Ricevitore Sat Dream DM800HD PVR

In sintesi
Da parecchio tempo ci ripromettevamo di eseguire test sui ricevitori Dream Multimedia ma l’assenza di un distributore certificato ha impedito finora di soddisfare questa volontà. Ostacolo oggi superato grazie all’iniziativa di Satmedia Engineering, da poco distributrice riconosciuta dei prodotti Dream e, cosa importantissima, responsabile dell’assistenza tecnica di tutti gli apparecchi venduti. Il decoder DM800HD, pur con misure molto contenute che potrebbero far storcere il naso agli estimatori delle dimensioni generose, è un concentrato di tecnologia dell’ultima generazione, governato dal sistema operativo Enigma forte di soluzioni hardware degne di un top-receiver. La gestione dell’Alta Definizione, la presenza della rete “wired” o Wi-Fi con utilizzo di penna USB esterna, la stabilità del sistema e l’estrema maneggevolezza e velocità testimoniano la qualità dei prodotti DM.

Marzo 2010. La Dream Multimedia è una azienda operativa oramai da qualche anno alla quale si fa storicamente risalire la nascita dei ricevitori basati sul sistema operativo Linux: dal primo DM7000 al successivo DM7020, sino al primo esemplare sul quale fu implementato Enigma2, il DM7025, il costruttore tedesco ha sempre prodotti decoder destinati a suscitare l’attenzione degli appassionati.

Se non riscontriamo certo fantasia nelle sigle attribuite ai modelli prodotti, certamente questa non manca nei progetti sviluppati, se è vero che per ogni nuovo modello commercializzato si assiste ad un costante successo di vendite nonostante i prezzi relativamente elevati.
Va quindi riconosciuto il merito alla Dream Multimedia di avere esteso sensibilmente il mercato globale dei ricevitori Linux, ulteriormente allargato ai svariati cloni, di provenienza cinese: simili agli originali ma realizzati con componenti di qualità e prestazioni decisamente inferiori.

La confezione che contiene il decoder DM800HD rispecchia la qualità del prodotto: un’elegante scatola nera con il logo argentato, contiene, oltre al ricevitore stesso e al suo telecomando, una buona dotazione di cavi e adattatori. Peccato che il manuale non contempli la lingua italiana ma sappiamo che chi utilizza questa tipologia di ricevitori non si spaventa certo di fronte a difficoltà simili.

Per una scelta commerciale secondo noi azzeccata il ricevitore viene venduto al pubblico, non con la versione base di Enigma2, bensì con una versione firmware customizzata dal gruppo italiano EDG-Nemesis, liberando così l’utilizzatore finale del peso di un aggiornamento software, operazione che, agli inizi e senza esperienze in merito, può risultare impegnativa.

Naturalmente gli add-on più ambiti su questo tipo di ricevitori, i cosiddetti emulatori, non sono assolutamente presenti nel firmware di gestione e possono essere installati via Internet, assumendosene la responsabilità considerato che la pratica è considerata illegale.
Insieme al firmware, sono installati anche i setting adeguati al sistema, precisamente per un dual-feed Hot Bird/ASTRA, che copre la maggior parte delle necessità.
Come sempre con l’utilizzo di un settings editor dedicato si possono caricare altre liste.

Menu efficiente e articolato
La navigazione tra i menu di Enigma2, arricchiti da nuove voci e da una grafica accattivante grazie allo “skin” di default, è veloce e precisa, grazie anche alla buona sensazione tattile del telecomando.

Il menu principale presenta le classiche voci di Enigma2 ovvero Sottotitoli, Media Player, Player DVD, Timer, Informazioni, Plugin, Configurazione Standby/Riavvio.
Tra queste sezioni segnaliamo quella relativa ai timer con cui impostare le nostre registrazioni in caso di presenza di hard-disk e, ben più importante, il menu Impostazioni, che ci porta nel sottomenù di gestione dell’intero sistema dove, grazie ad ulteriori sottomenu, possiamo impostare i dati relativi al nostro impianto satellitare.

Naturalmente il decoder DM800HD è compatibile con i protocolli DiSEqC sino alla versione 1.2 ed è certificato per il protocollo USALS, permettendo così di gestire qualsiasi configurazione immaginabile: dal semplice monofeed sino ad un più performante impianto motorizzato.

Il menu per la personalizzazione dell’impianto Ricerca canali-Configurazione tuner è semplice da usare per i sistemi mono/dual-feed e abbastanza intuitivo anche per configurazioni superiori.
Se per la configurazione di un’antenna motorizzata in USALS sarà solo necessario inserire le nostre coordinate geografiche, con il DiSEqC 1.2 è indispensabile associare tutti i satelliti al relativo tono, pena il non funzionamento del rotore.

Enigma2 è particolarmente sensibile al corretto settaggio del proprio impianto, specie in fase di caricamento dei setting, che devono essere coerenti con quanto impostato. Comodissima, sempre nel menu di settaggio dell’antenna, la schermata di Sat Finder, utile per verificare il livello di segnale di ciascun satellite per permettere un aggiustamento fine della posizione della parabola.

Completano la carrellata di voci gli indispensabili menu di ricerca canale, automatica per satellite o manuale, con scelta dei dati di sintonizzazione.
Essendo il ricevitore compatibile con i segnali in Alta Definizione il menu di ricerca manuale è particolarmente ricco di voci, specie quando si imposta un transponder DVB-S2: gli esperti non avranno alcuna difficoltà a districarsi tra le voci da impostare mentre ai meno capaci consigliamo di saltare a piè pari questa sezione, semplicemente utilizzando dei setting preconfezionati, tra l’altro già installati nel ricevitore, come segnalato in precedenza.

Un altro menu particolarmente importante e ricco di voci è quello relativo al Sistema, con cui consigliamo di prendere confidenza. Da qui possiamo, infatti, impostare i parametri audio/video, la lingua dei menu, il fuso orario, il display la rete oltre ad altre molteplici impostazioni minori.

Naturalmente ci soffermiamo sull’aspetto caratterizzante dei ricevitori Linux embedded, ossia la rete. Molto più completo del menu dei sistemi Enigma1, la sezione Sistema presenta voci relative alla impostazioni dei dati salienti sia relative a test della rete stessa e al mount di periferiche esterne.

Nonostante la configurazione dei parametri di rete sia un’azione della quale abbiamo parlato approfonditamente in altri articoli sia spiegando i vari termini, siamo rimasti favorevolmente stupiti da un’opzione quasi non documentata né pubblicizzata, ma che si dimostra un vero e proprio valore aggiunto del ricevitore: la rete wireless.

Anche wireless via USB
Non possiamo certo definire il DM800HD un ricevitore wireless, in quanto sprovvisto della circuiteria necessaria per questo scopo, ma nella sua dotazione troviamo ben due porte USB ed è stato sufficiente inserire una penna USB wireless e riavviare il ricevitore perché questi, grazie ai driver caricati nel suo sistema operativo, la riconoscesse al volo.

Da quel momento nel menu di rete appare la voce relativa al wireless con la possibilità di impostare gli stessi parametri della rete wired. Non tutte le penne sono, però, adatte al funzionamento con il DM800 ma solamente quelle basate sul Chipset RT73: elenchi completi di tutte le penne commercializzate compatibili con il ricevitore sono disponibili su svariati siti e forum in Internet, compreso, quello del distributore. Davvero un’arma in più che semplifica di molto la vita, specie in presenza di difficoltà oggettive di cablaggio e ad un prezzo alla portata di tutte le tasche.

Naturalmente sono presenti molti altri menu e svariate altre personalizzazioni da noi non citate e che potranno essere esplorate dall’utilizzatore in un secondo momento, con comodo: settaggi video avanzati, skin, calibrazioni del display sino ad arrivare ai menu prettamente multimediali con cui visionare foto e video memorizzate sia sull’hard-disk di sistema (se presente) sia su unità USB.
Peccato soltanto non sia possibile registrare su questi device: sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta, un valore in più in un parco dotazione già di per sé ricco.

Efficacia del firmware
Come già accennato il decoder DM800HD è distribuito dalla SatMedia Engineering con un firmware alternativo a bordo.  Ricordiamo per i lettori più distratti che per firmware alternativo intendiamo un software non sviluppato e distribuito dalla casa madre, bensì da terze parti: il più delle volte gruppi di ricerca che diffondono gratuitamente firmware più performanti di quelli di base.

Troppo spesso questi sviluppatori vengono confusi con i pirati del Sat. Proprio nei giorni scorsi una rivista di settore ha pubblicato un articolo sullo sharing, spiegando con leggerezza i metodi utilizzati e citando alcuni gruppi italiani come produttori di firmware pirati, generando confusione e disagio con un pessimo utilizzo del mezzo giornalistico.

La versione firmware installata aggiunge alcuni interessanti funzionalità tramite il Pannello di controllo, raggiungibile con la pressione del tasto blu. Da questo è possibile scaricare contenuti aggiuntivi da Internet, impostare parametri di sistema altrimenti non modificabili, leggere le ultime novità circa il firmware stesso e settare gli emulatori, nel caso si sia proceduto ad installarne uno.

Per la completezza della nostra prova abbiamo provveduto a installare un emulatore sul sistema per verificarne il funzionamento con l’abbonamento a SKY. I risultati sono stati più che soddisfacenti, con una gestione impeccabile della card e uno zapping molto veloce sui canali criptati.

Siamo condannati, onde evitare incomprensioni, a segnalare ogni volta si accenni all’utilizzo degli emulatori – sia per sharing casalingo sia come semplice card reader – che questa pratica è ritenuta illegale e come il ricorso a questi software o semplici plug-in sul proprio ricevitore sia a totale rischio dell’utilizzatore, per eventuali malfunzionamenti e conseguenze legali della modifica.

Grazie al piacevole skin installato l’OSD è chiaro e riporta innumerevoli informazioni quali l’evento corrente e successivo, il nome del canale e del bouquet, la codifica del canale, i dati di sintonizzazione ed eventuali dati dell’emulatore.

Le operazioni quotidiane sono eseguite con grande solidità, non è mai successo di riavviare il ricevitore per un crash di sistema anche nelle operazioni più stressanti: la registrazione diretta e via timer su di un hard-disk eSATA esterno è sempre andata a buon fine come pure la gestione dei filmati tramite l’apposito menu.

Sistema molto stabile
Tra le numerose prove tecniche praticate su di un ricevitore digitale ne troviamo una leggermente fuori dagli schemi ma fortemente indicatrice della bontà del prodotto: il family-test.
Basta prendere il decoder e installarlo come apparecchio principale in casa, lasciando il telecomando alla portata di tutti i membri della famiglia in una normale serata di zapping intenso. Se alla fine della serata il ricevitore è ancora al suo posto e non è stato gettato dalla finestra la prova è superata.

Scherzi a parte lasciare un ricevitore digitale, a maggiore ragione un Enigma-based, alla portata di mani non esperte è un severo banco di prova perché chi lo usa lo fa davvero per “vedere” la televisione, e poco importano skin, plug-in o altro.

Abbiamo sottoposto il decoder DM800HD a questo genere di prova per ben due giorni, ottenendo risultati più che positivi e neppure la foga familiare ha scalfito la corazza di stabilità del ricevitore. Chi ci segue sa benissimo che, al di là di freddi dati tecnici, ciò che riteniamo veramente importante è la stabilità del sistema, unita ad una semplicità d’uso non sempre garantita dalle macchine Linux.

Un buon apparecchio, insomma, certamente in grado di ritagliarsi un meritato spazio nel mercato italiano, grazie al supporto del distributore e a quello (non trascurabile) delle comunità Internet incessantemente impegnate nello sviluppo di nuovi firmware e nuovi add-on per gli impieghi più svariati.

Collegamenti possibili
Considerate le dimensioni ridotte, la dotazione di connessioni sul retro del decoder DM800HD è degna di nota: da sinistra troviamo l’ingresso d’antenna e la relativa uscita passante poste sopra alla immancabile RS232 e alla presa DVI.
Troviamo poi la eSata sopra alla presa Ethernet e alle due porte USB 2.0 e quindi l’unica Scart presente, seguita dalla presa telefonica per il modem. Infine sono visibili la presa 12V per l’alimentatore esterno e la connessione audio ottica S/Pdif.

DATI TECNICI DICHIARATI
Ingressi antenna IF SAT: 1
Uscite antenna IF SAT: 1
Banda Operativa SAT: 950÷2150
Canali memorizzabili: dipendente S.O.
Symbol Rate: Fino a 45 Msym/s (DVB-S)
Modulazione: DVB-S, DVB-S2 (QPSK, 8PSK)
Comando LNB/Motori: DiSEqC 1.0,1.1,1.2, USALS
Memoria Sdram/Flash: 256/64 MB
CPU: MIPS 300 MHZ
Sistema Operativo: Linux
Connessioni Video: 1 SCART  (RGB, Composito o S-Video), 1 HD DVI (cavo verso HDMI in dotazione)
Connessioni Audio: 1 SCART (analogico stereo out), 1 SPDIF (digitale ottico), 1 HD DVI, Presa RS232, D-Sub 9
Altre prese: USB 2.0 (2), RJ45, Ethernet, E-SATA  (Hd Esterni), Modem
Modulatore RF: No
Teletext: Integrato
Altre funzioni: PVR Ready, SATA  (interno)  o E-SATA (esterno)
Slot CAM CI: No
Slot Card: 1
Alimentazione: 110÷240 Vac 50/60 Hz 0,6A
Consumo: <12 Watt con 12V
Dimensioni (LxAxP): 195x40x140 mm
Peso: 2,2 kg
Colore: Nero
Prezzo: Euro 418,00

DA SEGNALARE
+ Affidabilità e maneggevolezza
+ Sistema operativo Linux
+ Rete
+ Supporto HD Sata/E-Sata
–  Manuale non in italiano

Dati apparecchio in prova
Firmware: EDG-Nemesis HD V1.0

PER INFORMAZIONI
Satmedia Engineering
http://www.satmedia-engineering.eu
info@satmedia-engineering.eu
Tel. 0121.030293

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