondono i fosfori rosso, verde e blu. Un campo elettrico viene applicato a un gas a bassa pressione contenuto nella sottocella: quando viene applicata una tensione elevata si ha passaggio di corrente e il gas cambia stato, si ionizza e diventa Plasma. Alcuni atomi, eccitati, emettono raggi ultravioletti, colpiscono gli atomi di fosforo che a loro volta emettono energia sotto forma di luce visibile (rossa, verde e blu).

Cos’è un pixel?
Il pixel è l’elemento di base dell’immagine, vale a dire l’elemento più piccolo che è possibile disegnare su uno schermo. Ciascun pixel è costituito da tre sub-pixel, uno rosso, uno verde e uno blu. Combinando questi tre diversi sub-pixel è possibile ottenere tutte le diverse combinazioni cromatiche dello spettro.

Cosa indica la risoluzione di un pannello LCD o al Plasma?
Indica il numero dei pixel, ovvero i punti che compongono l’immagine, presenti in orizzontale (righe – es. 1920) e in verticale (colonne – es. 1080).

Cosa significano le lettere “i” e “p” abbinate al numero di linee Tv (es. 1080i, 1080p)?
La “i” sta per segnale “interlacciato”, composto cioè da linee pari e dispari, visualizzate alternativamente sullo schermo. In realtà, la risoluzione reale di un segnale “interlacciato” è la metà di quanto indicato (540 linee per un 1080i). La “p”, invece, sta per segnale “progressivo”, ossia riprodotto sullo schermo in una sola passata.

Un segnale progressivo è migliore rispetto ad uno interlacciato?
Non sempre. Se le informazioni contenute nel segnale “progressivo” sono originali, fornite dalla sorgente senza alcuna manipolazione, la qualità è sicuramente migliore. Se, invece, il segnale “progressivo” è il risultato di una conversione e di una successiva elaborazione di un segnale originariamente “interlacciato”, il miglioramento è relativo e dipende molto dalla qualità del deinterlacciatore. In ogni caso, un segnale “interlacciato” viene sempre convertito in progressivo da un display LCD o Plasma (vedi risposta dedicata).

Maggiore è la risoluzione del pannello e migliore è il dettaglio e la qualità delle immagini?
Non sempre, poiché bisogna tenere presente un elemento fondamentale: la risoluzione del segnale video in ingresso. I migliori risultati si ottengono quando la risoluzione del segnale video e quella del pannello combaciano o risultano simili. Ciò significa che, per un segnale PAL tradizionale (quello delle trasmissioni televisive terrestri o del DVD), può bastare un pannello da 852×480 oppure 1024×768 punti, mentre per un segnale HD da 720 linee “progressive” (1280×720 punti) o 1080 “interlacciate” (1920x1080i) l’ideale è una risoluzione di 1024×768 o 1366×768. Un pannello Full HD da 1920×1080 punti (progressivi) si trova, invece, perfettamente a suo agio con segnali da 1080p (come quelli del Blu-ray), mentre risulta sovradimensionato con le trasmissioni PAL. Molto però dipende anche dal circuito di “scaling” integrato nel Tv che si occupa di adattare la risoluzione del segnale in ingresso a quello del pannello.

Perché si parla a volte di risoluzione in termini di numero di pixel e a volte in termini di linee orizzontali?
Un’immagine digitale può essere scomposta in singoli punti (orizzontali e verticali), quindi la sua risoluzione si misura in pixel. In un segnale video, invece, ciascuna riga è continua e non suddivisibile in pixel: pertanto la risoluzione viene indicata in linee orizzontali (linee Tv).

Qual è la distanza di visione ottimale di un Tv?
La distanza di visione ottimale varia a seconda delle dimensioni dello schermo e della risoluzione delle immagini visualizzate ma non della risoluzione del pannello. Per i programmi Tv tradizionali e i DVD (risoluzione orizzontale 576i), la distanza di visione ottimale è pari a 3,5 volte la diagonale del pannello (es. 42 pollici = 107 cm x 3,5 = 3,7 metri), per i contenuti HD Ready (720p) è 2 volte la diagonale (42” = 2 metri) mentre per i Full HD (1080p) il fattore di moltiplicazione è pari a 1 (42” = 1 metro).
Distanze superiori rispetto a quelle indicate comportano l’annullamento dei vantaggi offerti dai formati HD Ready e Full HD rispetto al tradizionale PAL.

Ho bisogno di uno schermo LCD o Plasma molto grande. Qual è la massima dimensione attualmente disponibile?
I principali produttori hanno realizzato prototipi da oltre 100 pollici, sia LCD che Plasma, che però non sono ancora stati commercializzati (eccetto il 103” Plasma di Panasonic ed il 108” LCD di Sharp). Esistono però schermi di dimensioni e prezzi più contenuti (70”, 65”, 60”) acquistabili direttamente nei negozi su ordinazione.

LCD e Plasma hanno gli stessi consumi energetici?
No. Un Tv Plasma, secondo i dati tecnici forniti dai costruttori, consuma mediamente il 20-40% in più rispetto ad un LCD di eguali dimensioni. Il divario si riduce man mano che lo schermo aumenta di dimensioni ed è del 30-40% per il formato 37” e del 15-20% per il 42”.
Tuttavia, bisogna considerare che, mentre nel pannello LCD l’assorbimento di corrente è abbastanza costante, in quanto determinato in grandissima parte dall’accensione della lampada di retroilluminazione, nel Plasma varia notevolmente a seconda della luminosità delle immagini visualizzate. Una schermata nera richiederà pochissima corrente, mentre una totalmente bianca farà impennare il consumo (oltre che ridurre la vita utile del pannello). I sistemi di retroilluminazione a Led consentono inoltre di ridurre il consumo energetico rispetto alle lampade CCFL di circa il 30-40%.

Si dice che il Plasma può rovinarsi se viene visualizzata per molto tempo un’immagine fissa. È vero?
Una forte e prolungata emissione di luce da parte di alcuni fosfori (ovvero quelli che compongono le parti luminose di un’immagine “fissa”) può causare il fenomeno della “bruciatura” (burn-in) dei fosfori che si manifesta con immagini “fantasma” visibili anche a Tv spento. Tuttavia, tutti i modelli di recente produzione dispongono di particolari funzioni e tecnologie che prevengono questo problema (screen-saver, sistemi di spostamento automatico delle immagini in senso verticale e orizzontale, visualizzazione di una schermata totalmente bianca per un lungo periodo oppure di sequenze di segnale ripetute – rolling screen, ecc.). Anche i lettori Blu-ray e DVD possiedono meccanismi di protezione (screen-saver) che interrompono la visualizzazione del menu principale dopo alcuni minuti.

I pannelli LCD e Plasma sono delicati?
Nel caso di un LCD, lo strato di vetro esterno che contiene i cristalli liquidi è piuttosto flessibile e resistente ma un’azione meccanica violenta (punta di una penna o un cacciavite, ad esempio) può danneggiarlo irrimediabilmente. In alcuni apparecchi televisivi viene installato un ulteriore pannello di vetro esterno a protezione dell’LCD.
Il Plasma, invece, è molto robusto sia per la sua caratteristica intrinseca sia perché viene protetto da una lastra di vetro aggiuntiva con funzioni di filtro cromatico (per migliorare la riproduzione dei colori ed il contrasto) e di schermatura elettromagnetica.

Gli schermi LCD e Plasma emettono radiazioni?
No. Il pannello LCD e quello di un Tv a retroproiezione non emettono alcuna radiazione elettromagnetica al contrario del Plasma. Tuttavia, il pannello di vetro aggiuntivo presente nei Plasma è dotato di una trama metallica invisibile che impedisce il passaggio delle radiazioni elettromagnetiche all’esterno del Tv.

Cos’è il tempo di risposta di un LCD?
È la velocità con la quale il singolo pixel del pannello LCD “reagisce” ad una richiesta di cambiamento di stato. Solitamente è la somma del “tempo in salita” (intervallo necessario per passare dal nero al bianco) e del “tempo in discesa” (intervallo necessario per passare dal bianco al nero). Minore è questo valore, più dinamica sarà l’immagine televisiva ed inferiore l’effetto “scia” tipico della tecnologia LCD.

Cosa significa 100 Hz?
Quasi tutti i modelli di fascia medio-alta, sia LCD che Plasma, adottano tecnologie di moltiplicazione dei frame (normalmente 50 in un secondo) che permettono di rendere più fluide le scene in rapido movimento (es. un’automobile che sfreccia su un circuito, un giocatore che corre sul campo, ecc.). Per ogni frame (fotogramma) originale ne viene creato uno aggiuntivo per interpolazione (in base alle informazioni dei frame precedente e successivo) o semplice copia (50×2 = 100 Hz) oppure 4 (50×4 = 200 Hz).

Qual è la vita media di un Tv LCD?
La vita media di un display LCD è di circa 50-60 mila ore. Questo dato, tuttavia, viene calcolato sottoponendo il pannello ad un ciclo di funzionamento ininterrotto ed in condizioni particolarmente gravose che raramente si ripetono durante il normale uso domestico. Ciò significa che la vita media può addirittura raddoppiare e superare tranquillamente i 10-15 anni. A quel punto, però, il televisore sarà tecnologicamente obsoleto e si renderà necessaria la sostituzione con apparecchi di nuova concezione e tecnologia.

E quella di un Plasma?
La vita media di un PDP, definita come il periodo in cui la luminanza decresce al 50% del valore iniziale, è superiore alle 60 mila ore. Ciò significa che, se si tiene acceso il televisore per 5 ore al giorno, il pannello si “esaurirà” dopo 33 anni.

Per vedere bene le immagini bisogna stare perfettamente di fronte allo schermo?
No. I moderni pannelli LCD e Plasma offrono un angolo di visione particolarmente ampio (fino a 178° sia in verticale sia in orizzontale) che permette di ottenere immagini luminose e contrastate anche se, per assurdo, ci si posiziona ai lati del Tv.

Come si interpretano i valori di luminosità e contrasto indicati nelle schede tecniche?
La luminosità e il contrasto sono due parametri collegati tra loro che influiscono sulla brillantezza delle immagini e sul modo in cui vengono percepite dall’occhio umano. La luminosità si misura in “candele per metro quadrato” (cd/m2) e quantifica il livello luminoso raggiungibile dal pannello, mentre il contrasto è la differenza tra la parte più luminosa e quella più scura dell’immagine (per questo motivo non è un valore assoluto ma relativo – rapporto 1:x). Più è ampia la gamma di contrasto tra nero e bianco, più è facile vedere i livelli intermedi (scala dei grigi) e migliore è la qualità dello schermo.
Per questo motivo il valore della luminosità non è un parametro molto indicativo della qualità di un Tv, al contrario del rapporto di contrasto. Il rapporto di contrasto viene spesso riportato nelle caratteristiche tecniche dei prodotti come valore “statico” e/o “dinamico”. Il valore dinamico, misurato con diversi livelli di retroilluminazione (lampada/led accesi o spenti), supera di parecchie volte quello tipico e non deve quindi trarre in inganno durante la comparazione tra prodotti che utilizzano scale di misura differenti.

Quali sono i vantaggi dell’ingresso HDMI?
L’ingresso HDMI, così come quello DVI-D, supporta il segnale video digitale e non richiede quindi alcun processo di conversione digitale-analogico e analogico-digitale da parte dell’apparecchio “sorgente” (es. decoder satellitare HD, DVD, Blu-ray, HD-DVD, consolle) e del Tv. Inoltre l’HDMI, a differenza della DVI, può trasportare anche il segnale audio digitale senza dover ricorrere a collegamenti supplementari (coassiali o ottici).

Che differenza c’è tra le due versioni HDMI 1.1 e 1.3?
La HDMI 1.3 rispetto alla 1.1 comporta diversi miglioramenti che assicurano immagini più reali, un numero più elevato di colori e la possibilità di trasportare anche i segnali audio multicanale ad altissima risoluzione. Tecnicamente, la HDMI 1.3 offre una larghezza di banda per il trasporto dei dati di 340 MHz (10 gigabit/secondo) contro i 165 MHz (4,95 Gb/s) della 1.1, una profondità colore di 30, 36 o 48 bit (deep-color – miliardi di colori visualizzabili contemporaneamente sullo schermo) contro i 24 bit della 1.1 ed il supporto ai nuovi formati multicanale Dolby TrueHD e DTS-HD Master Audio, di tipo lossless (cioè senza compressione dei dati) che operano a 18 Megabit al secondo per restituire un segnale audio identico al master di registrazione originale a 8.1 canali.

Cosa significano le varie sigle AnyNet+, SimpLink, Bravia Sync, Viera Link, Regza Link spesso associate alla HDMI?
Lo standard HDMI non prevede unicamente il trasporto di segnali audio e video ma anche quelli di controllo (CEC – Consumer Electronics Control) che permette ai vari componenti di un impianto audio/video (Tv, player DVD/Blu-ray/HD-DVD, camcorder, consolle, sintoamplificatore Home Theater) di interfacciarsi tra loro in modo più semplice ed efficace consentendo l’attivazione delle funzioni (es. play, stop, rec, cambio canale/traccia disco, ecc.) attraverso un solo telecomando. Spesso, però, i vari apparecchi dialogano tra loro solo se appartengono allo stesso brand.

Cos’è l’HDCP?
è uno standard di protezione dei dati digitali (paragonabile al Macrovision dell’analogico) che impedisce la copia o la semplice riproduzione di programmi protetti attraverso gli ingressi DVI e HDMI.

Quale funzione svolge la presa USB presente su alcuni Tv?
La sua funzione è quella di riprodurre file multimediali (audio Mp3/WMA, foto Jpeg/BMP e, a volte, anche video Mpeg e DivX) direttamente sul Tv. I modelli più evoluti consentono addirittura di riprodurre le foto e i video in Alta Definizione (DivX HD, MKV, AVCHD).

Quale funzione svolge lo slot memory card?
A riprodurre i file multimediali come nella USB.

Quale funzione svolge la porta Ethernet?
A seconda dei modelli, permette di collegare il Tv alla rete LAN per la riproduzione dei file multimediali condivisi in rete (es. DivX, Jpeg, Mp3 archiviati su un PC o su un HDD di rete – standard DLNA) e di accedere ai contenuti presenti su alcuni portali web (YouTube, Picasa, eBay, news, meteo, dati finanziari).
Nei modelli più evoluti, il collegamento LAN può essere effettuato anche senza fili (Wi-Fi) tramite speciali adattatori da inserire nelle porte USB.

Si può collegare un computer ad un Tv LCD/Plasma?
Tutti i televisori dotati di un ingresso VGA (presa D-Sub 15), HDMI o DVI possono essere collegati ad un PC (desktop, notebook) oppure ad un HTPC (Home Theater PC) ed essere utilizzati come monitor. La risoluzione massima utilizzabile dipende dal pannello e dal circuito di scaling interno (che adatta la risoluzione del segnali in ingresso a quella del pannello).

Cosa significa 24p?
I contenuti cinematografici presenti nei dischi Blu-ray o HD-DVD sono registrati a 24 fotogrammi al secondo (24p) proprio come nella pellicola originale. Per visualizzare correttamente i filmati senza scatti è indispensabile che sia il lettore BD/HD-DVD sia il Tv supportino questo formato e non effettuino invece un adattamento di frame rate che comporta una scattosità più o meno evidente soprattutto durante il panning orizzontale (spostamento della scena da destra o sinistra e viceversa).

Cosè il “bollino bianco” di DGTVi?
DGTVi, associazione italiana per lo sviluppo e la promozione del digitale terrestre, ha ideato un “bollino bianco” per indicare la presenza nel televisoredi un sintonizzatore digitale in grado di ricevere i programmi in chiaro e a pagamento senza necessità di aggiungere nulla: le smart card della pay-tv si possono inserire direttamente nel televisore come oggi facciamo con il box interattivo.
Questo grazie ad una speciale CAM (chiamata SmarCAM, Sony CAM, Samsung CAM, LG CAM, Philips CAM, Fast CAM, ecc.) acquistabile nei negozi a poche decine di euro che va inserita nello slot Common Interface presente in tutti i Tv digitali e che comprende al suo interno i sistemi di accesso condizio-nato Irdeto e Nagravision adottati da La7 Cartapiù, Mediaset Premium e altri operatori (es. Pangea).

Come va impostato il formato dello schermo quando l’immagine televisiva è 4:3?
I Tv LCD e al Plasma hanno schermi in formato 16:9 per adattarsi perfettamente alle immagini cinematografiche e a quelle in Alta Definizione.
I segnali televisivi tradizionali in formato 4:3 non permettono, quindi, di sfruttare al meglio il panello perché lasciano inutilizzate due strisce verticali ai lati dell’immagine (nel caso del Plasma queste strisce possono essere di colore grigio invece che nero per evitare il fenomeno della bruciatura dei fosfori – vedi domanda dedicata).
Per ovviare a questo disturbo si possono scegliere altri formati come il 16:9 (che riempie lo schermo ma introduce una distorsione nella geometria delle immagini), il 14:9 (leggero zoom che riduce le strisce ma fa perdere alcune parti superiori e inferiori dell’immagine), Zoom (ingrandimento ancora più accentuato del 14:9 utile solo nel caso in cui il canale televisivo trasmetta un film con le barre nere orizzontali).
Numerosi modelli dispongono di un ulteriore formato, chiamato Panorama, che effettua una stiratura orizzontale progressiva solo delle parti laterali dell’immagine: in questo modo l’immagine 4:3 può riempire totalmente lo schermo limitando nel contempo la distorsione della geometria.

Quale funzione svolgono i circuiti di elaborazione video proprietari, presenti in svariati Tv LCD e Plasma?
La loro funzione è di ottimizzare il percorso del segnale dall’ingresso alla matrice, riducendo il rumore e mantenendo tutte le informazioni necessarie per ricostruire un’immagine di alta qualità.
Questi sistemi operano sulle componenti di luminosità, contrasto e colore, sul movimento e la risoluzione delle immagini, grazie a circuiti molto sofisticati dotati di una elevata potenza di calcolo. In molti casi possono apportare miglioramenti significativi ma il rischio di rendere innaturali le immagini è sempre in agguato.

Cos’è uno scaler/deinterlacer e quale funzione svolge?
Si tratta di un circuito di elaborazione video dotato di una doppia funzione: a-dattare la risoluzione del segnale video in ingresso a quella del pannello (Scaler) e trasformarlo da “interlacciato” a “progressivo” (Deinterlacer).
Grazie a questo circuito un segnale DVD o uno televisivo, entrambi di tipo in-terlacciato e con risoluzione di 720×576 punti, può essere correttamente visua-lizzato da uno schermo LCD o Plasma da 1366×768, cioè con diversa risoluzione. La conversione interlacciato-progressivo è indispensabile per gli schermi LCD e Plasma in grado di elaborare solo segnali in formato progressivo.

Il sintonizzatore digitale integrato nei Tv ha le stesse funzioni di un decoder indipendente ed esterno?
Il tuner digitale terrestre (standard DVB-T) integrato nel Tv offre le stesse identiche funzioni di base dei decoder “zapper”, ovvero la sintonizzazione dei canali gratuiti e servizi come la guida elettronica ai programmi, il teletext, i sottotitoli, ecc. In più, i modelli compatibili con la CAM pay-tv possono decodificare anche i bouquet televisivi a pagamento che utilizzano i sistemi di codifica Nagravision e Irdeto. I box interattivi, invece, integrano anche la piattaforma MHP necessaria per i servizi di informazione, svago, giochi, sondaggi, pubblica utilità, Home Banking, ecc.

Il sintonizzatore digitale integrato nei Tv è compatibile con l’Alta Definizione?
Alcuni modelli integrano il tuner compatibile con i soli canali a definizione standard (Mpeg-2) mentre altri possono ricevere anche quelli in Alta Definizione (Mpeg-4) che saranno disponibili nei prossimi anni.

Esistono Tv con sintonizzatore satellitare integrato?
Sì. Alcuni modelli di Tv integrano un tuner multisistema capace di ricevere i programmi digitali trasmessi anche via cavo e/o satellite, anche in Alta Definizione.

È presente nei Tv la possibilità di organizzare le memorie canali con un PC come avviene con i decoder digitali?
No. Tutte le operazioni di gestione delle liste canali (spostamento, cambio nome, cancellazione, creazione elenchi preferiti, ecc.) devono essere effettuate con il telecomando.

Cosa significa OSD?
OSD è l’acronimo di On Screen Display, il menu grafico che appare sullo schermo e che permette la configurazione delle funzioni, la regolazione dei parametri video e audio, la ricerca dei canali in modo semplice e intuitivo.

Cosa sono la EPG e il banner canale?
La EPG (Electronic Program Guide) è una funzione disponibile nelle trasmissioni televisive digitali che permette, attraverso il telecomando del Tv con sintonizzatore digitale, di conoscere gli eventi in programmazione di uno o più canali radiotelevisivi (titolo, trama, attori, argomenti trattati, ecc.). Il banner canale è invece quella finestra che appare sullo schermo (sempre nei Tv con tuner digitale durante la visione dei programmi digitali) contenente alcune informazioni sul canale e il programma in onda/successivo come il suo titolo, l’orario di inizio/fine, la lingua audio disponibile, la presenza di teletext/sottotitoli, ecc.

Cosa significano i termini PiP, PoP, PaP, Dual-Screen?
PiP, PoP e PaP sono gli acronimi di Picture in Picture, Picture out Picture e Picture and Picture e si riferiscono a quelle funzioni presenti in molti Tv che consentono di visualizzare due immagini contemporaneamente sullo schermo provenienti dallo stesso sintonizzatore analogico e/o digitale oppure da altri ingressi video (Scart, Component, DVI, HDMI, VGA, ecc.). Nel caso del PiP e del PoP, le due finestre sono di dimensioni diverse (una a tutto schermo e un’altra in formato ridotto) mentre nel PaP e nel Dual-Screen (chiamato anche Split Screen) le due finestre hanno dimensioni uguali e sono affiancate. È possibile anche visualizzare, sempre affiancate, le immagini Tv e quelle del teletext, oppure scegliere l’audio associato alle singole immagini (principale o secondario).

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