Ricevitore Linux GigaBlue Quad HD

In sintesi
Sconosciuto sino a poco tempo fa, il brand GigaBlue ha raggiunto oggi una maturità notevole, grazie all’ottimo lavoro di progettazione e commercializzazione. Il decoder Quad HD è la testimonianza di avanzate capacità di progettazione unite ad una buona dose di coraggio, perché l’hardware di  supporto è tra i più avanzati oggi in commercio. Microprocessore potentissimo unito a una generosa quantità di memoria, connettività ai massimi livelli, estetica ricercata e l’ottimo supporto firmware potrebberero proiettare il ricevitore Quad nell’olimpo dei ricevitori più apprezzati sia dagli “smanettoni” sia dagli utilizzatori più tranquilli: l’unico appunto è relativo la presenza di un solo card reader, insieme ad un prezzo che, pur essendo allineato alla qualità del prodotto, risulta alto in assoluto e ciò potrebbe frenare la diffusione dell’apparecchio sul mercato italiano, specialmente in un momento di difficoltà economiche come quello attuale.

Aprile 2013
Il successo in campo commerciale di un prodotto non è facilmente pronosticabile perché, ai valori “oggettivi” legati alla qualità e specificità d’uso, si sommano quelli “soggettivi” appartenenti alla sfera emozionale, tanto influenti da modificare non di rado i più radicati criteri d’acquisto del consumatore. Questo teorema si applica soprattutto sugli oggetti tecnologici di culto, telefonini in testa, ma anche sui ricevitori, in particolare gli enigma-based, spesso debitori della loro fortuna al supporto profuso da efficienti gruppi di sviluppo e al derivante tam-tam in Internet. I produttori di ricevitori basati su Linux sono costantemente alla ricerca di una prerogativa o un dettaglio in più per attirare i consumatori, proponendo apparecchi di qualità e in particolare, cercando di fornire almeno un prodotto per ogni categoria, entry-level, medium e top. Questa è proprio la scelta del produttore GigaBlue che, presentatosi sul mercato con il modello  Solo, mono tuner, ha proposto a breve termine il modello SE, dualtuner: entrambi questi modelli sono ora sostituiti dal modello UE, che ne integra le caratteristiche. Alla flotta di ricevitori mancava quindi solamente un top-receiver, il Quad appunto che, annunciato mesi orsono, ha fatto la sua comparsa sul mercato con un prezzo di lancio piuttosto alto ma con caratteristiche innovative e una dotazione hardware all’avanguardia, degna di nomi ben più altisonanti.

Il ricevitore è contenuto in un imballo di cartone sul quale, come oramai consuetudine, sono riportate le caratteristiche salienti del prodotto: all’interno, oltre al ricevitore protetto da una busta di plastica e stabilizzato da fermi di cartone, troviamo uno scarno manuale d’uso, il telecomando con le relative pile, la cavetteria e le viti necessarie per il collegamento di un HD in standard SATA interno, alimentatore e relativo cavo. Tutti i particolari sono imballati separatamente e il ricevitore è protetto, oltre che dalla busta per l’imballo, anche con plastiche adesive che lo ricoprono completamente: una soluzione già vista su altre marche è che ci auguriamo sia in futuro applicata da tutti i costruttori, al fine di evitare sgradevoli rigature sull’apparecchio. Una dotazione buona ma non di assoluta eccellenza: un ricevitore che si voglia inserire nel gotha degli enigma-embedded dovrebbe proporre qualcosa in più.

Hardware d’eccellenza
Come anticipato il ricevitore GigaBlue Quad HD si colloca nella categoria dei top-receiver grazie alla sezione hardware d’eccellenza realizzata con scelte progettuali che pochi altri produttori hanno già proposto: il microprocessore è un  potente BCM7356 cloccato a 1.3GHz (512MB Flash / 1GB RAM), sono presenti due tuner DVB-S2 ed è possibile installarne altri due per un totale di quattro tuner contemporaneamente funzionanti. La connessione Ethernet è del tipo 10/100/1000 e dovrebbe perciò offrire prestazioni eccezionali in termini di velocità, sempre che il resto della rete alla quale è collegata rispetti le stesse specifiche. Abbiamo usato il condizionale perché non manca un piccolo giallo a proposito della connessione Ethernet: sul cartone è segnalata come 10/100 mentre sul manuale è indicata 10/100/1000. Nelle nostre prove non siamo riusciti a testare la velocità di 1 GB, ma ci riserviamo di approfondire in un secondo tempo, con il distributore, l’argomento. Oltre alle caratteristiche citate segnaliamo una abbondanza di connessioni (vedi box specifico) e la mancanza della SCART, i cui segnali sono comunque presenti, per necessità particolari, tramite le uscite audio/video analogiche separate. Non stupisce che tanta dotazione abbia svegliato l’interesse di molti gruppi di sviluppo, con ovvi benefici per l’utente finale invogliato a provare svariate immagini, anche grazie al semplice metodo d’installazione del firmware. Per la prova abbiamo utilizzato l’immagine del gruppo italiano SifTeam, sempre all’avanguardia nel rilascio di firmware per molte marche di ricevitori.

PER INFORMAZIONI
ChipPlanet
http://www.chipplanet.net/

Vuoi scaricare gratuitamente il test in formato pdf:
http://www.01net.it/01NET/Photo_Library/1072/eur243_gigaBlue_quadHD_pdf.pdf

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