Lungo i sentieri della terza dimensione

Aprile 2010. Come già affermato altre volte, dato che le posizioni orbitali adoperate sono molteplici, è bene intanto avere un impianto motorizzato e poi togliersi dalla testa che si possano cercare o vedere feed con gli apparecchi forniti da SKY, del tutto inadatti per sintonizzare frequenze se non nell’ordine di una classe di Symbol Rate predefiniti dal broadcast, laddove i Symbol Rate usati per i feed sono prevalentemente divergenti dal 27.500, classicamente impiegato per gruppi di canali regolari come quelli ricevibili su Hot Bird con SKY.

Il ricevitore più adatto non può che essere di tipo Common Interface: tutto il resto non fa parte della categoria di apparecchi utili per praticare il Feed Hunting. Si può perciò ricorrere a un ricevitore C.I. anche di vecchia generazione (ma sarebbe una scelta poco felice), meglio optare invece per un ricevitore Blind Scan (in grado di effettuare, come dice la parola stessa, una ricerca automatica “alla cieca” e ad ampio spettro di tutti i segnali disponibili in un dato range).

Altro aspetto fondamentale per un adeguato set-up è un’antenna parabolica di discrete dimensioni. Si può andare da un metro, 1,20 ecc… non c’è una misura standard prefissata, anche a causa del fatto che la ricevibilità di un segnale è legata a vari fattori (condizioni meteorologiche, ostacoli naturali, livello di potenza del segnale, ecc.).

Risulta evidente che più grande è il disco e meglio sarà: ciò non toglie che taluni feed siano agganciabili persino con “antennine” da 60 cm, se l’intensità del segnale è molto elevata: ma, per l’appunto, in generale si tratta di casi di minima incidenza, essendo comunemente i feed trasmessi con livelli di segnale non a fondo scala.

Dettagli da non perdere
A maggior ragione il discorso si pone nel caso dei segnali trasmessi in Alta Definizione: qualità e risoluzione dello schermo (sia di un televisore al plasma o di un computer con ottima accelerazione grafica) sono caratteristiche non trascurabili da considerare per avere un’ottimale visione e percezione dell’immagine, tanto più se essa è diffusa in HDTV nativo, cioè originale così come emesso dalla stazione trasmittente, senza essere “upscaled”, ossia artificiosamente rimodulato nei pixel.

L’incremento dei feed in HDTV sta diventando via via esponenziale, in funzione anche dell’aumento dei canali regolari diffusi con questo standard: talvolta criptati, qualche volta no, i feed in HDTV sono diventati un “must” per gli appassionati.

In un torneo di Golf ad esempio può risultare impressionante anche il primo piano di uno stelo: tanto più quanto il sole si rifrange, si distinguono riverberi in modo estremamente vivido, ancor più se entrano in gioco delle folate di vento: in questo caso le immagini diventano il miglior corollario per uno spettacolo, semplice quanto genuino, della natura.

Figuriamoci poi se il livello del feed, già elevato in HDTV, si impreziosisce con quello che solo fino ad alcuni anni fa sembrava un semplice effetto richiamo per catturare spettatori cinematografici o, più avanti negli anni, stimolare i virtuosi della grafica computerizzata a sbizzarrirsi con invenzioni, giochi ed effetti speciali di vario tipo: la tridimensionalità, comunemente riassumibile nell’acronimo 3-D o 3D, sulla scorta delle celebri coordinate cartesiane X (ascisse per longitudine), Y (ordinate per latitudine) e Z (origine per punto d’incontro dei due assi).

Sport, suggestiva vetrina
Non sono solo le majors cinematografiche ad aver dato un’impennata al settore, ma gli stessi broadcaster (in particolar modo anglo-americani e Tv dell’estremo oriente) stanno intraprendendo questa strada in modo sempre più crescente: già Sky Sport UK ha pianificato la trasmissione di alcune partite di cartello della Premiership anche in 3D, avvalendosi in particolare della fibra ottica.

Come “prime” è stata scelta il 29 gennaio scorso Arsenal-Manchester Utd, in 9 locali di Londra, Manchester Cardiff ed Edimburgo: più di 100 tifosi hanno assistito al pub alla vittoria dei Red Devils per 3-1.
«L’effetto è impressionante – ha dichiarato Steve, tifoso dell’Arsenal – Sembra di essere a tre metri dal pallone. Non immaginavo nulla di simile».
Anche Jonathan, che ha seguito la sconfitta dei suoi gunners nel pub Elk di Fulham, è rimasto impressionato: «La qualità delle immagini è semplicemente perfetta. Mai visto nulla di simile. Avevo visto Avatar al cinema ma una partita diventa ancora più spettacolare».

L’emittente di Murdoch ha bruciato sul tempo la stessa ESPN che aveva annunciato la trasmissione del mondiale in Sudafrica: i Mondiali di Calcio in Sudafrica saranno i primi peraltro ad essere diffusi anche in versione 3D grazie all’accordo raggiunto fra Sony e FIFA.

Così come è notizia relativamente recente quella che riguarda la diffusione di alcune gare di Football NFL in 32APSK standard, ben prima del Superbowl (in cui è stato testato anche il 3D) che avrebbe dovuto scandire oltretutto lo spartiacque per questo passaggio: è ormai ufficialmente noto (grazie anche alle preziose informazioni raccolte dall’esperto Rincewind oltreoceano) come già il 24 gennaio New Orleans-Minnesota è stata testata in formato professionale 32apsk.

Magie esclusive in passerella
Si tratta, come si può notare, di operazioni effettuate con tecnologia d’avanguardia: laddove non si usa la fibra ottica si ricorre a quanto di più sofisticato sia disponibile: generalmente cioè al di fuori del mercato consumer. Generalmente, infatti, perché può capitare che ci sia qualche eccezione: quando accade è proprio il caso di parlare se non di gemma, almeno di primizia.

Ebbene, giusto il 23 febbraio scorso, è accaduto un evento simile: la casa inglese di moda Burberry ha presentato, con tanto di feed live 3D, la sfilata donna autunno-inverno 2010-2011 con una serie di eventi organizzati a New York, Parigi, Dubai, Tokyo e Los Angeles.
La sfilata si è tenuta  al The Chelsea College of Art di Londra alle 17  del 23 febbraio, durante la London Fashion Week. L’evento ha compreso in anteprima filmati ripresi dietro le quinte, nel backstage e dal red carpet a Londra.
Per questa produzione Burberry ha firmato un accordo con l’emittente televisiva SKY per avvalersi della tecnologia in 3D.

Ecco le parole del chief creative officer, Christopher Bailey: «Questa è la prima sfilata di moda veramente globale mai realizzata. Infatti, il nostro show live streaming ha usato la tecnologia 3D in contemporanea a New York, Parigi, Dubai, Tokyo e Los Angeles. Questo evento senza precedenti ha offerto la possibilità alle persone in tutto il mondo di sentire l’energia e vivere l’atmosfera di questo evento. La tecnologia 3D ha trasportato il nostro pubblico globale all’interno della sfilata di Londra, consentendogli di vedere i colori e i tessuti, di ascoltare la musica e di far parte di quel momento in cui finalmente tutto si trasforma in un’esperienza unica».

In simultanea sono stati tenuti una serie di eventi ad esso concatenati: a New York presso gli Skylight Studios, a Parigi nel concept store Colette, a Dubai in diretta presso The Address, a Tokyo presso La Fabrique in occasione della Burberry Night; a Los Angeles, la parade è stata presentata da Tina Brown, direttrice di The Daily Beast.
Il presentatore della BBC Radio One inglese, Greg James, ha condotto l’esclusivo programma pre-sfilata, smistandosi tra il backstage e il red carpet a Londra.

Mentre, come detto, più di una capitale nel mondo ha avuto il privilegio di essere supportata con gli eventi collaterali in 3D, l’Italia è rimasta nelle retrovie, accontentandosi dei liofilizzati (per qualità di immagine intrinsecamente più fiacca) in streaming 2D assicurati sia da Luxury24.it, nonché da più di 70 siti web di news, moda e blog, fra cui Sky News, CNN, The Times e The Daily Beast, i quali hanno l’accesso anche tramite iPhone.

Qualità dei feed sempre più alta
La strada per il 3D anche in feed HDTV è dunque aperta: test su test si stanno susseguendo, soprattutto sul versante britannico, come nel caso della BBC e di BskyB che hanno approntato una flotta di van tre giorni dopo la parade di Burberry per  prove da effettuarsi in occasione di altri eventi considerati di richiamo.

È il segno che il calibro dei feed e della qualità delle trasmissioni si sta decisamente alzando di livello, nell’intento di offrire prodotti che attirino fasce di mercato che non si pongono problemi di budget e disponibilità: cinema e Tv dunque sembrano muoversi sulla stessa bisettrice high-tech, all’insegna di effetti speciali particolarmente ricercati e sull’ottica di una “futuribilità” molto pensata e “parlata” ma che ancora necessita di ulteriori contenuti che non siano solo opportunisticamente pirotecnici e di facile presa.

Siamo in presenza di tecnologie che ancora devono acquisire un linguaggio e una specifica base di riferimento che vada oltre il semplice gioco prospettico, gli effetti stroboscopici e psichedelici.
Essendo ancora agli inizi, il campo d’attuazione ed elaborazione si annuncia foriero di grandi aspettative, da nutrire nel modo meno superficiale possibile: agli autori, ai creativi e a chi si cimenta e si cimenterà (nonché ovviamente al pubblico) spetta l’indirizzo del nostro futuro high tech prossimo venturo.

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