Satelliti – Astra 2F in Italia, la precisazione di SES

Seguo da sempre e con attenzione la vostra rivista, per la competenza e completezza d’informazione con cui affrontate le diverse tematiche. Proprio per questo mi sono deciso a inviarvi delle precisazioni in merito ad alcune discussioni che da molti mesi vedo proseguire nella rubrica La Posta di Clarke a proposito della flotta satellitare di SES (ASTRA) a 28,2° Est.
Trovo molto interessanti la precisione, la perizia e la passione con cui molti lettori scansionano le nostre frequenze e ne mappano il livello qualitativo in ricezione dalle diverse città italiane, ricostruendo con un perfetto lavoro di ingegneria inversa le mappe di copertura dei nostri satelliti co-locati in quello slot orbitale. Diventa, tuttavia, fuorviante la conclusione che se ne trae, a più riprese, nei commenti. Le variazioni osservate nei mesi fanno tutte riferimento al trasferimento di carico da ASTRA 1N verso ASTRA 2F, da poco, appunto, arrivato in posizione e caratterizzato, rispetto al predecessore ma perfettamente in linea con i “coinquilini”, da uno spot beam formidabilmente focalizzato sulle isole del Regno Unito e, quindi, decisamente meno generoso nella copertura “fuori obiettivo”.
E’ sbagliato interpretare questa caratteristica come un “calo di prestazioni” rispetto ad ASTRA 1N ovvero affermare che l’uno sia “meno performante” dell’altro “nonostante i footprint ufficiali”. Al contrario, proprio la maggiore focalizzazione della copertura accoglie in pieno le richieste dell’editore televisivo che ha in uso detta capacità e che è tenuto a rispettare i vincoli imposti dai diritti sulla diffusione dei contenuti.
Negli stessi tempi recenti, inoltre, ASTRA 2F ha preso in carico anche la capacità precedentemente diffusa, dal medesimo slot orbitale, tramite satelliti di terze parti. Grazie all’ottimo lavoro di preparazione e alla cooperazione tra i diversi attori in gioco, è stato possibile tanto ottenere una transizione indolore, quando un miglioramento diffuso della qualità del segnale. Quest’ultimo dato, naturalmente, conferma come ASTRA 2F offre delle prestazioni perfettamente in linea con le aspettative e, in alcuni casi, anche in eccesso. Nei primi mesi del 2014 è previsto l’inizio della fase operativa per l’ultimo arrivato della famiglia ASTRA, il 2E, già lanciato con successo e in fase di test in orbita.
Con l’arrivo di questo satellite, sarà definitivamente “scaricato” ASTRA 1N, che continuerà altrove la sua missione.

Piero Di Giacomo Senior Sales Engineer SES

La ringraziamo molto per il suo prezioso contributo. Effettivamente, quando abbiamo commentato i report dei lettori sulla ricezione dei segnali dello spot UK di ASTRA 2F in Italia (spot UK), abbiamo sottolineato come questo satellite offra una copertura più limitata nel sud Europa rispetto ai predecessori con lo stesso spotbeam. Tuttavia, abbiamo sempre evidenziato che lo spot UK, come si evince dal nome, è espressamente destinato agli operatori televisivi britannici (BBC e ITV in particolare) e ai loro telespettatori. Gli utenti del resto dell’Europa, invece, vengono raggiunti dal segnale solo “incidentalmente” (in sostanza, i segnali non sono destinati a loro) e quindi possono solo ritenersi fortunati se riescono a ricevere solo qualche canale e solo con parabole di grandi dimensioni. Altri operatori, televisivi e satellitari, preferiscono risolvere la questione in un modo più radicale, decodificando oppure oscurando i canali o i contenuti più “sensibili”, come ad esempio gli incontri della Champions League, onde evitare di interferire con altre pay-tv in possesso del diritto a trasmettere quello determinato evento nel loro Paese.

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