Canali – Alcuni chiarimenti sulle tabelle digitali

Sfogliando le tabelle digitali pubblicate in fondo alla rivista mi sono sorti alcuni dubbi che la legenda non ha saputo chiarire. Quando la colonna codifica riporta più sistemi di criptaggio, significa che questi sono applicati tutti insieme contemporaneamente? Perché alcune volte, sempre in questa colonna, appare una sigla se poi tutti i canali che occupano la frequenza sono in chiaro? Perché alcuni canali riportano la sigla MPEG-4 o MPEG-2 se poi nella relativa colonna è indicato l’altro sistema di compressione? Infine, ho notato alcune differenze tra quanto riportato dalla tabella e le ricerche effettuate con il mio decoder dotato di parabola motorizzata. Per quale motivo?

Simone R.

Le sigle dei sistemi di accesso condizionato riportati nella colonna Codifica/Standard (es. IR per Irdeto, VG per Videoguard/NDS, CON per Conax ecc.) stanno a indicare che uno o più canali utilizzano queste codifiche “singolarmente”. Ad esempio, potrà esserci un canale codificato sia in Irdeto sia in Videoguard perché utilizzato da due diversi bouquet oppure un canale codificato solo in Irdeto e uno solo in Videoguard. In tutti i casi, non serve acquistare due CAM (nel nostro caso Irdeto e NDS) e utilizzarle contemporaneamente ma basta utilizzare una delle due. Questo metodo è chiamato “Simulcrypt” e viene sempre più adottato dagli operatori pay-tv perché razionalizza la banda, semplifica le fusioni di due o più pay-tv e la migrazione di nuove tecnologie (es. da un decoder SD a uno di tipo HD).
Talvolta, nella colonna Codifica/Standard appaiono le sigle di uno o più sistemi di codifica ma tutti i canali presenti trasmettono in chiaro. In questo caso, preferiamo evitare di cancellare i riferimenti di codifica di questa frequenza (solitamente utilizzata da una pay-tv – es. Sky Digital in UK) perché, in base alla nostra esperienza, sappiamo trattarsi di una situazione temporanea e che il canale che sta al momento trasmettendo in chiaro a scopi promozionali sarà presto codificato. Per evitare problemi, consigliamo a tutti i lettori di consultare prima le informazioni riportate nelle righe dei singoli canali e poi quelle generali riferite al transponder. Per limiti di spazio, non possiamo indicare quali codifiche utilizzano i singoli canali. Per ulteriori approfondimenti, suggeriamo di effettuare una ricerca su Internet.
Nella colonna Codifica/Standard viene anche riportato lo standard di compressione utilizzato dalla maggior parte dei canali. Se è l’MPEG-2, viene tralasciato mentre se è il “nuovo” MPEG-4, viene riportato. Se, però, sulla stessa frequenza sono presenti canali sia in MPEG-2 sia in MPEG-4, segnaliamo le variazioni sulla riga del canale (es. BET UK (MPEG-4) – Inglese – 258/514).
Le incongruenze da Lei notate possono avere due cause: un errore di trascrizione/rilevamento (può capitare quando si scandagliano circa 50.000 canali al mese su decine di satelliti diversi) oppure una variazione intervenuta dopo la nostra rilevazione. Considerando che ogni mese effettuiamo fino a 800 correzioni e che dal momento della rilevazione all’uscita delle riviste in edicola possono passare anche tre settimane, è fisiologico riscontrare queste differenze.

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