Sky punta sulla realtà virtuale

Sky - Realtà virtuale

Le ultime meraviglie di Sky presentate durante una seguitissima conferenza stampa. Dalla Realtà Virtuale a 360 gradi, fino al Super HD live e all’UHD/4K High Dynamic Range. A tu per tu con Massimo Bertolotti, Direttore Innovation & Multimedia Distribution di Sky Italia.

Negli ultimi tempi anche in Italia abbiamo assistito a un’autentica “fioritura” del formato UHD/4K, considerato lo standard elettivo dell’immediato futuro. In Ultra HD, per esempio, si “muovono” già i rispettivi canali test satellitari di Eutelsat e di Astra, la programmazione del neonato canale Mediaset Premium Sport (posizione 391 DTT), inaugurato il 28 maggio scorso con l’incontro di Champions tra Real Madrid e Atletico Madrid. Sempre in UHD/4K va “ragionando” il Centro Televisivo Vaticano, mentre RAI sta lanciando su TivùSat 7 partite di Euro 2016 e Sky Italia renderà disponibili nel 2017 specifiche realizzazioni ad Alta Definizione “maggiorata” con in più l’HDR (High Dynamic Range): immagini UHD HDR che richiedono televisori di altissimo livello, da 3840×2160, indispensabili per restituire i contenuti HEVC 50p.La presentazione informale delle novità Sky si è svolta ai giardini Indro Montanelli di Milano, nell’ambito del Wired Next Fest 2016. Protagonista dell’evento un “agguerrito” team della piattaforma digitale italiana, costituito da: Simone Delicato, Product Marketing Director; Giovanni Ciarlariello, Executive Vice President Operations & Business; Gianluca Rumori Head of Corporate Communication; Massimo Bertolotti, Direttore Innovation & Multimedia Distribution.

Massimo Bertolotti Sky Italia

E proprio con Massimo Bertolotti (nella foto) abbiamo potuto scambiare alcune impressioni sul fatto che la sola risoluzione incrementata non sarebbe bastata a lanciare l’UHD/4K, dal momento che, rispetto al Full HD realizzato a regola d’arte, la maggiore risoluzione dell’Ultra HD appare effettivamente percepibile solo su TV con diagonale indicativamente superiore ai 55 pollici.

«Pertanto – ha specificato Bertolotti – è stata prevista una Fase 2 del nuovo formato, caratterizzata da HFR (High Frame Rate) e HDR, parola quest’ultima che va tanto di moda, unita alla “parolina” WCG, Wide Color Gamut. Forse meno di moda ma di certo indicativa dell’accresciuta colorimetria che l’UHD/4K High Dynamic Range deve avere, insieme, ovviamente, all’aumento dei pixel e a una maggiore velocità di scansione. A livello internazionale, poi, regna anche una certa confusione di sigle tra 4K, UHD e Ultra High Definition. In ogni caso, nel 2017 (quando la Fase 2 risulterà completamente definita e verranno introdotti anche sul mercato italiano i decoder Sky Q di nuova generazione), partiremo senz’altro con l’UHD in HDR e HFR. Una “performante” combinazione tecnologica sulla quale Sky sta lavorando da tempo».

«Intanto – continua Bertolotti – i 51 incontri di Euro 2016 vengono da noi trasmessi anche in Super HD live, con una qualità superiore a quella abitualmente visibile sui canali HD di Sky. Il Super HD live ha esordito sulla nostra piattaforma lo scorso dicembre, in occasione della finale di X Factor, sebbene avessimo reso disponibile il Super HD “pre-registrato” già un anno prima. E’ un formato (ora ottimizzato) che viaggia a una velocità “sprintata” di 15-18Mbps, mentre la codifica H.264 permette di ottenere un aumentato livello di dettaglio e una rappresentazione dei colori maggiormente saturi e ricchi, specie per quanto riguarda il verde dei campi di Calcio. In pratica, grazie a varie collaborazioni con partner tecnologici internazionali e a un’innovazione “made in Sky Italia”, possiamo offrire ai nostri abbonati una qualità che supera quella dell’HD, senza chieder loro di cambiare il Tv domestico».

 

Realtà virtuale, suggestiva frontiera

Il tema principale dell’evento Sky, comunque, riguardava la Realtà Virtuale (VR), mediante la quale gli spettatori hanno l’opportunità di entrare in luoghi di norma non accessibili al pubblico, oppure di riproporre contenuti d’uso comune visti però da un’angolazione unica. Per sviluppare la produzione di materiale specifico è stato creato lo scorso marzo a Londra lo Sky VR Studio, un polo che riunisce i centri ricerca delle filiali italiana, britannica e tedesca, avendo in cantiere decine di nuovi progetti abilitati a coprire tutti i generi: dallo sport al Cinema, passando per le notizie, l’intrattenimento, l’arte e la cultura. Durante l’evento è stato possibile testare in pratica tutta l’attuale produzione in Virtual Reality di Sky (produzione che necessita comunque di alcuni “ritocchi”), tramite i visori Samsung Gear VR. Sono così passati sullo “schermo” una decina di contenuti, tra cui quello inerente San Pietro e le Basiliche Papali a Roma, sicuramente tra i più interessanti.

«Questa applicazione interattiva e immersiva – ha sottolineato Bertolotti – consente allo spettatore di guardarsi intorno a 360°, personalizzando la sua esperienza (nell’ambito ovviamente di uno “storytelling” preconfezionato) e osservando tutto ciò che vedrebbe se si trovasse realmente sul posto. Per ora Sky carica materiale VR su piattaforme terze come Facebook 360, Oculus e YouTube 360, quanto prima però arriverà Sky VR app, un ambiente ufficiale unico per tutti i nostri contenuti di Realtà Virtuale».

 

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