Sat in vacanza a costi anticrisi

Giugno 2009. Chi non ha mai sognato di essere in vacanza, comodamente sdraiato, con una bibita in mano a godersi il programma Tv preferito senza disturbi vari alzi la mano.

Eppure proprio durante le vacanze, quando il tempo libero è maggiore e i fastidi ridotti, non si ha a disposizione l’attrezzatura necessaria per godersi la televisione e neppure ci si è mai posti il problema se ci sia modo di ovviare a questa situazione.

In questo articolo cercheremo di fornire gli spunti necessari ai fini di instaurare almeno un piccolo dubbio circa la necessità di questa rinuncia, naturalmente nelle categorie di vacanzieri per i quali si possono applicare le nostre soluzioni.

Purtroppo, infatti, dobbiamo escludere tutti coloro che alloggiano comodamente in albergo: difficile infatti che sia loro permesso mettere un’antenna sul balcone e poi in molti casi la televisione in camera è compresa nel prezzo.

Per ovvi motivi anche altre categorie di vacanzieri non potranno usufruire dei nostri consigli: chi passa le vacanze in alloggio, per esempio, oppure chi si reca in zone lontane con viaggi aerei e molti altri.

Ma la maggior parte degli italiani, quelli che passano le ferie in camper o in campeggio, così come chi affitta stanze, appartamenti o case potranno fare tesoro delle indicazioni fornite.

Idee precise su quanto necessario
Chi ci segue sa che l’appassionato di Sat, e più in generale di televisione, non vorrebbe mai rinunciare a nulla e probabilmente solo l’aspetto economico frena spese folli destinate a coltivare il proprio hobby anche in vacanza.

Munirsi di parabola, antenna, ricevitore, televisione e quant’altro necessario ad un impianto di ricezione destinato esclusivamente alle vacanze effettivamente è impegnativo sotto l’aspetto economico, senza contare le difficoltà d’installazione, magari per chi si sposta con il camper.

Parimenti vanno valutate le oggettive difficoltà tecniche per ricevere satelliti e il Digitale terrestre in alcune zone della nostra penisola, per non parlare dell’estero.

Perciò per prima cosa dobbiamo restringere il campo e porre dei limiti.
Per l’utenza italiana Hot Bird è il satellite principale, da cui riceviamo praticamente tutti i programmi di maggiore interesse: oltrettutto è anche quello meno problematico da ricevere, anche con parabole di piccolo diametro.

Per quanto riguarda l’aspetto economico sono necessarie alcune considerazioni: fondamentale è spendere poco, ma ancora più importante è acquistare materiale e componenti da utilizzare non solo in vacanza ma utili anche nel resto dell’anno, magari associati al nostro impianto di casa.

È inutile e antieconomico munirsi di un nuovo impianto se poi viene utilizzato solamente nel periodo delle vacanze, oppure dotarsi di ricevitore di fascia alta se poi bisognerà anche procurarsi un generatore di corrente per alimentarlo.

I fattori presi in considerazione nelle pagine che seguono sono l’economicità delle soluzioni e la possibilità di riutilizzo dei materiali acquistati anche a vacanze concluse.

La soluzione giusta e di buon senso
Considerando di limitare la ricezione satellitare al solo Hot Bird, la soluzione più economica è data dal kit satellitare illustrato in queste pagine.

Le ridotte dimensione della parabola, come visto precedentemente, potrebbero generare problemi  alla ricezione di qualche particolare transponder in determinate posizioni geografiche, inconveniente compensato dal costo contenuto.

La valigia per trasportarla, di generose dimensioni, permette di alloggiare insieme alla parabola anche altro materiale dell’impianto.

Partendo dal presupposto di non voler rinunciare a nulla, abbiniamo alla parabola un ricevitore Linux embedded: ciò consente di utilizzare lo stesso abbonamento SKY e di sintonizzare qualunque canale ricevibile.

Il ricevitore può essere alimentato a 12V e questo risolve senza dubbio un problema, ma la cosa più importante è la possibilità di riutilizzo all’interno di una rete domestica, in veste di ricevitore secondario, pur se le sue potenzialità sarebbero ben altre.

Per quanto riguarda la ricezione dei segnali terrestri, nel caso interessassero, abbiamo optato per un’antenna munita di amplificatore di segnale, anche questo con doppia alimentatazione 220V/ 12V, dalle buone prestazioni e facile da installare e come tale agevolmente riutilizzabile in un impianto casalingo.

A questo punto al nostro piccolo impianto manca l’elemento più importante, certamente il più costoso: il televisore. In questo caso abbiamo optato per un display LCD da 16”, HD-Ready, munito di tuner DTT con un buon numero di connessioni audio/video, compresa l’entrata VGA che permette il suo utilizzo in abbinamento ad un personal computer: fattore, questo, che rafforza la nostra filosofia di scelta della componentistica.

I nostri acquisti sono terminati: con una spesa inferiore ai 500 euro abbiamo tutto il necessario per ricreare un impianto di ricezione Sat/DTT anche in vacanza e, cosa non trascurabile ma prevista in partenza, il basso costo dei pezzi dell’impianto non facilmente riutilizzabili al nostro ritorno: le due antenne. Sia il ricevitore sia il Tv LCD potranno, invece, essere usati in molti modi, non ultimo per la creazione di un secondo punto sat.

L’installazione: prima, durante e dopo
Reperito tutto il materiale dobbiamo ora garantirci di sapere come utilizzarlo al momento opportuno: alcune operazioni si possono tranquillamente svolgere a casa, mentre alcune altre, logicamente, andranno effettuate in loco.

La preparazione del ricevitore va senz’altro effettuata prima di partire, effettuando delle prove sull’impianto di casa già esistente, a garanzia del corretto funzionamento.
Sul decoder InetBox appena acquistato possiamo quindi scegliere un firmware sviluppato dal SifTeam, settings relativi al solo Hot Bird e un emulatore, per utilizzare il nostro abbonamento sfruttando lo slot integrato: un’ulteriore verifica che tutto funzioni al meglio andrà fatta prima di mettersi in viaggio, sempre attraverso l’impianto di casa.

La memorizzazione dei canali digitali terrestri sul piccolo Tv LCD è un’operazione da effettuare solo dopo avere puntato l’antenna, mentre un passo ancora più importante dei settaggi del ricevitore è l’aggiornamento dei dati per il puntamento dell’antenna satellitare.

Per quanto riguarda l’antenna per il Digitale terrestre basta osservare l’orientamento di quelle del luogo, per la parabola il discorso è leggermente diverso e più complicato. I parametri per il corretto puntamento di un’antenna satellitare sono essenzialmente due, azimuth ed elevazione, differenti a seconda della nostra posizione geografica.

Quindi, se non si è dotati di apparecchiature per il calcolo di questi parametri, la soluzione migliore è compilare una tabella associando ai luoghi di residenza estiva i dati tecnici di puntamento: innanzitutto, bisogna, appunto, rilevare le posizioni geografiche delle zone interessate.

Ancora una volta Internet è un valido aiuto: esistono parecchi siti che visualizzano le mappe geografiche con tanto di latitudine e longitudine relative alle località sulle quali si “clicca” col mouse: una volta ottenute le informazioni circa le posizioni geografiche necessarie basterà calcolare i valori di azimuth ed elevazione utilizzando sempre uno dei numerosi siti Internet fornitori di questo servizio.

Per dare ai nostri lettori un punto di partenza consigliamo di visitare http://www.dishpointer.com/ che utilizza, appunto, le mappe di Google: semplicemente inserendo il nome del satellite e il nome della località nella quale si effettuerà il puntamento, il sito visualizza la mappa e i dati necessari.

Anche in questo caso potremo azzardare una simulazione prima di partire, per verificare di avere appreso le tecniche corrette per il puntamento dell’antenna: puntiamo la parabola sui 13°Est di Hot Bird seguendo i valori ottenuti e secondo le indicazioni fornite nel box qui sotto, aiutandoci con il Tv LCD e il ricevitore, provvisto di una voce di menu apposita per visualizzare il livello del segnale.

Se caricare firmware e settings su un ricevitore è una operazione semplice, il puntamento di una parabola seguendo una tabella può invece rivelarsi difficile, specie quando, come nel nostro caso, la parabola non presenta riferimenti in gradi per la regolazione dell’elevazione.

Non conoscendo l’esatto valore di offset della parabola sarà necessario prima inclinarla dei gradi stabiliti dalla tabella e poi, utilizzando il ricevitore, effettuare una regolazione fine sino ad ottenere il valore di segnale migliore.

Si parte, finalmente
Ora che tutto è verificato e controllato possiamo finalmente partire per le nostre vacanze senza dovere rinunciare ai nostri programmi preferiti: logicamente non abbiamo la presunzione di avere affrontato in modo esaustivo l’argomento, ma speriamo di avere comunque fornito gli spunti utili per approfondirlo al meglio, specialmente con prove sul campo, indispensabili per raggiungere la manualità operativa che nessun trattato tecnico può fornire.

Ognuno potrà modificare le nostre indicazioni e l’attrezzatura consigliata come meglio crede e in base alle proporio esigenze: è inutile, per esempio, un LCD con tuner DTT se non si ha interesse per il Digitale terrestre così come potremmo optare per un ricevitore FTA se non si ha interesse a sottoscrivere alcun abbonamento pay.

Insomma le varianti sono molte ma ciò che conta è il raggiungimento di quanto prefissato ad inizio dell’articolo, con una spesa contenuta e con acquisti mirati al riutilizzo degli stessi apparecchi al ritorno dalle vacanze.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome