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Test: ZGemma H7C, un decoder da consigliare

Con la gamma di prodotti ZGemma, AirDigital può essere considerato uno dei produttori che maggiormente segue questa logica commerciale e che quindi sforna prodotti molto simili tra loro ma che tuttavia sono di buona qualità e offrono un’affidabilità da rimarcare. Lo ZGemma H7C può tranquillamente essere “confuso” con uno dei suoi fratelli, sia a livello estetico sia come hardware: da ribadire, comunque, che la dotazione è di tutto rispetto grazie a ben tre tuner, interfaccia Ethernet a 1 GB e una buonissima connettività con il mondo esterno.

L’H7C senza dubbio non spicca per ricercatezza estetica: l’unica concessione in questo senso è il logo illuminato che appare alla sinistra del frontale. La confezione in cartone di color bianco riporta su entrambe i lati la foto del ricevitore e le sue caratteristiche. All’interno, i componenti presenti sono tutti protetti con buste in plastica, il ricevitore è tenuto in posizione con piccole sagome in gommapiuma e gli accessori sono contenuti in una scatoletta di cartone posta sul lato che contribuisce a dare stabilità alla confezione.

Nonostante il costo contenuto, in dotazione ci sono tutti gli accessori che ci si aspetterebbe di trovare: alimentatore, cavo HDMI, manualetto di primo utilizzo (utile solamente perché riporta la scheda tecnica dei componenti), cavetteria e viti necessari al montaggio di un HDD interno. Come già successo in altri prodotti, manca il cavetto per la gestione dei segnali A/V e questo può essere un piccolo problema nel caso, seppur remoto, che qualche utente utilizzi questi segnali per la visione della TV. Crediamo che un prodotto debba comunque fornire in dotazione quanto non è standard: se vogliamo, non è una grossa mancanza, quanto più una questione di principio.

Le dimensioni dello ZGemma H7C non sono ridottissime, ma nonostante questo, il frontale ospita solamente un piccolo display, dalle possibilità limitate, oltre alla sezione legata alla decodifica, mentre tutte le numerose connessioni possibili sono sul retro. Il telecomando, nonostante rappresenti anche lui il massimo della standardizzazione, è performante: di dimensioni generose, pesante quanto serve, con un ottimo feedback tattile e con dimensioni dei tasti umane.

Partendo dall’alto troviamo un tasto rosso di per lo stand-by e uno per il mute, quindi l’immancabile sezione numerica formata dalle classiche 3 file di tasti, la sezione centrale (in questo modello leggermente spostata verso l’alto) formata dal grosso tasto OK, i tastini direzionali all’esterno e quattro tasti più esterni agli estremi di un ideale quadrato: Back, Info, Exit ed EPG. Immediatamente sotto ci sono i due tasti disposti in verticale relativi alle funzioni Vol +/- e CH +/- e in mezzo i tasti HOME e FileList: quindi 6 tasti disposti su due file, Text, Audio, Subtitle, TV Portal e Radio prima della classica fila di pulsanti colorati personalizzabili da menu. Chiude la rassegna la sezione dedicata alle operazioni multimediali e, per ultimi, V.Mode, Fav e Help appena sopra l’oramai immancabile vezzo di tutti ii produttori: il logo.

Interno

Molto bello a livello di disposizione logica e altrettanto ordinato l’interno dello ZGemma H7C e anche se queste qualità sono oramai divenute lo standard sui moderni ricevitori digitali sono sempre comunque segno di una buona qualità progettuale e costruttiva. Tutto l’hardware è ospitato su una unica board che si collega al frontale grazie a un flat cable: riconoscibili il processore, quasi al centro della board e protetto da un dissipatore di dimensioni adeguate, e i due tuner, in basso a sinistra, un dual, DVB-S2+DVB-T2 e un ibrido DVB-T2/C.

ZGemma H7C_boardLa parte a sinistra in alto è occupata dalla torretta di decodifica, card reader e slot common interface: la board non occupa tutta la larghezza del ricevitore e infatti nella parte destra si trova la slitta che può ospitare un hard-disk da 2,5” interno per il quale sono in dotazione i relativi cavi. Nonostante le piccole dimensioni, sembra non mancare nulla. La possibilità di avere un HDD interno è consentita grazie al fatto che l’alimentazione è fornita esternamente.

Le connessioni

Ottima la dotazione di connessione che popolano il retro dello ZGemma in prova: partendo dalla sinistra troviamo la presa del tuner satellitare in standard DVB-S2, quella del tuner digitale terrestre, in standard DVB-T2 e un’ulteriore entrata per il tuner DVBT2/C, che dota il ricevitore della possibilità di usufruire dei segnali via cavo che, purtroppo, in Italia praticamente non esistono.

ZGemma H7C_connessioni

In ogni caso, un doppio DVB-T può tornare utile per le registrazioni multiple, Proseguendo troviamo una presa mini-jack per i segnali audio/video analogici anche se sfortunatamente il relativo cavetto non è fornito in dotazione. Ecco quindi una presa SPDIF ottica per i segnali audio digitali, HDMI, USB in standard 3.0, una Ethernet a 1 GB, due ulteriori USB 2.0 e il pulsante di On/Off seguito dall’ingresso per l’alimentazione a 12 V.

Tutte le connessioni disponibili sono presenti sul retro e, a dire il vero, è piuttosto scomodo non avere una USB di servizio sul frontale per esempio per le operazioni di upgrade dell’immagine.

CAS e anche Common Interface

Molti ricevitori digitali delle classi entry-level non prevedano la presenza di un modulo Common Interface, sia per la possibilità di utilizzare gli emulatori sia per una mera questione di costi. Lo ZGemma H7C si differenzia invece dalla massa mettendo a disposizione dell’utente sia uno smart card reader sia uno slot Common Interface, che, non dimentichiamolo, è l’unico metodo legale per usufruire dei programmi criptati.

ZGemma H7C_cas

La parte delegata alle operazioni di decodifica è sul lato destro del frontale, coperta con uno sportellino a chiusura verticale che nasconde anche il piccolo pulsante di on/off utilizzato per le operazioni di caricamento immagini: il frontale dello ZGemma è completato da un piccolo display da 4 cifre a sette segmenti disposto verso sinistra e dal logo illuminati, di importanti dimensioni, all’estrema sinistra.

La potenza di OpenAtv

Abbiamo scelto di installare sullo ZGemma H7C l’immagine OpenATV in quanto, dopo svariate prove, ci è sembrata la più rispondente alle specifiche costruttive. Come ricordiamo sempre, esistono svariate altre immagini e il divertimento sta proprio nel testarle per trovare quella che più risponde alle proprie esigenze, anche solo a livello estetico.

La procedura di installazione del firmware si è semplificata al massimo col passar del tempo ed è oramai comune a qualsiasi prodotto Enigma-based per favorire una certa sperimentazione da parte di utenti meno esperti. Come consuetudine, al boot viene proposto il wizard di installazione il cui scopo è guidare l’utente nelle parametrizzazioni e configurazioni necessarie al funzionamento del ricevitore.

Una sorta di procedura automatica di prima installazione che passa dalle impostazioni di antenna, ovvero la parametrizzazione dei tuner, sino alle impostazioni di rete toccando aspetti meno importanti quali il controllo parentale e l’uscita video.

ZGemma H7C_osd_OpenAtv
Semplice e lineare lo skin adottato di default dall’immagine OpenATV: la prima infobar, più bassa, riporta dati relativi al canale corrente, compresi i dati di decodifica e sintonizzazione, mentre la seconda infobar riporta l’ EPG del programma corrente

Abbiamo specificato sovente come la scelta di utilizzare o meno il wizard sia guidata da fattori personali in quanto le operazioni che vengono svolte sono facilmente replicabili utilizzando le voci di menu senza alcuna guida automatica, grazie alla rinnovata semplicità di utilizzo dei ricevitori Enigma che nulla hanno a che vedere con i modelli di prima generazione per la parametrizzazione dei quali erano necessarie cognizioni tecniche e informatiche decisamente superiori alla media.

L’immagine OpenATV, così come le immagini basate sul kernel OpenPli, è molto stabile e semplice da utilizzare. Inoltre, può contare su centinaia di contenuti aggiuntivi facilmente installabili utilizzando le procedure di menu e il repository messo a disposizione dal gruppo di sviluppo. Wizard o procedura manuale che sia, bastano pochi minuti per terminare la prima fase di impostazioni che, per forza di cose, riguarda il settaggio dei vari tuner, delle impostazioni A/V e della rete locale.

A questo punto la voglia di iniziare a utilizzare il ricevitore è senza dubbio tanta, ma il consiglio è di perdere ancora qualche minuto per il caricamento di un file-set di canali. La prima cosa che si nota utilizzando il ricevitore gestito da OpenATV è che i menu sono composti da poche voci allo scopo di mantenere una certa semplicità esecutiva. Anche i classici pannelli abbinati ai tasti colorati sono stati cambiati e il famoso blue-panel, pur continuando a raggruppare le voci più tecniche è variato ed è esteticamente molto curato.

Il tasto verde è, come al solito, legato al mondo dei plug-in e permette di accedere al repository dove è possibile scaricare i più vari contenuti aggiuntivi, ma non i famosi emulatori per la gestione del card reader.

ZGemma H7C OpenATV
Alla semplice pressione del tasto verde del telecomando, la OpenATV installata sul modello in test propone il cosiddetto InfoPanel dal quale si possono gestire gli emulatori così come accedere alle numerose funzioni di aggiornamento software

Per questi serve una installazione manuale oppure va aggiunto un’extra-url che renderà accessibili il download anche dei contenuti borderline e sulla quale non ci soffermiamo oltre per ovvi motivi. I tuner installati sono abbastanza sensibili da permettere operazioni di feed-hunting sui satelliti più ostici, specialmente grazie al supporto al blind scan hardware che consente operazioni di ricerca canali molto precise. Anche se tipicamente preferiamo consigliare l’utilizzo di un NAS la possibilità di montare un hard disk interno è la classica ciliegina sulla torta in quanto stravince il confronto a livello di costi e di semplicità di installazione.

Non solo decoder

Lo ZGemma H7C è un ottimo ricevitore, ma non avevamo motivi di credere altrimenti, considerata la qualità dei modelli dello stesso produttore: un ricevitore Enigma2 nel quale si nota, nonostante la standardizzazione estrema, che abbiamo avuto modo di ribadire nel corso dell’articolo, un’attenzione scrupolosa alla dotazione hardware come evidente dall’ottimo equipaggiamento di tuner, anche se il DVB-C non è utilizzato in Italia.

Come tutti i ricevitori di questo segmento di mercato, l’H7C ha la sua ragione di esistere quando viene collegato in rete e può quindi disporre di tutti i servizi per i quali è stato progettato, specialmente se abbiamo a disposizione una rete veloce considerato che il ricevitore dispone di una connessione Ethernet a 1 GB.

Nonostante le dimensioni, è possibile montare all’interno un HDD da 2,5” da utilizzare come unità locale di memorizzazione per qualsiasi contenuto multimediale così come per picon, setting e tutti quei contenuti che solitamente si tengono in memoria, a volte a discapito della velocità di esecuzione.

Proprio grazie alla connettività 1 GB e all’hard disk interno, oltre che un ottimo ricevitore digitale, lo ZGemma è anche è un pregevole mediaplayer. E il termine è persino riduttivo: grazie al fatto che un ricevitore Enigma è configurato di default come FTP server, è possibile usufruire di tale protocollo per inviare qualsiasi contenuto dall’esterno all’HDD interno e, esasperando il concetto, utilizzarlo come unità condivisa, rendendolo accessibile a qualsiasi altro device sulla rete locale.

Numerose le app multimediali installabili su Enigma, anche se il cruccio è sempre la mancanza di Netflix e similari che non sono disponibili su piattaforma Linux. In ogni caso, lo ZGemma si è ben comportato durante il test senza alcun tentennamento anche durante le operazioni più stressanti, anche grazie all’immagine OpenATV installata che oramai vanta una stabilità di tutto rispetto.

Certamente non siamo di fronte a un fulmine di guerra in termini di velocità e neppure di un ricevitore esasperato nelle prestazioni, ma di un prodotto ottimo per chi si vuole avvicinare al mondo Enigma che però potrà regalare soddisfazioni anche a utenti più esperti. Un acquisto da consigliare, specialmente per l’ottimo rapporto prezzo/prestazioni che caratterizza tutti i prodotti AirDigital. Sul sito di Amazon lo si può trovare a un prezzo prossimo ai 135 euro.

Dati tecnici dichiarati

Tuner 1 DVB-S2X + 2 DVBC/T2
Canali memorizzabili in funzione della memoria
CPU ARM Brahma 15 Dual Core 1.700 MHz 12K DMIPS
Memoria 1 GB RAM 4GB Flash
Sistema operativo Enigma
Formati video sino a 3.840 × 2.160
Connessioni Video 1 HDMI OUT, AV – RCA, minijack
Connessioni Audio 1 SPDIF (digitale coassiale, 1 HDMI, AV – RCA   minijack
Altre prese 3× USB (1× 3.0 + 2× 2.0), Ethernet  Gigabit, RS232 (RCA minijack), Display 4 caratteri a 7 Segmenti
Altre caratteristiche PVR Ready Via USB, predisposizione HDD interno
Slot CAM CI 1
CAM integrata 1
Alimentazione Alimentatore esterno 12 V 3 A
Consumo < 1W in standby
Dimensioni (L×P×A) 35 × 25 × 9 cm
Peso < 1kg
Colore Nero

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