Tre tipi molto intraprendenti

Febbraio 2010. Quest’anno, con il passaggio al digitale di altre importanti regioni italiane (Piemonte orientale, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria) che vanno ad aggiungersi a quelle già digitalizzate negli scorsi mesi (Piemonte orientale, Lazio, Campania, Trentino, Valle d’Aosta, Sardegna), lo switch-off/over avrà percorso gran parte del suo cammino destinato a concludersi nel 2012.

Come già sperimentato con l’analogico, alcune aree del nostro Paese rimarranno però scoperte, complice l’orografia del territorio che impedisce la ricezione del segnale oppure la rende molto difficoltosa e instabile.

Per ovviare a questo problema e consentire a tutti i cittadini italiani l’accesso all’offerta digitale, i broadcaster nazionali RAI, Mediaset e Telecom Italia Media hanno sviluppato TivùSat, una piattaforma satellitare gratuita esordita la scorsa estate.
L’obiettivo è di replicare sui satelliti Hot Bird 13° Est gli stessi canali gratuiti nazionali diffusi nelle bande VHF e UHF terrestri ad eccezione di quelli vincolati da accordi di distribuzione esclusiva con altre piattaforme pay-tv, come ad esempio Sportitalia con Sky.

Tabella. I canali TivùSat trasmessi da Hot Bird 13° Est

Per consentire il rispetto degli accordi stipulati dai broadcaster con i fornitori di contenuti e tenuto conto che la ricezione satellitare supera i confini nazionali, i canali possono essere criptati con il sistema Nagravision e pertanto ricevuti soltanto con gli appositi decoder certificati da TivùSat, in gergo “Tivùbox”.
In realtà è possibile vedere i canali TivùSat anche utilizzando la SmarCAM del Digitale terrestre (quella delle pay-tv Mediaset Premium e Dahlia, tanto per intenderci), ma solo con la smart card ufficiale di TivùSat.

Dal momento che questa carta è attualmente presente solo nella confezione dei Tivùbox (ma prossimamente anche disponibile su richiesta degli abbonati RAI e dei cittadini italiani residenti all’estero grazie ad una recente direttiva dell’Agcom), chi lamenta problemi di ricezione dei segnali DTT ed è interessato ai programmi delle reti nazionali pubbliche e commerciali senza correre il rischio di oscuramenti, dovrà necessariamente procurarsi il decoder. Sì, ma quale?

Personalità diverse
Sul mercato sono attualmente disponibili tre modelli di decoder certificati da TivùSat, pienamente compatibili con le specifiche tecniche che l’associazione Tivù ha pubblicato ufficialmente in un documento tecnico (S-Book 1.0) indirizzato ai produttori di set-top-box. Si tratta dei modelli Combo 9000 Tivù di Humax, i-CAN 1110SH di ADB e TS9000 Tivù di TELE System.

I lettori più attenti hanno già avuto modo di leggere sui numeri precedenti le prove dei tre apparecchi citati scoprendone pregi, difetti e caratteristiche peculiari.
Oggi vogliamo metterli a diretto confronto per indirizzare i potenziali acquirenti sulla scelta dell’apparecchio più idoneo alle personali esigenze, anche in funzione dell’impianto satellitare a cui verrà collegato.

Tabella. Meriti in pagella dei tre Tivùbox

Al contrario degli Skybox, prodotti da diverse aziende ma identici nelle caratteristiche e nelle funzionalità (in pratica dei “cloni”), i Tivùbox si differenziano per alcuni dettagli.

Tanto per fare un esempio c’è quello che permette di ricevere anche i canali digitali terrestri e dispone di uno slot Common Interface per altre pay-tv satellitari (il Combo-9000), l’altro in grado di gestire anche le parabole motorizzate (TS9000) e l’altro ancora provvisto di uscita HDMI e upscaler integrato per ottimizzare le connessioni audio/video a TV LCD/Plasma e videoproiettori (1110SH).

Caratteristiche comuni a tutti e tre i modelli sono invece il middleware MHP per l’accesso automatico o manuale ai contenuti interattivi, lo slot smart card (singolo o doppio), il CAS contenente uno o più sistemi di accesso condizionato, il modem telefonico analogico V90 per il canale di ritorno utilizzato da alcuni servizi MHP, l’ordinamento dei canali a blocchi (TivùSat ed altre emittenti), la procedura di autoinstallazione che guida passo-passo l’utente alla configurazione del decoder ed alla ricerca dei canali.

A stretto confronto
Il Combo di Humax è indubbiamente il decoder più completo e versatile del terzetto, per via del doppio tuner DTT+SAT e della Common Interface: in un solo apparecchio troviamo infatti un Tivùbox, un decoder Common Interface e un box interattivo. Di contro è il modello più costoso, la presenza del doppio tuner né complica un po’ il funzionamento e il firmware denuncia qualche fastidioso baco (perdita canali TivùSat).

L’i-CAN 1110SH è decisamente innovativo con la sua forma originale e l’uscita HDMI, soddisfa chiunque per la facilità d’uso ma delude sul fronte della sintonizzazione degli altri canali free disponibili via satellite e non è compatibile con gli impianti motorizzati.

L’ultimo nato, il TS9000 di TELE System si presenta come un interessante zapper Sat con in più le funzionalità di un Tivùbox. L’ultimo aggiornamento firmware ha permesso di eliminare il baco del database canali/satelliti “fisso” ma soffre ancora di qualche problema di lentezza e perdita di sincronismo audio/video.

Se i futuri aggiornamenti firmware sapranno eliminare, o per lo meno contenere, i limiti ed i difetti di questi tre decoder, sicuramente ci troveremo di fronte a prodotti di sicuro interesse con un ottimo rapporto prezzo/dotazioni.

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