Decoder mini HD: come sceglierlo?

Decoder miniI moderni decoder digitali, come altre apparecchiature elettroniche di ultima generazione, sono dotati di un “cuore”, chiamato “SoC” (System On a Chip). Questo componente elettronico a elevata miniaturizzazione integra tutti i chip necessari alla gestione dei flussi audio/video, al controllo delle funzionalità e delle periferiche (porte USB, modulo Wi-Fi, ecc.), operazioni che in passato erano affidati a singoli chip. Grazie alla rapida evoluzione dei SoC, gli ingegneri elettronici hanno potuto progettare decoder più semplici, con un numero inferiore di componenti “extra” e quindi molto più compatti. Ecco spiegato il motivo per cui la maggior parte dei decoder di nuova generazione ha ormai abbandonato la “taglia” standard in uso fino a qualche anno fa (430-435 cm di larghezza) per utilizzare chassis sempre più sottili e compatti. Alcuni progettisti si sono spinti oltre, sviluppando mainboard di pochi centimetri quadrati che, sempre più spesso, riescono a ospitare, oltre al SoC, uno o due tuner, un ricco parco connessioni e lo slot smart card per i modelli dotati di CAS, ovvero di modulo di accesso condizionato integrato. Questi decoder miniaturizzati non hanno nulla da invidiare a quelli di dimensioni maggiori visto che offrono, in gran parte dei casi, le stesse dotazioni e funzionalità. Rappresentano però la soluzione ideale per chi ha problemi di spazio o desidera nascondere il decoder alla vista, ad esempio dentro un cassetto, dietro a un mobile o allo stesso televisore, monitor o videoproiettore utilizzato per guardare i programmi televisivi terrestri e/o satellitari.

Dagli Scart Box SD ai Mini Box HD

I primi decoder miniaturizzati ad apparire sul mercato qualche anno fa sono stati gli “Scart Box”, chiamati così perché dotati di spina Scart integrata, ruotabile e orientabile, utilizzata sia per il collegamento AV (rigorosamente analogico a definizione standard) sia come “supporto meccanico” per fissarli dietro al televisore. Gli Scart Box sono ormai una specie in via di estinzione, sostituiti dai più moderni Mini Box HD che permettono di sintonizzare i canali televisivi ad alta definizione e registrarli su chiavette USB, riprodurre i contenuti multimediali (musica, foto e video, anche in HD). I Mini Box HD più versatili sono addirittura dotati di uscite AV analogiche (anche con la “vecchia” spina Scart orientabile) così da poterli collegare a Tv “non HD” o ripetitori di segnale. Quelli più evoluti hanno anche due tuner per la ricezione terrestre e satellitare (DVB-T/T2 e DVB-S/S2) e la connettività di rete (LAN e/o Wi-Fi) necessaria per accedere ai servizi online (meteo, news, YouTube, Google Maps, ecc.) e alle IPTV, le emittenti televisive che trasmettono sul web da tutto il mondo. Non mancano poi i modelli compatibili con i canali pay-tv grazie al modulo CAS integrato (spesso riprogrammabile) e allo slot dedicato alla smart card.

Decoder mini videohevc
Alcuni modelli presenti in questa guida supportano le trasmissioni terrestri DVB-T2 e i video codificati in HEVC (H.265), soddisfacendo così i requisiti tecnici della legge 44/12

Interazione con smartphone e tablet

Anche i Mini Box HD, come i decoder “full size”, sono in grado di interagire con smartphone e tablet per il controllo remoto delle funzioni (telecomando touch), la configurazione e la visione dei canali televisivi sul display del device.

Quasi tutti i modelli, poi, sono facilmente riprogrammabili con gli appositi firmware “patch” che aggiungono nuove funzioni “connesse”, spesso illegali come la visione di alcuni canali pay satellitari, terrestri e IPTV senza bisogno di abbonamenti.

I Mini Box HD più evoluti possono essere gestiti da un app disponibile solitamente per i soli device mobili Android. Queste app permettono di trasformare un tablet oppure uno smartphone in un pratico telecomando con tanto di lista canali organizzata per gruppi (in chiaro, HD, criptati, tutti, ecc.), EPG, touchpad, tastiera virtuale completa e semplificata, settaggi da remoto, ecc. In alcuni casi è presente anche la funzione Smart Screen (Second Screen) per visualizzare sul display del device i programmi televisivi sintonizzati dal decoder, in camere, in cucina o in qualsiasi altra stanza coperta dalla rete Wi-Fi domestica.

Altre app consentono invece di trasformare il decoder in un client multimediale (renderer DLNA), ovvero ricevere e riprodurre foto, musica e video presenti su tablet e smartphone, anche in questo caso solo con sistema operativo Android. Questa funzione si ispira a quella presente nei Tv di nuova generazione e negli Android Box che supportano la tecnologia Miracast.

Decoder mini app
La maggior parte dei decoder “connessi” permette di accedere ai servizi online come YouTube e Google Maps

Punto di partenza o completamento di un sistema MySky HD

Tutti i Mini Box HD satellitari, con o senza CAS, rappresentano un eccellente punto di partenza di un nuovo sistema di ricezione, fisso oppure motorizzato. Grazie alle loro caratteristiche, possono anche completare un sistema preesistente, come ad esempio quello di Sky, per incrementare il numero dei canali ricevibili e spaziare tra i vari satelliti superando i limiti dei decoder ufficiali come il MySkyHD.

Per aiutarvi nella scelta del Mini Box HD più adatto alle singole esigenze, abbiamo selezionato i modelli più interessanti presenti sul mercato, in parte già testati su EuroSat, sottolineando le caratteristiche più importanti ed evidenziando limiti e punti di forza. Li potete vedere in dettaglio sul numero 287 di marzo di EuroSat.

 

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