Andata e ritorno tutto compreso

Aprile 2008. L’idea non è del tutto nuova perché da tempo sono già operativi servizi di connessione via satellite ma non di tipo bidirezionale.
Finora, infatti, le proposte più economiche dei diversi operatori prevedevano un collegamento “ibrido”, composto da un canale satellitare per il flusso di download e una connessione telefonica per il flusso di upload.
Tali sistemi soffrivano della necessità di disporre di una connessione di tipo dial-up (chiamata di un numero telefonico per stabilire la connessione) attraverso un modem telefonico tradizionale, che costituiva di fatto il canale di upload con una massima velocità raggiungibile di 33,6 kb/s (velocità di upload dei normali modem da 56k).

L’aspetto peculiare che caratterizza l’offerta Astra 2 Connect è, quindi, la vera bidirezionalità via satellite, ovvero l’impiego di un’antenna che oltre a ricevere dal satellite consenta di trasmettere verso il satellite.

Nonostante la bidirezionalità, così come avviene per le connessioni ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line), il sistema è asimmetrico, ovvero la velocità dei dati in download raggiunge 1 Mb/s mentre la velocità in upload è di 128 kb/s.
Questa, che è la massima prestazione disponibile attualmente, verrà presto incrementata a partire dal prossimo luglio con la disponibilità di 2 Mb/s in download e 256 Kb/s in upload.

250 mila utenti connessi
Il sistema attuale si basa sul satellite Astra 1E coposizionato a 23,5° Est con altri satelliti della flotta Astra.
Tale satellite usa la piattaforma DVB per trasmettere canali televisivi digitali ed impiega, per ora, un transponder di download operante sulla frequenza 11,720 MHz in polarizzazione orizzontale.
Il sistema è configurato per garantire la connessione a 250.000 utenti e fornire servizi di tipo triple play che comprendono Internet, Telefonia VOIP e Televisione.

Le zone raggiunte
L’Italia oggi è coperta in modo non omogeneo perché il footprint del satellite (l’area di copertura) ha un centro spot situato sulla Germania e il flusso di potenza raggiunge tutto il nord e il centro Italia con una potenza tale da essere ricevibile con un’antenna parabolica da 75 cm.

Per avere un’idea si può osservare la mappa di copertura disponibile sul sito di Astra, riferita ai transponder televisivi per i quali è richiesto un diametro di antenna maggiore.
Si tratta, comunque, di indicazioni cautelative perché da prove effettuate i segnali sono ricevibili con la classica parabola da 80 cm, quella più diffusa in Italia, garantendo comunque un margine di rumore sufficiente alla ricezione DTH (Direct To Home), ossia la ricezione diretta rivolta all’utente finale.

Prossimamente sarà lanciato un nuovo satellite dotato di un footprint che coprirà omogeneamente tutto il territorio italiano e che sarà collocato nella stessa posizione a 23,5° Est.

Come collegare l’impianto
Per sfruttare il servizio Astra 2 Connect è stato predisposto un kit che comprende un’antenna parabolica offset da 75 cm, uno speciale LNB bidirezionale trasmittente e ricevente e un modem-router satellitare.

Una volta acquistato il kit è consigliabile interpellare un installatore di antenne paraboliche: il puntamento dell’antenna deve infatti essere accurato ed eseguito in modo perfetto per non interferire con altri servizi di trasmissione.
L’LNB montato sull’antenna dispone di due connettori, uno per la trasmissione e l’altro per la ricezione.

Per il collegamento dell’antenna (vedi link … i possibili schemi di collegamento e relative figure) sono necessari quindi due cavi di discesa fino al punto dove è collocato il modem-router, a sua volta dotato di presa di rete Ethernet per collegare direttamente un computer, “desktop” o “notebook”, purché dotato di presa di rete Ethernet RJ45.
La disponibilità di una presa di rete sul modem permette di collegare anche tutti i dispositivi e le apparecchiature normalmente usate per realizzare o collegare reti LAN come switch, estensori wireless, e così via.
Grazie a questa peculiarità è possibile collegare al sistema anche più di un computer usando uno switch e un cavo di rete per ogni PC da collegare oppure facendo uso di un estensore wireless e collegando i diversi computer, portatili e fissi, attraverso una scheda wireless.

Un esempio pratico
Presentiamo una delle prime installazioni del sistema realizzata in Toscana, zona posta al limite del footprint attuale, in una casa colonica isolata e formata da due corpi: uno principale, sul quale è stato installata l’antenna e uno secondario (dependance) raggiunto con un’estensione di tipo wireless.
Lo schema utilizzato in questa soluzione permette di collegarsi da qualunque luogo interno ed esterno del complesso, attraverso una connessione wireless.
Visto lo spessore dei muri che caratterizza questo tipo di edificio e la necessità di realizzare la connessione anche in un secondo corpo del fabbricato, è stata realizzata una doppia estensione wireless, impiegando anche un ripetitore “repeater” per favorire l’estensione all’esterno.

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