Metti un vigile in antenna

Novembre
Gli appassionati di satellite sanno che l’antenna parabolica dialoga con il ricevitore satellitare per gestire l’enorme quantità di canali disponibili. Questo scambio è necessario perché il ricevitore Sat, lavorando con segnali a radio frequenza, dispone di una banda limitata di sintonia non in grado di contenere tutta la banda di trasmissione usata dai satelliti. Tale banda viene, infatti, divisa in due parti definite Banda bassa (Lo) e Banda alta (Hi), ognuna delle quali ulteriormente ripartita secondo l’orientamento elettromagnetico dei segnali: Verticale (V) oppure Orizzontale (H). Questa suddivisione richiede quindi un costante dialogo tra il ricevitore e l’antenna parabolica, o meglio l’LNB. Il primo richiede il canale da ricevere il secondo attiva i circuiti necessari. Questo complesso sistema non permette di collegare più di un ricevitore allo stesso LNB perché si creerebbero inevitabili interferenze. Oggi tale limite è superato con l’introduzione della tecnologia SCR.

Particolarità del sistema
Grazie all’integrazione di complessi circuiti di ricezione e sintonia all’interno di un unico microchip è stato possibile realizzare un sistema in grado di gestire con un solo chip fino a 4 diverse richieste provenienti da 4 diversi ricevitori sfruttando alcuni comandi DiSEqC aggiuntivi a quelli già usati per la commutazione multi-feed o per il controllo di motori di antenna. L’aspetto rivoluzionario consiste nel fatto che basta un solo cavo di discesa per collegare tutti e 4 i ricevitori.
Si tratta di un vero e proprio sistema di “conversione di frequenza sintonizzabile a distanza” via cavo coassiale. La particolarità consiste nell’impiego di quattro frequenze di uscita fisse generate dall’LNB da un sistema assimilabile ad un “router”, chiamate IF “Intermediate Frequency”, ognuna con un valore diverso per ogni ricevitore collegato. Il ricevitore per conto suo, quando è predisposto nella modalità SCR, blocca il suo sistema di sintonia tradizionale su una sola frequenza IF, quella assegnata dal sistema SCR.
Stabilito il canale IF sul quale ogni decoder deve funzionare il router esegue, su  richiesta, la conversione di frequenza necessaria a trasferire il canale desiderato verso il ricevitore che l’ha richiesto.
Quando l’utente richiede la visione di un programma pigiando sul suo telecomando, il ricevitore invia attraverso il cavo coassiale una serie di comandi che comunicano al router su quale polarizzazione, banda e frequenza è presente il programma richiesto. Il router prende in carico il comando riconoscendo il ricevitore da cui è partita la richiesta, esegue la commutazione di banda e polarizzazione necessaria, si sintonizza sulla frequenza del transponder satellitare e converte la sua frequenza IF in un’altra frequenza IF assegnata al ricevitore remoto. Affinché questo processo si attivi è necessario che i ricevitori siano compatibili con il sistema SCR e quindi dispongano di due funzioni aggiuntive: il blocco della sintonia su una frequenza fissa assegnata all’utente e un set di comandi aggiuntivi del DiSEqC.

Ampio ventaglio di applicazioni
La prima applicazione per cui il sistema è nato è quella di uno speciale tipo di LNB che include al suo interno tutto il necessario per gestire fino a quattro ricevitori su un solo cavo di discesa.
Questa peculiarità permette di realizzare semplicemente un impianto individuale per quattro ricevitori indipendenti o per collegare fino a due ricevitori dotati di registratore digitale su hard disk (PVR) e di doppio tuner.
La seconda possibile applicazione è di rendere più facile l’adeguamento degli impianti collettivi nei quali le prese tv degli utenti sono collegate in cascata. In questi casi si potranno impiegare degli speciali multiswitch in grado di gestire più ricevitori collegati alla stessa uscita connettendo ogni linea di discesa a un’uscita diversa.
Un’ulteriore applicazione implementabile sui multiswitch è quella di permettere che un derivatore di piano possa collegare più prese in serie sulla stessa uscita. In questo caso la linea di discesa è multicavo con multiswitch collegati in cascata ma la cosa interessante è che ogni uscita derivata potrebbe servire con un solo cavo più prese per ogni utente o più prese dello stesso piano.

Come riconoscere i componenti compatibili
È necessario ricordare che la realizzazione di tutte le soluzioni presentate richiede che i ricevitori degli utenti siano compatibili con il sistema SCR ovvero integrino le funzioni necessarie definite dalla norma tecnica europea EN 50494. In commercio si trovano con facilità LNB, multiswitch e ricevitori di svariate marche in grado di funzionare nel modo SCR. Si possono trovare componenti identificati con la sigla “unicable” oppure “one cable”: modi diversi per definire i sistemi SCR.

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