Free, Pay, SD o HD? A te la scelta

Settembre 2009. Free-to-air, CAS oppure Common Interface in bassa o alta definizione?
La scelta del decoder satellitare richiede un attento esame delle proprie esigenze, del tipo di impianto con cui viene impiegato ed alla tipologia di canali che si vogliono ricevere.

I decoder free to air (o FTA come spesso si suole definirli) sono nati insieme alla Tv digitale satellitare e hanno permesso a milioni di telespettatori di muovere i primi passi in questo fantastico mondo che ha aperto le porte ad un nuovo modo di vedere la televisione.

In questi anni, hanno però subito una lenta ma inesorabile evoluzione che li ha portati ad incrementare le proprie performance facendoli ormai assomigliare sempre più ai Common Interface, i decoder con interfaccia comune per la decodifica dei canali criptati, ovvero a pagamento (pay-tv) e ai CAS, ovvero ai free-to-air che, in più, integrano uno o più moduli di accesso condizionato utilizzati sempre per i canali a pagamento ma senza possibilità di sostituzione come accade con i decoder Common Interface (C.I.).

Le tre tipologie di decoder si basano sempre più spesso sulla stessa piattaforma hardware e offrono le stesse funzioni base: menu On Screen Display, ricerca automatica e manuale, guida elettronica ai programmi EPG, timer, Parental Control, adattamento a qualsiasi impianto d’antenna, ecc.

Free-to-air: primo passo o complemento?
I decoder free-to-air possono rappresentare l’elemento chiave di un nuovo sistema di ricezione oppure affiancarsi ad un decoder già esistente come lo Skybox per consentire di incrementare il numero dei canali ricevibili e semplificare il loro accesso.

La compatibilità con gli impianti motorizzati, ad esempio, permette di accedere a migliaia di canali italiani e stranieri che popolano la fascia di Clarke senza dover stipulare alcun abbonamento mentre le funzioni di ricerca manuale ed automatica permettono di sintonizzare solo i canali ai quali si è interessati.

Uno degli elementi da considerare nella scelta del decoder digitale è il parco collegamenti, più o meno ricco a seconda delle funzionalità e delle caratteristiche tecniche. I modelli HD e quelli con upscaler integrato offrono, in aggiunta alle prese Scart, l’uscita HDMI che veicola i segnali video e audio digitali ai TV LCD/Plasma mentre quelli multimediali possono contare sulle porte USB e Ethernet

La porta USB è solitamente abbinata ad un Mediaplayer integrato che riproduce foto, musica e video presenti su Pen Drive e HDD portatili. I modelli PVR possono anche videoregistrare i programmi televisivi a definizione standard e HD a seconda del tuner installato

CAS e Common Interface, obiettivo pay-tv
Chi è già pronto a compiere il grande passo verso le pay-tv può valutare l’acquisto di un decoder CAS con o senza il supporto Common Interface.

Il CAS puro e semplice è indicato per un determinato tipo di bouquet mentre quello con slot C.I. è adattabile a qualsiasi evoluzione futura: basta cambiare il modulo ed il gioco è fatto.

I possessori di Tv Lcd/Plasma e videoproiettori compatibili con i segnali ad alta definizione possono anche indirizzarsi verso i modelli HD, sempre più sofisticati e multimediali.

Compatibili con ogni tipo di impianto
Tutti i decoder FTA, CAS e C.I. possono gestire molteplici impianti di ricezione: monofeed (un solo LNB per la ricezione dei canali irradiati da un satellite/polo orbitale), dualfeed (doppio LNB per due satelliti), multifeed (diversi LNB) o motorizzati.

L’antenna motorizzata è dotata di rotore che permette lo spostamento est-ovest e quindi la copertura di un gran numero di satelliti (anche fino a 30-40). Per fare questo i decoder sono dotati di un sistema a toni (DiSEqC 1.2) grazie al quale possono impartire al motore i necessari comandi attraverso il cavo coassiale che porta il segnale dall’LNB al decoder.

Lo spostamento del disco avviene automaticamente a seconda del canale sintonizzato mentre per la programmazione è necessario impostare tramite il menu OSD la posizione di ogni singolo satellite oppure, grazie alla funzione USALS (DiSEqC 1.3), solamente i dati di latitudine e longitudine del luogo di installazione dell’impianto satellitare.

In questo caso sarà infatti il decoder stesso a calcolare in modo automatico le posizioni di puntamento di tutti i satelliti attraverso un sofisticato sistema di calcolo.
I motori compatibili con il protocollo DiSEqC 1.2 possono essere installati su impianti esistenti oppure nuovi, si adattano a qualsiasi dimensione e tipo di antenna (piena e microforata da 80 cm a oltre 2 metri di diametro), occupano pochissimo spazio mimetizzandosi perfettamente nell’ambiente e, non ultimo, hanno costi molto contenuti.

Si stanno, inoltre, affermando i modelli dotati anche di sistema UniCable (SCR), una tecnologia di recente sviluppo che permette di collegare alla stessa linea di discesa d’antenna (ovvero il tratto che va dall’LNB all’appartamento) fino a 4 decoder senza aggiungere cavi o centraline multiswitch e senza alcuna limitazione di banda o numero di canali ricevibili. Per poter realizzare un impianto con questa tecnologia è però necessario utilizzare LNB compatibili UniCable.

Canali in piena libertà
A differenza dei decoder “customizzati” come lo Skybox, i decoder FTA, CAS e C.I. garantiscono la massima libertà di sintonizzazione e gestione dei canali Tv e radio ricevibili con il proprio impianto d’antenna.

In fase di ricerca possiamo discriminare i canali a pagamento da quelli gratuiti (utile se non si dispone di alcun abbonamento pay-tv), effettuare ricerche mirate su un determinato transponder oppure la sintonizzazione di un singolo canale, estendere la procedura di scansione a tutti i transponder collegati (network – come ad esempio quello di un bouquet che utilizza più frequenze su uno stesso satellite).

Addirittura, i modelli con funzione Blind Scan possono scansionare l’intera banda alla ricerca di segnali digitali senza dover inserire i tradizionali parametri di frequenza, polarità, symbol rate, PID.

Ciò risulta molto utile per le emissioni di servizio (feed) che sfruttano il satellite per compiere il loro viaggio dal luogo di ripresa (es. stadio di calcio) a quello di registrazione o ritrasmissione (gli studi del canale televisivo) e, per mettersi al riparo da sguardi indiscreti, modificano continuamente i parametri di trasmissione.

I canali memorizzati possono poi essere spostati, eliminati, rinominati, saltati con un semplice tocco di telecomando, inseriti in apposite liste di preferiti che contengono i canali ai quali si accede più frequentemente oppure le emittenti divise per genere di trasmissione (cinema, sport, bambini, news, documentari, musica).

Molto spesso, inoltre, possiamo effettuare un ordinamento alfabetico, per bouquet, frequenza e satellite in modo da accedere istantaneamente al canale desiderato senza dover scorrere tutta la lista, oppure sfruttare i sistemi di ordinamento automatico (es. RAPS) disponibili su alcuni modelli.

Altro elemento da non sottovalutare è la possibilità di gestire l’elenco dei canali, dei transponder e dei satelliti tramite la porta seriale RS232, Ethernet o USB di un computer utilizzando gli appositi applicativi gratuiti scaricabili da Internet (es. Settings Editor).

I decoder “combo” con tuner aggiuntivo DVB-T possono addirittura sintonizzare i canali digitali terrestri, anche le pay-tv se il decoder è compatibile con la SmarCAM, il modulo Common Interface definito da DGTVi ed in vendita nei negozi.

Hard disk e funzioni multimediali
I decoder compatibili PVR (Personal Video Recorders) possono contare su un hard disk integrato oppure esterno (modelli PVR Ready) per la registrazione digitale diretta dei programmi via satellite SD oppure HD e la pausa intelligente (Time Shifting) con cui possiamo mettere in pausa un programma “live” e riprenderlo in un momento successivo, ad esempio dopo un veloce spuntino o una telefonata, senza perdere nemmeno una scena.

I PVR possono anche registrare e riprodurre due programmi differenti oppure, nel caso dei modelli con doppio sintonizzatore (tuner), registrare contemporaneamente due programmi Tv sat senza alcuna limitazione.

Alcuni modelli, anche non necessariamente di tipo PVR, sono inoltre dotati di piattaforme multimediali per la riproduzione di foto Jpeg, musica Mp3 e video Mpeg/AVI direttamente sul Tv o tramite l’impianto audio domestico attraverso supporti di memoria integrati oppure esterni (pen disk, HDD portatili) grazie alla presa USB o S-ATA.
La stessa porta può essere anche utilizzata, nel caso dei PVR, per trasferire le registrazioni sul Pc, archiviarle, editarle e, se possibile, anche masterizzarle su DVD o Blu-ray.

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