Impianto centralizzato: Monocavo, grande flessibilità

Impianto centralizzato MonacavoTroppi cavi per il Sat centralizzato? Il loro numero può arrivare a otto se i satelliti da ricevere e da distribuire sono due e fino a 16 cavi con le più recenti soluzioni in commercio in grado di gestire fino a 4 satelliti. Nuove tecnologie ci corrono in aiuto per semplificare l’impianto e portare tutti i segnali SAT su un solo cavo. Vediamo le principali

 

Uno degli aspetti più complessi della gestione dei segnali Sat negli impianti condominiali riguarda il numero dei cavi coassiali necessari per la distribuzione. Il sistema consolidato consiste nel predisporre una rete condominiale multi-coassiale formata da quattro cavi per ogni satellite ricevuto. Il numero dei cavi può arrivare a otto se i satelliti ricevuti e da distribuire sono due, fino a 16 cavi nel ricorrendo ai più recenti dispositivi in commercio capaci di gestire fino a 4 satelliti. Vediamo i sistemi utilizzati.

 

Sistema ad albero. In pratica viene realizzata una rete ad “albero” predisponendo una linea centrale nella verticale dell’edificio (chiamata in gergo tecnico: colonna o montante o discesa o dorsale) per portare tutti i segnali ricevuti dalle antenne condominiali ad ogni piano dell’edificio, concentrandoli in un nodo (chiamato: derivatore di piano o TAP ) da cui dipartono i rami destinati ai singoli utenti: un cavo per ogni presa, solitamente una sola presa per utente.

Una possibile variante a questo sistema, utilizzata negli edifici dove a ogni piano sono presenti numerosi utenti e ad ognuno di essi si ha necessità di destinare più di una presa, è la tecnica di “derivazione multicavo” mediante la quale si ha la possibilità di ottenere la replica della linea centrale multicavo anche sulle derivazioni di piano. Ciò permette di collocare nei corridoi degli edifici più unità di derivazione commutate (multiswitch) e che possono anche essere una per ogni utente, al fine di avere più prese disponibili (es. una in ogni stanza dell’appartamento) oppure aggiungerne altre in un secondo tempo senza dover modificare la linea di distribuzione centrale.

 

Sistema IF-IF monocavo. Una risposta alla necessità di semplificazione degli impianti ossia alla riduzione del numero di cavi da impiegare, è stata data in passato dalla tecnica IF-IF, a tutt’oggi una valida soluzione per la realizzazione di reti monocavo. Questa tecnica prevede l’impiego di una centrale di testa programmabile per realizzare di fatto due operazioni: la selezione dei canali SAT da distribuire e la loro riorganizzazione nella banda IF disponibile su un solo cavo. Così facendo, basta impiegare un solo cavo di discesa centrale e un singolo cavo di derivazione per ogni presa di utente.

La rete può essere estesa con amplificatori o modificata ed estesa nella sua ramificazione con tutte le tecniche normalmente utilizzate per i segnali TV terrestri con un solo requisito: tutti i componenti impiegati devono garantire una banda operativa estesa fino a 2150 MHz e ciò vale quindi per cavi, divisori, derivatori, amplificatori, prese e connettori. Si tratta di un sistema ingegnoso, semplice ma con un grande limite nel numero di canali distribuibili, mai più di 30, oltre alla necessità d’intervento tecnico specializzato qualora alcuni dei programmi scelti per la distribuzione dovessero cambiare il canale di trasmissione.

 

Programmi e canali, un chiarimento

Per chi non avesse presente il significato dei termini “canale” e “programma” è opportuno un piccolo chiarimento. Ogni satellite è provvisto di trasmettitori che generano “canali di trasmissione”. Grazie alla tecnologia digitale ogni singolo “canale di trasmissione” può trasportare più programmi, orientativamente da 5 a 10. Pertanto, la scelta dei programmi da distribuire fatta dagli utenti, si traduce nella scelta dei canali contenenti i programmi scelti. Tali canali saranno quelli che raggiungeranno le prese degli utenti e quindi i decoder Sat della casa. Questi aspetti, quando si allestisce un impianto con centrale IF-IF obbligano a scegliere i canali da distribuire escludendo tutti gli altri. In questo modo da un lato si semplifica l’impianto ma si perde la possibilità di ricevere i programmi trasmessi sui canali esclusi dalla distribuzione.

 

Evoluzione individuale

Le prime risposte dell’industria alla semplificazione, ovvero alla riduzione del numero di cavi necessari, sono arrivate per quegli impianti individuali dove si ha necessità di disporre più di una presa Sat. Pensiamo agli appassionati provvisti di decoder con la possibilità di registrare e che richiedono due allacciamenti Sat indipendenti, oppure agli utenti con più decoder in casa e interessati scegliere programmi o canali diversi da differenti stanze.

Soluzioni di questo tipo prevedono l’uso di un’antenna parabolica dotata di LNB speciale a quattro uscite Quad (quattro cavi per quattro prese) oppure Quattro (quattro cavi collegati a una centrale multiswitch per più di quattro prese).

Una crescente richiesta di sistemi “multipresa” ha stimolato l’industria a sviluppare una nuova tecnologia per realizzare nuovi LNB capaci di garantire le stesse funzionalità utilizzando un solo cavo di discesa dall’antenna. Questi LNB (chiamati single cable, Unicable o SCR) integrano una vera e propria centrale in grado di selezionare il canale da ricevere, trasferendolo al decoder dell’utente che ne ha fatto richiesta. Con questi LNB possiamo quindi realizzare uno schema più semplice, attraverso un solo cavo che porta i segnali fino a 4 o 8 prese.

La stessa applicazione è stata implementata nei multiswitch, permettendo così di creare sistemi di distribuzione monocavo per 4 – 6 – 8 prese per un singolo cavo. Questi dispositivi funzionano e rispondono alle norme Europee EN 50494.

 

Fino a 32 prese su singolo cavo

La tecnologia esiste, i prodotti cominciano a essere presenti sul mercato e promettono ciò che fino a poco tempo fa non era possibile: ossia collegare fino a 32 diversi decoder Sat a un solo cavo di distribuzione. Lo annunciano alcuni costruttori che pubblicizzano LNB e Multiswitch capaci di fornire a una sola uscita 24, 30, 32 canali di distribuzione destinati ad altrettanti utenti. Il sistema può avere due possibilità di applicazione, definiti da alcuni con due diverse modalità di funzionamento: “statica”, “dinamica”.

La funzionalità “dinamica” è sicuramente quella più interessante ma si attende di vedere applicazioni realmente installate e funzionanti perché consentirebbe ad ogni decoder collegato di scegliere un programma ossia un canale in modo indipendente dagli altri decoder. La gestione dei comandi sfrutta tecniche compatibili con le indicazioni delle norme EN 50607 che prevedono la convivenza di 32 frequenze IF fisse utilizzate come canali di trasferimento dell’emittente richiesta dall’utente (e quindi dal decoder). Tale ipotesi nasce dal fatto che si possa suddividere la banda IF SAT compresa tra 950 e 2150 MHz in 32 canali, larghi ognuno 36 MHz, sui quali trasferire a ogni utente il canale Sat richiesto. Ciò può funzionare se i canali da trasferire non sono più larghi di 36 MHz (alcuni satelliti presentano canali più stretti e più larghi di 36 MHz) e se il sistema di filtraggio dell’LNB (o multiswitch) è tanto preciso e stabile da riuscire a isolare senza penalizzazioni o distorsioni i singoli canali. In aggiunta è opportuno precisare che tale modalità richiede decoder compatibili con il nuovo standard EN50607, mentre la maggior parte dei decoder in commercio è conforme solo alla norma precedente EN50494 che prevede fino a 8 utenti per cavo con il sistema SCR.

I dispositivi predisposti, invece, per la funzionalità statica si basano su una tecnica più sicura e consolidata e sul protocollo IF-IF presente su tutti i decoder. Il sistema offre una selezione di canali, fino a 30, con una larghezza di 40 MHz, riorganizzati in modo tale da stare comodamente nella banda IF 950-2150 MHz.

In questo modo ogni decoder conserva l’indipendenza ma i canali disponibili si riducono a un quarto del totale presente su un singolo satellite. Tuttavia, per il mercato italiano ciò non rappresenta un limite, in quanto è realizzabile una selezione di tutti i programmi italiani in chiaro e a pagamento trasmessi dalla posizione 13° Est, per concentrarli nei 30 canali IF di distribuzione e quindi in un unico cavo.

 

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