Un rompicapo… Ma c’è la soluzione!

Luglio 2013
È molto facile realizzare impianti centralizzati TV e SAT nei condomini dove le prese di ogni piano sono disposte, più o meno, nella stessa posizione e nella stessa quantità. Le cose si complicano, invece, se a ogni piano le prese devono rispettare una collocazione diversa per fare fronte a varianti, oltre che nella disposizione rispetto ai diversi locali, anche nel numero e nella lunghezza dei cavi responsabili, da piano a piano, delle diverse perdite introdotte sui segnali distribuiti.
In questi casi, per così dire “difficili”, un approccio al progetto dell’impianto è la realizzazione di una “base sicura” ossia una “dorsale” da cui poi far partire tanti singoli impianti, uno per ogni unità abitativa e con caratteristiche differenti di: estensione, ramificazione e numero di prese.
La dorsale è rappresentata essenzialmente da una linea di discesa multicavo passiva da cui poi far partire derivazioni ai piani e dare origine a diversi possibili schemi di distribuzione legati alle esigenze delle singole unità abitative. Ci potranno essere quindi appartamenti nei quali sono installate solo una o due prese tv e altri dove è presente una presa in ogni stanza. Tutto ciò senza penalizzare i segnali distribuiti e fruibili dalle singole prese TV e SAT.

La dorsale verticale
Nella sostanza si tratta di realizzare una “dorsale verticale” con almeno cinque cavi coassiali che rappresentano l’estensione delle uscite delle antenne, un cavo per i segnali TV, 4 cavi per quelli SAT. Ad ogni piano viene installato un derivatore o TAP che ha il compito di prelevare i segnali dalla dorsale ma lasciarli altresì proseguire verso i piani sottostanti.
I derivatori posti ai piani possono avere una o due uscite derivate sempre multi-cavo con almeno 5 cavi (figura 1).

Figura 1. Impianto centralizzato TV-SAT costituito da una linea di discesa multicavo SAT del tutto passiva, dalla quale vengono ricavate, ad ogni piano dell’edificio, derivazioni multi-cavo che alimentano un multiswitch radiale. Ogni multiswitch radiale dispone di un ingresso per la miscelazione dei segnali TV. Questa soluzione permette di ottenere linee di discesa più lunghe per la minore attenuazione di passaggio offerta dai derivatori passivi provvisti un sola uscita

Grazie a questa combinazione si possono realizzare a ogni piano schemi di distribuzione differenti secondo la collocazione degli alloggi, delle stanze dei singoli alloggi e del numero di prese da servire ad ogni piano. Da un altro punto di vista è come se l’impianto centralizzato iniziasse nuovamente a ogni piano.

Quanti cavi sono necessari?
Come già detto nel caso più semplice e più diffuso, la dorsale verticale è formata da 5 cavi coassiali, ma si possono avere dorsali da 9 cavi nel caso fossero distribuiti i segnali SAT ricevuti da due satelliti, per arrivare a 16 cavi nel caso in cui i satelliti da distribuire siano 4.
Dai derivatori di piano possono partire una o due “dorsali orizzontali” che dovranno avere lo stesso numero di cavi della dorsale verticale.

L’impianto a livello d’utente
Partendo dalla dorsale orizzontale è come se paragonassimo ogni piano a un piccolo condominio orizzontale formato da tutti gli appartamenti disposti sullo stesso piano. Da qui entrano in gioco gli schemi di distribuzione già conosciuti e consolidati nei quali si possono usare, secondo le necessità, multiswitch radiali o in cascata. Con un multiswitch radiale a ogni piano i segnali potranno raggiungere le prese TV dei singoli alloggi con un cavo indipendente per ogni presa (figura 1). In ogni alloggio potranno esserci anche due o più prese.
Se, invece, a ogni piano si vogliono impiegare multiswitch in cascata questi andranno disposti lungo la dorsale (figura 2).

Figura 2. Impianto centralizzato TV-SAT in cui si è ricorso a una linea di discesa multi-cavo completamente passiva, dalla quale vengono prodotte derivazioni multicavo in grado di alimentare una cascata di multiswitch. Il vantaggio di questa configurazione d’impianto è dato dalla possibilità di servire moltissime prese in quegli edifici dove sono presenti molti alloggi per ogni piano

Il multiswitch in questo caso potrà essere collocato in una scatola di piano in prossimità dell’ingresso di ogni singolo alloggio.
Se i rami di distribuzione di ogni piano devono essere più di uno, si potranno realizzare schemi più complessi fino ad arrivare alla massima evoluzione del sistema con linee d’utente multicavo e multiswitch radiale collocato all’interno di ogni alloggio (figura 3).

Figura 3. Schema di una configurazione per ottenere molte prese per alloggio grazie a ramificazioni multi-cavo più numerose, una per ogni alloggio. Questa soluzione è consigliabile negli edifici con pochi piani perché l’attenuazione di passaggio dei derivatori a quattro uscite risulta maggiore di quella offerta dai derivatori a una sola uscita

Questa soluzione rende l’impianto d’utente totalmente configurabile secondo le esigenze, nel senso che ogni alloggio potrà disporre di tutte le prese necessarie e si potrà anche aggiungerne altre in un secondo tempo senza particolari problemi. Prendendo spunto da questi schemi si possono realizzare diverse varianti, secondo le necessità.

100 prese per linea
Quando si allestisce un sistema di distribuzione in derivazione l’aspetto più condizionante per l’estensione dell’impianto è l’attenuazione di passaggio dei derivatori. Normalmente quest’attenuazione cresce all’aumentare delle uscite del singolo derivatore. Ad esempio si possono riscontrare attenuazioni di passaggio che in un derivatore da quattro uscite possono arrivare a 3,5 dB introducendo, quindi, più di 20 dB dopo solo 6 piani.
La tecnica di distribuzione passiva consente di ottenere attenuazioni di passaggio molto basse usando derivatori con una sola uscita, ricorrendo poi a multiswitch radiali per la distribuzione di piano.
Per avere un’idea sullo sviluppo possibile di un tale impianto utilizziamo uno schema che prevede l’impiego di 10 derivatori di linea caratterizzati da 4 ingressi, 4 uscite passanti e 4 uscite derivate. I derivatori, solitamente inglobati in un contenitore compatto con connettori di derivazione sullo stesso lato, sono caratterizzati da una bassa attenuazione di passaggio, con un massimo di 1 dB, per poter realizzare linee di discesa anche molto lunghe.
Lo schema di figura 4 mostra un impianto utile a servire fino a 10 prese per piano, per un totale di 10 piani ossia 100 prese.

Figura 4. Schema di un impianto provvisto di derivazione multi-cavo ad ogni piano per alimentare 100 prese TV. A metà linea è inserito un amplificatore da 15 dB per il rilancio dei segnali nel tratto finale della dorsale verticale

La linea appena descritta può far parte di impianti multi-colonna arrivando ad esempio a 3 linee di discesa per un totale di 300 prese posizionando in testa un divisore multiplo a 3 uscite multi-cavo.  Si possono utilizzare multiswitch radiali ai piani con un numero di uscite diverso da piano a piano per soddisfare le esigenze date da una collocazione e disposizione non eterogenea degli alloggi e delle prese TV. Inoltre, si possono anche utilizzare multiswitch con più di 10 uscite superando, quindi, le 100 prese TV per linea.
Ogni derivazione di piano rende disponibili quattro cavi di linea per i segnali SAT ai quali si possono collegare multiswitch radiali o in cascata, oltre a un cavo per i segnali TV terrestri. Per compensare le attenuazioni complessive della linea di discesa viene utilizzato, in testa, un amplificatore. La miscelazione dei segnali TV terrestri viene realizzata sfruttando la derivazione dell’impianto DTT affiancato a quello SAT, sfruttando l’ingresso di miscelazione TV di ogni multiswitch radiale.

Derivazioni in cascata
Un altro sistema per sfruttare la bassa attenuazione di passaggio dei derivatori passivi a singola uscita, potendo ugualmente collegare un grande numero di prese TV ad ogni piano, consiste nel realizzare delle derivazioni multicavo sulle quali inserire alcuni multiswitch in cascata. In pratica si tratta di realizzare a ogni piano una linea derivata formata dallo stesso numero di cavi della linea di discesa. Lungo questa derivazione si possono collegare più multiswitch derivatori collocati in prossimità dei diversi alloggi dello stesso piano, dai quali collegare due o più prese per ogni alloggio.
Vediamo nel dettaglio uno schema di impianto fornito di derivazioni multi-cavo connesse a multiswitch in cascata a 8 cavi (figura 5).

Figura 5. Possibile applicazione con cui realizzare un derivazione multi-cavo a 8 cavi per alimentare più multiswitch in cascata disposti sullo stesso piano

Entrambi introducono un’attenuazione di derivazione di 15 dB mentre offrono una bassa attenuazione di passaggio (circa 1,5 dB) con cui ottenere da una stessa derivazione di piano un elevato numero di derivazioni (per edifici con molti alloggi per piano).

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