Videoproiettore DLP Full HD Infocus IN81

In sintesi
La videoproiezione per uso domestico si evolve come mai in precedenza, e la tecnologia più diffusa in ambito Home Cinema, quella DLP, si muove di conseguenza.
L’Infocus IN81, uno dei due nuovi modelli Full HD proposto dalla casa americana, è una perfetta sintesi di questo assunto: un proiettore che coniuga qualità e prezzo come mai avvenuto in precedenza per gli apparecchi basati sulla tecnologia creata e sviluppata da Texas Instruments.
A fronte di un aspetto “leggero”, con ingombro e peso molto contenuti, basta accenderlo per accorgersi della sua sostanza visiva: immagini luminose, con un ottimo contrasto ed un dettaglio eccezionale.
Un impatto totalmente appagante quando si utilizza l’IN81 in abbinamento con sorgenti in High Definition, come i lettori Blu-ray e gli HD-DVD.
L’unica cautela prima di procedere all’acquisto sta nella conformazione dell’ambiente d’impiego: la mancanza dello shift orizzontale e un’ottica con uno zoom dall’escursione modesta, possono complicare le procedure d’installazione.

Febbraio 2008. Marchi che possono vantare una tradizione consolidata in un settore “giovane” come quello della videoproiezione domestica non ne “girano” poi molti.
Uno di questi è senz’altro Infocus, costruttore americano che ha puntato sull’Home Cinema quando ancora i più ignoravano persino il significato di un termine adesso divenuto d’uso comune. Se a questo aggiungiamo che nel corso degli anni vari modelli proposti da questa azienda si sono caratterizzati per l’ottimo rapporto qualità/prezzo, si comprende il motivo dell’attesa per la commercializzazione dei suoi primi esemplari Full HD.

Un’attesa che si è protratta di qualche mese rispetto alle previsioni, ma che alla fine ha portato al lancio di due apparecchi: IN81 e IN82, subito premiati da un apprezzabile successo di vendite.
Un riscontro sul mercato che, come leggerete nelle prossime pagine, non è frutto soltanto dell’antico blasone, ma deriva dal “peso” specifico di queste nuove macchine, biglietti d’ingresso dal prezzo accessibile, per accedere al mondo dell’High Definition dalla porta principale.
Si tratta di apparecchi realizzati adottando la ben nota e diffusa tecnologia DLP brevettata da Texas Instruments, oggetto di continui miglioramenti nella resa qualitativa in questo momento magico per lo sviluppo della videoproiezione.

Eccellente contrasto
La nostra prova riguarda il proiettore IN81, il modello “minore” della nuova gamma Full HD, anche se a dettare la differenza di costo rispetto all’IN82 (3900 contro 4650 euro) c’è un’unica variazione costruttiva, vale a dire l’adozione di un diverso chip DMD, seppur con la stessa risoluzione di 1920×1080 punti.

In particolare, il primo proiettore monta il Dark Chip 2, che diventa il Dark Chip 3 nel caso dell’IN82.
Per dirvi dell’esatta differenza sul campo occorrerà visionare pure il secondo apparecchio, ma possiamo già anticiparvi che il differente rapporto di contrasto dichiarato (10000:1 contro 12000:1) non ci sembra un dato così “sconvolgente”, visto che sotto questo aspetto già l’Infocus IN81 si è mostrato assolutamente all’altezza.

Tolto dall’imballo, la prima cosa che colpisce del proiettore Infocus IN81 è il suo profilo essenziale, il che significa tanto un peso molto contenuto (meno di 7 chili) che delle dimensioni molto compatte, il cui sviluppo in estensione non supera mai i 50 centimetri.
Se aggiungiamo l’esclusivo utilizzo di materie plastiche nella costruzione del cabinet (comunque elegante con la sua forma bombata e il colore interamente nero) nonché della base di sostegno, si può quasi pensare di stare maneggiando un giocattolo, ma si tratta di un’impressione destinata a dissolversi non appena si accende la macchina.

Ottica di prim’ordine
Il gruppo ottico è posizionato sulla sinistra del profilo frontale, praticamente incassato. Intorno alla lente di proiezione, infatti, non risultano accessibili le ghiere per la regolazione dello zoom e della messa a fuoco, come invece accade nel caso di molti altri modelli della concorrenza.

Al riguardo Infocus ha preferito optare per uno sportellino laterale, rimosso il quale si accede, appunto, alle ghiere sopracitate.
Una soluzione che può comportare qualche disagio, anche perché le regolazioni in questione sono esclusivamente manuali, non possono cioè essere effettuate con l’ausilio del telecomando.

Del resto, la vera precauzione da prendere prima di procedere all’eventuale acquisto del proiettore Infocus IN81 sta nel valutare attentamente le modalità d’installazione della macchina in relazione all’ambiente domestico a cui è destinato.
Lo shift, nel caso in questione una traslazione elettronica dell’immagine e non meccanica dell’ottica, è disponibile soltanto in modalità verticale, mentre l’escursione dello zoom non è molto pronunciata: due caratteristiche che possono complicare la centratura e il riempimento dello schermo se non si dispone di ampi margini di spazio nel posizionamento dell’apparecchio.

Progetto accurato, rumorosità al minimo
La ricognizione interna dell’apparecchio evidenzia un lay-out molto ordinato con la piastra madre, disposta al centro del cabinet, contenente il chip Pixelworks DNX destinato al processamento delle immagini, compreso il loro eventuale deinterlacciamento e scaling.

Ovviamente, anche in questo caso vale quanto detto per altri proiettori Full HD: per quanto efficaci possano essere i processi di elaborazione interna (il Pixelworks ha denotato un comportamento nella media), la soluzione migliore, ma più costosa, è demandare tutto ad uno scaler esterno, in modo da spedire al proiettore segnali con 1080 linee già scanditi in modalità progressiva (1080p).

La qualità del lavoro di progettazione ha fatto sì che il rumore prodotto dalla macchina sia più che accettabile, circa 30 dB in modalità ECO Mode, nonostante non siano stati adottati particolari accorgimenti per l’insonorizzazione del cabinet. Un’ulteriore annotazione riguarda uno dei punti critici nel funzionamento dell’apparecchio, ovvero la ruota colore.

Si tratta di un dispositivo peculiare dei proiettori DLP a singola matrice che consente, appunto, la percezione dell’intera gamma cromatica. Più sono i segmenti della ruota colore e più è efficace la sua azione. Nel caso del proiettore Infocus IN81 si è optato per il meglio, vale a dire l’adozione di una ruota colore a sette segmenti.

Molto luminoso, colori ben definiti
Ed è proprio con la resa cromatica che apriamo il capitolo relativo all’impressione d’uso.
Se i tradizionali punti di forza delle macchine DLP sono altri, a cominciare dalla definizione tagliente (razor, come dicono gli americani), questa volta siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla riproduzione dei colori, lineare e brillante, da parte dell’Infocus.

Un comportamento apprezzabile anche nelle tonalità più scure, con un livello del nero peraltro convincente.
Infocus IN81 è una macchina in grado di esprimere una luminosità notevole, assai efficace anche in ambienti non oscurati. Naturalmente, nell’ottica dell’impiego Home Cinema, consigliamo di settare la lampada in ECO Mode per ottenere il meglio dall’apparecchio in fatto di gamma cromatica e contrasto percepito.

A suo agio con Blu-ray e HD-DVD
In relazione alle sorgenti utilizzate, il massimo risultato lo si è ottenuto fornendo al proiettore segnali provenienti da un lettore Blu-ray piuttosto che HD-DVD attraverso la presa HDMI. Utilizzando un titolo di fresca uscita e ottima realizzazione come il fantascientifico Sunshine, il risultato è stato infatti semplicemente spettacolare, con una notevole profondità dei neri accoppiata ad una definizione e un dettaglio eccezionali.

Il comportamento con i convenzionali DVD si è rivelato più altalenante, con il chip della Pixelworks non sempre in grado di scongiurare l’insorgere di artefatti. Infine, un’annotazione relativa all’abbinamento con le moderne consolle per videogiochi.

Le immagini in Alta Definizione generate dall’Xbox360 nell’esecuzione di Project Gotham Racing 4 (un classico fra i giochi di guida) sono di tale efficacia da avvicinare all’esperienza ludica anche i soggetti più refrattari.

Menu OSD
Il menu del proiettore Infocus è molto articolato e viene incontro ad ogni esigenza di regolazione, consentendo allo stesso tempo di effettuare con molta facilità gli interventi basilari di settaggio delle immagini.

L’OSD principale comprende quattro voci delle quali le più importanti sono Immagine e Impostazioni. All’interno del sottomenu Immagine, possiamo effettuare un’ampia serie di interventi, fra questi sottolineiamo la regolazione del trapezio e lo spostamento verticale dell’immagine, settaggi spesso necessari in fase d’installazione dell’apparecchio.

La regolazione del gamma può avvenire ricorrendo alle impostazioni di default della macchina o selezionando Gamma colore nel sottomenu Avanzato, quest’ultima un’operazione che consigliamo soltanto agli utenti più evoluti; seguendo il percorso Impostazioni_Sistema si accede al sottomenu che permette la regolazione del funzionamento della lampada, che nel caso dell’utilizzo Home Cinema va impegnata a bassa potenza.

Infine, selezionando dall’OSD principale Informazione da fonte, vengono forniti tutti i parametri relativi al segnale in riproduzione.

Collegamenti possibili
Difficile trovare qualcosa da eccepire guardando il pannello con gli ingressi del proiettore Infocus IN81: l’unica assenza importante, quella di un connettore analogico VGA, è peraltro “compensata” dal set di prese Component (al centro).

Sulla destra si nota l’ingresso HDMI che è fra l’altro in versione 1.3, capace cioè di veicolare segnali con maggior spazio colore. Accanto, è presente un ulteriore ingresso digitale, di tipo DVI con presa M1, che permette quindi il collegamento diretto di un’altra sorgente, comprese quelle in Alta Definizione.

Sulla sinistra, a completare la dotazione di ingressi analogici, le prese S-Video e Composito.
Da notare la “finezza” delle scritte rovesciate: si suppone, infatti, che il proiettori e trattandosi di una macchina dedicata prevalentemente all’Home Cinema, venga installato a soffitto in posizione quindi capovolta.

DATI TECNICI DICHIARATI
Proiettore: DLP monomatrice DC2
Risoluzione: 1920×1080 pixels
Compatibilità segnali: Fino a 1920x1080p, comprese 480i/p, 576i/p, 720p e 1080i
Sistemi TV: PAL, Ntsc, Secam
Luminosità: 1400 ANSI lumen
Contrasto: 10000:1
Lens Shift: No
Lampada: 300 Watt
Durata lampada: 2500 ore (ECO Mode)
Rumorosità: 30 dB (ECO Mode)
Consumo di corrente: 350 Watt
Connessioni: HDMI 1.3, DVI M1DA, VGA, Component, S-Video, Composito
Dimensioni (LxAxP): 476,3mm x 1148,1mm x 431,8mm
Peso: 6,4 kg
Prezzo: Euro 3.900,00

DA SEGNALARE
+ Contrasto
+ Luminosità
+ Ingombro ridotto
+ Connettività
– No shift orizzontale

PER INFORMAZIONI
Audiogamma
www.audiogamma.it

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