Fondamentale conoscerle a fondo

Marzo 2008. Vi sono situazioni ricettive molto differenti tra le diverse città o paesi, i diversi quartieri di una località o tra le zone urbane e quelle periferiche.

Si potrebbe dire che ogni edificio è un caso a sé e prima di realizzare un impianto Tv è sempre opportuno eseguire un sopralluogo per studiare quale possa essere il sistema di antenne più idoneo.
Questo significa che la scelta di un’antenna dipende essenzialmente dallo stato dei segnali nel luogo dove devono essere ricevuti. Per questo motivo sono disponibili in commercio antenne con aspetti costruttivi molto diversi tra loro e che corrispondono a precise risposte ai differenti contesti nelle quali si possono applicare.

Per stabilire il tipo di antenna e le prestazioni minime da garantire per ottenere segnali ricevibili di buona qualità, durante il sopralluogo si misurano i segnali in arrivo, si stabilisce la loro direzione di provenienza e si raccolgono tutti gli elementi necessari alla “progettazione” del sistema ricevente, che può essere costituito anche da più antenne.

Le diverse tipologie di antenne presenti sul mercato sono ripartite principalmente in modelli per la ricezione della Tv terrestre e per quella satellitare, inoltre, per ognuna di queste due categorie, esistono molteplici varianti.

Antenne per la Tv terrestre
Le antenne per la Tv terrestre sono realizzate in diverse versioni, in funzione della loro larghezza di banda, ovvero del numero di canali che sono in grado di ricevere.
Si possono distinguere antenne capaci di ricevere singoli canali televisivi, gruppi di più canali, tutti i canale di una sottobanda (I, III, IV, V), un’intera banda “a larga banda” (VHF o UHF) oppure più bande (larga banda VHF + UHF).

Le tipologie costruttive maggiormente diffuse sono: Yagi, Logaritmiche (oppure Log Periodiche), a riflettore (di banda e a larga banda), a pannello, con due o tre sistemi di direttori.
Nella figura Tipologie costruttive sono visibili alcuni esempi, mentre nella tabella sono elencate le caratteristiche e le applicazioni delle diverse antenne.

Tipologie costruttive delle antenne Tv terrestri (disegni tratti dal Libro: Impianti Tv per segnali digitali terrestri-DTT e SAT, di Vincenzo Servodidio, Editrice CO.EL.)

Parabole satellitari
Le antenne per la Tv satellite, chiamate anche “paraboliche” vantano una maggiore capacità ricettiva delle antenne terrestri e rappresentano la soluzione ideale vista la grande distanza dei satelliti, la minore lunghezza d’onda dei segnali da ricevere e la bassa intensità dei segnali che giungono a terra.

Le antenne paraboliche sono formate da un riflettore metallico, un illuminatore che ha il compito di captare l’energia riflessa dal riflettore, un componente attivo LNB fissato a ridosso della bocca centrale dell’illuminatore allo scopo di amplificare il segnale e convertirne la frequenza a valori più bassi trasportabili con i cavi coassiali (vedi figura Elementi costituenti un disco parabolico).

Esistono oggi diverse versioni di antenne paraboliche: a primo fuoco, offset, gregoriane, cassegrain, piatte; quelle maggiormente usate nella ricezione diretta sono quelle di tipo offset, che offrono un buon compromesso tra diametro del riflettore e efficienza.

L’antenna a primo fuoco è caratterizzata da un riflettore circolare con l’illuminatore frontale. Viene utilizzata quando è necessario ricevere segnali di debole intensità che richiedono un disco di diametro molto grande, comunque superiore a 1 metro.

L’antenna offset deriva dall’antenna a primo fuoco, in quanto considerata come una parte di questa, ricavata prendendo solo una porzione di riflettore e mantenendo l’illuminatore alla stessa distanza, orientandolo però con un certo angolo detto appunto “angolo di offset”. Con questa configurazione si ottengono antenne di piccolo diametro, con buone caratteristiche di efficienza.

L’antenna gregoriana
è caratterizzata dall’impiego di un secondo riflettore o subriflettore ellittico. Con questa configurazione, rispetto alle normali antenne offset, si ottengono migliori risultati per quanto riguarda l’efficienza dell’antenna, l’apertura e l’influenza dei lobi secondari.

L’antenna cassegrain
è formata da un riflettore principale e da un secondo riflettore iperbolico. Con questa configurazione si ottengono svariati vantaggi: un incremento di efficienza, una forma più compatta senza bracci frontali, la riduzione dei lobi secondari.

L’antenna piatta
(o piana) rappresenta una soluzione alternativa alle antenne con riflettore, per la ricezione dei segnali diffusi da satellite. Essa consiste in centinaia di elementi riceventi schierati su un sottile substrato dielettrico o metallico.

Antenne per ricezione Sat, (disegni tratti dal Libro: Impianti Tv per segnali digitali terrestri-DTT e SAT, di Vincenzo Servodidio, Editrice CO.EL.)

Le dimensioni globali di un’antenna ricevente, oltre che dalla lunghezza d’onda dipendono anche dalla capacità ricettiva che si chiama in gergo “guadagno”.
Il guadagno esprime numericamente la capacità che un’antenna ha di captare energia, in riferimento a quanta ne capterebbe il “dipolo semplice”, ovvero quell’antenna essenziale costituita solo da due barre metalliche lunghe ognuna 1/4 d’onda per un totale di 1/2 onda.
Un dipolo semplice rappresenta un’antenna che ha un guadagno unitario che si esprime con il valore di 0 dB.

Una normale antenna ricevente, di quelle che si trovano in commercio, rispetto al dipolo semplice vanta sempre un guadagno superiore da 7 a 20 dB.

Un’antenna VHF può avere un guadagno compreso tra 3 e 10 dB. L’antenna parabolica usata per ricevere i segnali Tv via satellite può avere un guadagno compreso tra 35 e 40 dB passando da un riflettore da 60 cm di diametro ad un riflettore da 1 metro.

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