Prendiamo spunto dalla mail di Gaetano per affrontare un problema molto diffuso: l’instabilità del segnale del digitale terrestre al mare. Ecco il quesito di Gaetano: “Abito a Malta e riesco a vedere oltre 300 canali televisivi trasmessi dalla Sicilia. In alcune ore della giornata la ricezione è buona mentre in altre il segnale va e viene per le fluttuazioni dell’atmosfera. Secondo voi otterrei dei benefici acquistando un kit di ricezione completo con antenna, filtro e amplificatore a 2-3 uscite?”

Secondo un calcolo approssimativo, la distanza tra Malta (La Valletta) e la Sicilia (Pozzallo, costa sud) è di circa 100 km in linea d’aria. Non è una distanza proibitiva per la ricezione dei segnali del digitale terrestre, ma nemmeno agevole quando entrano in gioco diversi fattori “inquinanti” come la presenza di ostacoli naturali e artificiali che impediscono la visione del ripetitore e la propagazione dei segnali RF. Quest’ultima è direttamente correlata alle condizioni e alla tipologia dell’ambiente in cui avvengono la trasmissione e la ricezione dei segnali.

L’orografia del terreno, la presenza di laghi e mari e le mutabili condizioni meteorologiche fanno sì che le onde rimbalzino, vengano amplificate oppure attenuate in modo quasi imprevedibile. Questi fattori incidono sui segnali con qualsiasi lunghezza d’onda, ma, per quelli con frequenza oltre i 30 MHz, si aggiungono anche le variazioni di temperatura, pressione e umidità indotte dalla troposfera (sotto 15 km di altezza dal suolo).

La ricezione dei segnali radiotelevisivi del digitale terrestre viene quindi condizionata, sia negativamente sia positivamente, durante l’arco della giornata e delle stagioni, nei periodi estivi ove la temperatura e l’umidità subiscono forti sbalzi per l’effetto del riscaldamento e del raffreddamento del suolo e del mare.

Tra i fenomeni propagativi più evidenti troviamo il cosiddetto fading, ovvero la progressiva e temporanea attenuazione di uno o più segnali che solitamente attraversano una superficie fortemente riflettente come quella del mare. Di norma, i segnali DVB-T sono abbastanza “robusti” per compensare questi fenomeni ma, a causa della distanza dei trasmettitori e delle condizioni di propagazione particolarmente critiche, è necessario impiegare dispositivi con dotazioni e tecnologie avanzate come l’AGC (Automatic Gain Control). L’AGC agisce sull’amplificazione dei segnali in ingresso variandola automaticamente e in tempo reale così ottenere in uscita un livello ottimale.

Dal momento che l’AGC agisce a livello di amplificazione del segnale, può essere presente nei dispositivi che svolgono questa funzione, ovvero nelle antenne UHF attive, nei centralini di miscelazione da palo o interno, negli amplificatori di linea, ecc.

elevés DATBOS SLR Antenna Digitale terrestreNel tuo caso possiamo consigliarti la Televes DAT BOSS LR UHF, un’antenna intelligente a lungo raggio (Long Range) progettata per operare in condizioni di ricezione estreme e compatibile con il 1° dividendo digitale (filtro LTE sul canale 60 – 790 MHz). Il sistema brevettato BOSS-Tech (Balanced Output Signal System) permette all’antenna di adattarsi al livello del segnale captato con un eccellente BER ed un rapporto C/N ottimizzato. Il BOSS-Tech è realizzato con componenti MMIC (tecnologia TForce) idonei per l’impiego con altissime frequenze e capaci di garantire prestazioni superiori rispetto ai tradizionali chip in silicio. Il guadagno arriva a 45 dBi mentre la figura di rumore è limitata a 1,2 dB.

AGC_fracarro Elika PROUn’altra antenna attiva capace di ottime prestazioni è la Fracarro Elika PRO che abbiamo provato anche noi di Eurosat, prima (e al momento unica) antenna UHF dotata di sistema di puntamento a Led integrato che rende superfluo l’utilizzo di strumenti di misura, semplifica il lavoro dell’installatore e consente di monitorarne il funzionamento a distanza (ottica). Si distingue anche per gli elementi direttori a forma elicoidale (Loop Yagi) che assicurano un elevato guadagno, un’eccellente direttività e la quasi totale assenza dei lobi laterali. A questi si aggiungono il filtro LTE integrato e l’AGC con dinamica da 55 a 70 dBµV.

Antenna Emme Esse ArkoAnche un’antenna passiva può garantirle ottime prestazioni se abbinata a centralini e amplificatori con AGC. Tra i modelli più interessanti segnaliamo la ARKO di Emme Esse caratterizzata da un innovativo design che permette di ottenere un’elevata direttività verticale e un alto guadagno in banda UHF. È disponibile in 6 versioni da 30, 34 e 38 elementi con guadagno dichiarato tra i 10,5 e i 16,5 dB.

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