Caccia a quello giusto

Febbraio 2009. Da sempre il decoder Common Interface è sinonimo di libertà, versatilità e multi compatibilità, perché supera i limiti dei ricevitori free-to-air, incapaci di decodificare i programmi televisivi a pagamento, e di quelli personalizzati delle pay-tv (es. SKY) che si concentrano unicamente sui canali della piattaforma ignorando tutti gli altri.

Lo slot presente in questi decoder è infatti stato progettato per ospitare qualunque modulo CAM idoneo alla decodifica dei programmi pay-tv a seconda del sistema di codifica adottato dall’operatore televisivo. A seconda delle esigenze, quindi, si potrà utilizzare un modulo Irdeto, Viaccess, Cryptoworks, Astoncrypt (Seca/Mediaguard) senza dover sostituire il decoder.

I decoder Common Interface sono inoltre compatibili con qualsiasi impianto d’antenna, fisso o motorizzato, e dotati di un’ampia gamma di funzioni per soddisfare ogni necessità, spaziare a 360° sull’offerta televisiva satellitare e, se necessario, affiancarsi ad un decoder già esistente (es. lo Skybox) per incrementare il numero dei canali ricevibili.

Dal momento che ciascun modello può vantare funzioni, caratteristiche e dotazioni differenti rendendolo così idoneo per un determinato tipo di impianto o esigenza da parte del telespettatore, abbiamo messo a confronto 10 modelli evidenziandone pregi, difetti e peculiarità.

Per gli eventuali approfondimenti sui singoli prodotti, il lettore può fare riferimento alle prove pubblicate nei mesi scorsi.

CAM & CAS
Tutti i decoder Common Interface dispongono di uno o due slot per altrettanti moduli CAM compatibili con due distinti sistemi di codifica (es. Seca e Viaccess oppure Conax e Irdeto) per la visione di bouquet o canali pay-tv che utilizzano sistemi diversi. Esistono però moduli Common Interface di tipo multicam programmabili che permettono di emulare molteplici sistemi, anche se la loro compatibilità non è sempre assicurata con tutti i decoder.

Alcuni modelli offrono anche una CAS, ovvero una CAM interna preprogrammata con un sistema di codifica (Conax, Viaccess) che permette di decodificare i canali criptati anche senza dover acquistare il relativo modulo Common Interface.

La CAS, in alcuni casi, può anche essere riprogrammata per renderla compatibile con molteplici sistemi di codifica (in questo caso si parla di MultiCAS). L’operazione di riprogrammazione sia delle CAS sia delle CAM è però vietata dalla legge se effettuata senza l’autorizzazione delle aziende detentrici dei diritti di sfruttamento della tecnologia di accesso condizionato.

In altri casi, le modifiche alla CAS e alla CAM comportano anche l’emulazione delle chiavi di accesso alle singole pay-tv, operazione questa volta vietata dalla legge perché finalizzata alla visione dei canali a pagamento senza un regolare abbonamento.

Foto, musica e registrazione dei programmi radio e Tv
I modelli di ultima generazione sono sempre più orientati verso la multimedialità, potendo interfacciarsi con dispositivi di memorizzazione (hard disk e pen disk USB) per riprodurre foto digitali e brani musicali MP3 attraverso il Tv o l’impianto audio domestico.

Nei modelli più evoluti, inoltre, la porta USB è utilizzata anche per la registrazione dei programmi radiotelevisivi in chiaro e criptati sempre collegando un hard disk o una pen disk di sufficiente capacità e velocità.

Il termine PVR Ready indica la predisposizione offerta da alcuni modelli alle funzionalità di Personal Video Recording, ossia di registrazione e time shifting (pausa intelligente che interrompe un programma televisivo con la possibilità di riprenderne la visione in un momento successivo senza perdere nemmeno una scena).

La stessa porta USB presente in alcuni modelli può anche affiancare la tradizionale RS-232 (seriale) per l’aggiornamento firmware e il trasferimento delle liste canali (settings) tramite PC.

Compatibili con qualsiasi impianto d’antenna
I decoder Common Interface dimostrano una grande versatilità anche nell’abbinamento all’impianto di ricezione satellitare. Possono infatti gestire qualsiasi tipo di antenna parabolica: single-feed (un solo LNB per la ricezione dei canali irradiati da un satellite/polo orbitale), dual-feed (doppio LNB per due satelliti), multi-feed (diversi LNB) o motorizzata.

Quest’ultima è dotata di rotore che permette lo spostamento Est-Ovest e quindi la copertura di un gran numero di satelliti (anche fino a 30-40). Per fare questo i decoder sono dotati di un sistema a toni denominato “DiSEqC 1.2” grazie al quale possono impartire al motore i necessari comandi attraverso il cavo coassiale che porta il segnale dall’LNB al decoder.

Lo spostamento del disco avviene automaticamente a seconda del canale sintonizzato mentre per la programmazione è necessario impostare tramite il menu OSD la posizione di ogni singolo satellite oppure, grazie alla funzione USALS (DiSEqC 1.3), solamente i dati di latitudine e longitudine del luogo di installazione dell’impianto satellitare. In questo caso sarà infatti il decoder stesso a calcolare in modo automatico le posizioni di puntamento di tutti i satelliti attraverso un sofisticato sistema di calcolo.

I motori compatibili con il protocollo DiSEqC 1.2 possono essere installati su impianti esistenti oppure nuovi, si adattano a qualsiasi dimensione e tipo di antenna (piena e microforata da 80 cm a oltre 2 metri di diametro), occupano pochissimo spazio mimetizzandosi perfettamente nell’ambiente e, non ultimo, hanno costi molto contenuti.

Alcuni modelli si adattano anche agli impianti di ultima generazione di tipo SCR/UniCable che permettono di distribuire il segnale d’antenna tramite un singolo cavo coassiale a più prese dell’appartamento utilizzando un normale splitter al posto del multiswitch.

Ricerche personalizzabili
Rispetto ai decoder “chiusi” come lo Skybox, i Common Interface offrono la piena libertà di sintonizzazione e gestione dei canali Tv e radio ricevibili con il proprio impianto d’antenna.

La sintonizzazione può infatti avvenire automaticamente su uno o più satelliti oppure in modo manuale su un singolo transponder, sfruttando anche alcuni filtri per estendere la ricerca ai transponder collegati (network) o impedire la memorizzazione dei canali criptati qualora non si disponga di alcun modulo CAM o abbonamento.

I canali memorizzati possono poi essere spostati, eliminati, rinominati, saltati con un semplice tocco di telecomando, inseriti in apposite liste di preferiti che contengono i canali ai quali si accede più frequentemente oppure le emittenti divise per genere di trasmissione (cinema, sport, bambini, news, documentari, musica).
Molto spesso, inoltre, è possibile effettuare un ordinamento alfabetico, per bouquet, frequenza, codifica e satellite in modo da accedere istantaneamente al canale desiderato senza dover scorrere tutta la lista.

La porta seriale RS-232 e l’eventuale USB consentono, infine, di gestire in modo più semplice e efficace le liste canali/transponder/satelliti (tramite gli appositi applicativi Settings Editor su PC) e di caricare sul decoder le liste già aggiornate ed ordinate che si trovano gratuitamente sul web.

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