Impianto SAT e DTT – Digitale terrestre assente con impianto “misto”

Sono un vostro affezionato lettore e vi ribadisco i complimenti per la rivista e per gli utili consigli che sempre date.
Vi scrivo in merito al mio impianto d’antenna, realizzato circa una decina di anni fa con una centralina Ankaro Sat Einschleus-Matrix Typ SEM 5 X 12 AN.
Questo impianto serve due appartamenti miscelando i segnali terrestre e satellitare così da averli entrambi su unico cavo ma con due prese distinte in ogni stanza.
Purtroppo, da sempre il segnale terrestre non è stato mai soddisfacente con una ricezione disturbata e nebbiosa, mentre quello della parabola è buono. Dallo switch-off non riesco più a ricevere nulla e vorrei chiedervi un consiglio su come risolvere il problema.
Secondo voi è necessaria una centralina più performante oppure devo rifare nuovamente l’impianto, tenendo conto che vorrei mantenere sia il terrestre sia il satellitare in tutte le stanze? Vi ringrazio per l’attenzione e porgo i miei più cordiali saluti.

Fabio C.

Il compito della centralina è di miscelare, amplificare e distribuire i segnali terrestri e satellitari. Se questi sono deboli o disturbati già a monte, per la scarsa copertura DVB-T/S o il malfunzionamento delle antenne, non sarà possibile ottenere a valle, ovvero sulle prese, una ricezione di qualità sufficiente.
Visto che nel suo caso la ricezione satellitare è buona, se escludiamo un malfunzionamento nel percorso del segnale terrestre (amplificazione, mix, demix, connessione prese, ecc.), le principali cause della mancata ricezione dei mux digitali vanno ricercate nella scarsa copertura nella sua zona, nell’errato orientamento delle antenne VHF/UHF, in un loro malfunzionamento o scarso guadagno. Per prima cosa, le consigliamo di verificare la copertura dei mux nazionali e locali nella sua zona, consultando le mappe e le tabelle pubblicate sui siti web degli operatori televisivi (es. www.raiway.it, www.tv.mediaset.it/digitaleterrestre/copertura.shtml, www.telecomitaliamediabroadcasting.it/copertura/mappa_copertura_italia.shtml, ecc.) oppure sui siti specializzati come OTGTV (www.otgtv.it).
Fatto ciò, bisogna puntare le antenne nella direzione dei ponti ripetitori e misurare il livello e la qualità del segnale in uscita, prima dell’ingresso in centralina, con l’ausilio di un misuratore di campo. Se il segnale è debole, si può provare a sostituire le attuali antenne con modelli digitali di ultima generazione ad elevato guadagno, preferendo quelle già predisposte per annullare le interferenze con i segnali broadband LTE che dal 1° gennaio 2013 dovrebbero occupare i canali UHF dal 61 al 69. Per garantire i migliori risultati, le consigliamo in questa fase di rivolgersi ad un antennista professionista.
Tutti gli altri componenti dell’impianto a valle delle antenne terrestri, compresa la parabola, non dovranno essere assolutamente sostituiti, a meno che il tecnico riscontri dei malfunzionamenti nel corso delle verifiche strumentali. Grazie per i complimenti e buona fortuna per il suo nuovo impianto.

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